Home Recensioni musicali Uscite discografiche Dicembre 2012 (1° parte): recensioni

Uscite discografiche Dicembre 2012 (1° parte): recensioni

Rihanna – Unapologetic : probabile disco di transizione per Rihanna. Di pro apprezzabili alcune cose in direzione trap music (nella prima parte del disco), di contro, oltre alle consuete sbandate trash-pop, una minore capacità (non sua, ma di chi la “muove”) di trovare il pezzo killer. (z.) Voto: 4+Scott Walker – Bish Bosch : a

pubblicato 3 Dicembre 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 12:38


Rihanna – Unapologetic : probabile disco di transizione per Rihanna. Di pro apprezzabili alcune cose in direzione trap music (nella prima parte del disco), di contro, oltre alle consuete sbandate trash-pop, una minore capacità (non sua, ma di chi la “muove”) di trovare il pezzo killer. (z.) Voto: 4+

Scott Walker – Bish Bosch : a sei anni di distanza quel “The Drift” che ne rappresentò il ritorno e la svolta sperimentale torna il maestro Scott Walker. Sempre più free e fuori dagli schemi, anche i “Bish Bosch” riesce a portare avanti un discorso narrativo complesso quanto affascinante.(z.) Voto: 7

Phillip Phillips – The World from the Side of the Moon : vincitore dell’ultima edizione di American Idol, il giovane Phillip Phillips è la dimostrazione di come il successo ottenuto dai Mumford & Sons abbia cambiato un po’ di cose. Oltre ai M&S (soprattutto presenti nel singol “Home”), Phillip si ispira chiaramente a Dave Matthews. I potenziali singoli non mancano, ma la patina di plastica è troppo spessa. (z.) Voto: 5+

Vladislav Delay – Kuopio : fine 2012 con la techno di qualità che viene su fortissimo, dopo il mezzo capolavoro di Andy Stott ecco il ritorno di un altro che non ha bisogno di presentazioni. Una carriera iniziata più di dieci anni fa, ma raramente abbiamo visto il finlandese così in forma. (z.) Voto: 7

Flume – Flume : sono altri i nomi che hanno fatto la storia dei glo-beats e dell’universo glitch-hop, ma il giovane Flume (successo enorme in madrepatria Australia) potrebbe diventare uno degli esponendi di maggior fama in direzione pop. Furbo, ma con cognizione di causa.(z.) Voto: 7

Madness – Oui, Oui, Si, Si, Ja, Ja, Da, Da : la cerimonia delle olimpiadi ha riacceso come ha potuto la voglia di ska/2tone tra gli inglesi. I tempi sono inevitabilmente cambiati e dei ritmi trascinanti e ben contestualizzati di oltre 30 anni fa è rimasto poco o nulla, anche nella musica dei Madness. (z.) Voto: 5/6

Kid Rock – Rebel Soul : Kid Rock, torna con Rebel Soul tra immaginario redneck, proclami pro-Mitt Romney, tributi ai militari e quel misto di country, blues, pop e southern rock che ha caratterizzato la seconda metà della sua carriera “musicale”. (z.) Voto: 3+

Naomi Punk – The Feeling : secondo album per questa formazione di Seattle e dintorni, ristampato dall’attentissima Captured Tracks. Sound assolutamente unico, sinistro…un po’ di garage, un po’ di grunge primordiale, attitudine lo-fi e più di una melodia azzeccata (per quanto oblique). (z.) Voto: 7

One Direction – Take Me Home : come prodotto da boy band destinato ad un target under-18 è quasi discreto, ma stiamo parlando di nulla eh…(z.) Voto: 4

Collarbones – Die Young : dall’Australia un interessante progetto a metà strada tra r&b ed elettronica. (z.) Voto: 7-

Cemeteries – The Wilderness : da qualche parte nella periferia industriale di Buffalo,NY c’è Kyle J. Reigle che confeziona pezzi dream-pop senza troppa convinzione e li consegna esclusivamente agli amanti del genere. (z.) Voto: 6+

Atlas Genius – Through the Glass EP : Ep di debutto per la band di “Trojans”, ancora troppo poco per giudicare ma di carne al fuoco non sembra essercene molta. (z.) Voto: 6

El Perro del Mar – Pale Fire : prova un po’ sbiadita di pop leggero leggero per Sarah Assbring. (z.) Voto: 6

Example – The Evolution of Man : Example torna ad un anno di distanza da “Playing in the Shadows” con un disco meno riuscito e vagamente caricaturale. (z.) Voto: 5-

