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Uscite discografiche Ottobre 2012 (1° parte): recensioni

Flying Lotus – Until the Quiet Comes : dopo l’iperacclamato “Cosmogramma” del 2010, Flying Lotus non poteva sbagliare: il suo è ormai uno dei 2-3 nomi di punta di tutta la scena elettronica mondiale. “Until the Quiet Comes” presenta ancora una struttura astratta che premia i singoli passaggi elevando poi tutto il contesto frutto ancora

pubblicato 10 Ottobre 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 13:21


Flying Lotus – Until the Quiet Comes : dopo l’iperacclamato “Cosmogramma” del 2010, Flying Lotus non poteva sbagliare: il suo è ormai uno dei 2-3 nomi di punta di tutta la scena elettronica mondiale. “Until the Quiet Comes” presenta ancora una struttura astratta che premia i singoli passaggi elevando poi tutto il contesto frutto ancora una volta di un genio creativo senza sbavature. (z.) Voto: 7+

Tame Impala – Lonerism: gli australiani confermano alla grande quanto mostrato nell’esordio e aumentando se possibile il livello di scrittura. Flusso psichedelico e melodico che va dai Beatles ai Flaming Lips passando per i Pink Floyd e tanto acidume pop. Ottimo, nonostante il revival. (z.) Voto: 7+

Death Grips – No Love Deep Web : i Death Grips in primavera hanno pubblicato uno dei dischi dell’anno (“The Money Store”), non contenti hanno cancellato date del tour per chiudersi in studio e realizzare questo “No Love Deep Web” rilasciato poi gratuitamente (in tutti i modi possibili) su internet. Mossa all’apparenza suicida, ma incredibilmente furba (e la copertina lo dimostra). Qualche cambiamento a livello di soluzioni sonore c’è ma iniziano ad arrivare sentori di ripetitività. (z.) Voto: 6/7

Efterklang – Piramida : cosa vuol dire fare pop raffinato nel 2012? Ce lo dicono i danesi Efterklang con la loro prova migliore fino ad oggi: “Piramida”. Sofisticato post-pop d’atmosfera. (z.) Voto: 7

Chris Cohen – Overgrown Path : ennesima buona uscita dell’anno per la Captured Tracks. Niente dream e niente jangle-guitars qui: siamo di fronte ad un personaggio over-35, che dopo anni di freakerie (ha suonato per Deerhoof e Ariel Pink) si siede, guarda al passato (lontano… sixties soprattutto) realizzando pezzi sbilenchi accompagnati dal suo particolare timbro (vagamente Damon Albarn).(z.) Voto: 6/7

Melody’s Echo Chamber – Melody’s Echo Chamber : in questa era di dream-pop revival mancava ancora l’incrocio tra le atmosfere sognanti e sonorità post-60s via psycholounge. Ci pensa il progetto Melody’s Echo Chamber di Melody Prochet, garantisce Kevin Parker dei Tame Impala (vedi sopra).(z.) Voto: 7-

Ringo Deathstarr – Mauve : i texani Ringo Deathstarr sono bravi ma hanno un grande, enorme, problema… sono revivalisti al 100% e faticano ad aggiungere personalità alla loro proposta spesso troppo vicina a quella dei My Bloody Valentine di 20-25 anni fa. Per me che sono un fan dello shoegaze e dei MBV può anche andare bene ma se bisogna guardarla in ottica più generale… (z.) Voto: 6+

LV – Sebenza : “Sebenza” potrebbe passare alla storia come l’album simbolo del kwaito e se non conoscete il termine è un motivo in più per ascoltarlo. In più influenze grime e dubstep a modernizzare. (z.) Voto: 7

Criminal Jokers – Bestie : Primo album in italiano, il ritorno dei Criminal Jokers rischiava di essere troppo presto considerato come appartenente ai vari clichè della scena indie/alternative made in Italy. Invece no, sotto uno strato alla Zen Circus ci sono bei pezzi, bei testi e scelte melodico-strumentali spesso azzeccate. (z.) Voto: 7-

ManzOni – Cucina Povera : probabilmente uno degli album italiani dell’anno: specialità della cucina è partire dalla formula Massimo Volume (con tutte le diramazioni post del caso) e sostituire il classico incedere di Clementi con il timbro sincero e a tratti simil-Vasco Rossi di Luigi Tenca. Poetica austera. (z.) Voto: 7

Amanda Palmer & The Grand Theft Orchestra – Theatre Is Evil: come Lupe Fiasco anche Amanda Palmer sembra essersi ripresa dopo un tonfo decisamente pesante (“Amanda Palmer Goes Down Under“). Per farlo ha chiamato a raccolta i fan e la The Grand Theft Orchestra (Jherek Bischoff) realizzando un disco di spessore. Bentornata Amanda. (z.) Voto: 7

deadmau5 – > album title goes here : con Skrillex si divide la scena truzza dall’altra parte dell’oceano. Il canadese deadmau5 non è fatto per stare su formato album, al massimo può regalare qualche minuto ti intrattenimento dance-oriented. (z.) Voto: 5+