Fake Blood – Cells : debutto lungo per Fake Cells dopo qualche singolo tech-house riempipista. Discreto esercizio stilistico ma di sostanza qui ne troviamo poca… (z.) Voto: 5-

Roc Marciano – Reloaded : i nostalgici dell’east cost rap degli anni ’90 si esalteranno, per gli altri rimane comunque un ottimo prodotto. (z.) Voto: 7

Two Fingers – Stunt Rhythms : con Amon Tobin alla guida, “Stunt Rhythms” fatica a trovare una direzione ben definita. (z.) Voto: 6-

James Ferraro – Sushi : il poliedrico James questa volta si tuffa nella wonky… (z.) Voto: 6,5

The 1975 – Sex EP : due brani su interessanti coordinate post-r&b e due brani su territori decisamente pop-rock. Troppo poco per capire dove potranno arrivare. (z.) Voto: 6

Pop Levi – Medicine : già con i Ladytron, Pop Levi pubblica il suo terzo album di diretto glamorama un po’ insulso. (z.) Voto: 5,5

Prince Rama – Top Ten Hits of the End of the World : bislacco progetto immaginario messo in piedi dalle Prince Rama, tra kitsch, anni ’80 e psichedelia. (z.) Voto: 6

The Evens – King Of Kings : dopo sei anni torna il duo composto da Amy Farina e dal mitico Ian MacKaye (Fugazi… e ho detto tutto). Indie sghembo trainato da una chitarra baritona in grado di regalare sonorità atipiche. (z.) Voto: 7-

Lento – Anxiety Despair Languish : il loro debutto “Earthen” rimane uno dei dischi heavy made in Italy più importanti dello scorso decennio. Dopo un non perfetto “Icon”, con “Anxiety Despair Languis” i romani continuano il loro percorso tappezzato di post/sludge metal e sperimentazione.(z.) Voto: 7-

Life & Limb – Life & Limb: sono in due, Andrea Mangia (Populous) e Mike McGuire, ma mi piace considerarlo un progetto italiano. Siamo in zona Panda Bear/Collective rivisitato in ottica diversa e va bene così.(z.) Voto: 7-

Allah-las – Allah-las : debutto per la band di Los Angeles all’insegna del suono della west-coast (dal pop/surf anni ’60 ai risvolti garage). (z.) Voto: 6/7

Raime – Quarter Turns Over a Living Line: bel debutto di dark ambient decisamente cinematica. (z.) Voto: 7

Holly Herndon – Movement : una delle sorprese di questa parte finale del 2012, elettronica minimale e sperimentale di alta classe. (z.) Voto: 7

Alicia Keys – Girl on Fire : sempre abile nel muoversi tra pop, r&b e soul, per Alicia Keys sarebbe l’ora di togliere i freni ed evolvere, soprattutto ora che l’universo r&b/soul sta, fortunatamente, cambiando. (z.) Voto: 5+

Denise – Universe: Denise cerca di fare il grande salto con sonorità più orecchiabili. (z.) Voto: 6-

Producers – Made in Basing Street : dopo svariati live esce il disco di questa combo di produttori inglesi (spicca Trevor Horn). Robaccia AOR/prog-pop fine ’70 inizio ’80, pura insulsaggine nel 2012. (z.) Voto: 3,5

Submotion Orchestra – Fragments: secondo album per la Submotion Orchestra. Singoli elementi preparati e produzione d’alto livello tra sonorità anni ’90 (acid/nu jazz, downtempo e triphop) e contaminazioni moderne (dubstep). Tra alti e bassi si ascolta bene. (z.) Voto: 6,5

King Of The Opera – Nothing Outstanding : Samuel Katarro cambia nome (e sonorità), ma la qualità rimane comunque elevata. (z.) Voto: 7-

NO – Don’t Worry, You’ll Be Here Forever : una brutta copia dei The National? NO, ma quasi. (z.) Voto: 6

LEGENDA 2012
10: la perfezione… non esiste
9: capolavoro, fra i migliori di sempre
8: grandissimo disco, probabilmente destinato a rimanere nella storia 5 stars1
7: album di buon livello, manca solo quel qualcosa che lo renda veramente memorabile 4 stars
6: discreto, passa abbastanza inosservato… innocuo 3 stelle
5: disco trascurabile, banale e poco degno di nota 2 stelle
4: album completamente inutile 1 stella
3: neanche Justin Bieber, difficile trovare di peggio.
2: non c’è limite al peggio
1: …

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