Nesli – Nesliving vol.3: Voglio: mai come oggi il rap italiano sta trovando spazio in classifica, merito delle vendite basse ma anche dell’esposizione via internet. Nesli che fa? Il fratello di Fabri Fibra guarda oltre (nulla di nuovo… vedi l’evoluzione di Jovanotti di almeno un decennio fa) e cerca nuove vie più vicine ad un pop cantautorale (modernizzato e meno sanremese). A quanto pare ha ragione lui. (z.) Voto: 5/6

Rover – Rover: uscito da qualche mese nella madrepatria Francia, il debutto di Rover (un gigante buono) arriva ora anche in Italia. Specialità della casa? Cantautorato pop rock che richiama Bowie, ma anche Paul Banks e (quando tende al falsetto) al Frusciante solista. Buon esordio, tra alti e bassi. (z.) Voto: 6,5

Lupe Fiasco – Food & Liquor 2: The Great American Rap Album Pt. 1 : meglio (non di poco) del precedente e disastroso “Lasers” ma i livelli del primo “Food & Liquor” sono ormai lontanissimi (e non di poco). (z.) Voto: 6-

Vessel – Order of Noise : elettronica from Bristol? Too easy… Sebastian Gainsborough
Tamaryn aka Vessel debutta su LP con il suo innegabile talento nel muoversi attraverso i sottogeneri più cool, in linea con la scuola Tri Angle. (z.) Voto: 7-

Wovenhand – The Laughing Stalk : album numero sette per i Wovenhand (o Woven Hand) dello sciamanico e ipnotico David Eugene Edwards (ex 16 Horsepower). Un nome ormai storico e dalle sonorità uniche, ormai è difficile sorprendere. Non lo fanno, ma la classe non si tocca. (z.) Voto: 6/7

The New Electric Sound – The New Electric Sound : uno di quei dischi che si scoprono per caso spulciando su Spotify, in grado di attirare l’attenzione dopo pochi secondi. A colpire dell’album di debutto degli americani The New Electric Sound è l’immediatezza melodica tra indie pop e atmosfere californiane. L’intero prodotto suona piuttosto generico ma è consigliato a chi non può fare a meno di pop spensierato e senza pretese. (z.) Voto: 6

Neil Halstead – Palindrome Hunches : bello, ma qui aspettiamo tutti il ritorno degli immensi Slowdive. (z.) Voto: 6/7

Dark Dark Dark – Who Needs Who : se superate il primo impatto (può risultare un po’ monocorde) ne rimarrete affascinati. (z.) Voto: 7-

The Script – #3 : softerie a base di pop, U2 e sempre più presenti colori r&b e rap. Solo per i fan meno esigenti. (z.) Voto: 4

TheGiornalisti – Vecchio : ad un anno da “Vol. 1” tornano i romani TheGiornalisti. Qualcosa di più che indie-rock made in Italy. (z.) Voto: 6+

Marillon – Sounds That Can’t Be Made : bene, bravi… ancora qualche (imprevista) buona intuizione, ma signori… 2012… (z.) Voto: 6,5

Melampus – Ode Road : il duo bolognese propone un riuscito viaggio notturno tra atmosfere noir e suggestioni gotiche. (z.) Voto: 7-

G.O.O.D. Music – Cruel Summer : Kanye West e compagnia in un disco-collabora consigliato solo ai Kanye-collezionisti. (z.) Voto: 6

Taken By Trees – Other Worlds : terzo disco per il progetto di Victoria Bergsman, sempre particolare ma ancora una volta discontinuo. (z.) Voto: 6,5

Solar Year – Waverly : altro nome della scena electro-futurepop di Montréal, per il momento i suoni vincono sulla scrittura. (z.) Voto: 6,5

Boys Noize – Out Of The Black : torna il dj tedesco re dei dancefloor e la sua tech-electro house si aggiorna a piccoli passi. (z.) Voto: 6

LEGENDA 2012
10: la perfezione… non esiste
9: capolavoro, fra i migliori di sempre
8: grandissimo disco, probabilmente destinato a rimanere nella storia 5 stars1
7: album di buon livello, manca solo quel qualcosa che lo renda veramente memorabile 4 stars
6: discreto, passa abbastanza inosservato… innocuo 3 stelle
5: disco trascurabile, banale e poco degno di nota 2 stelle
4: album completamente inutile 1 stella
3: neanche Justin Bieber, difficile trovare di peggio.
2: non c’è limite al peggio
1: …

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Settembre 2012 – 2° Parte

Settembre 2012 – 1° Parte

Agosto 2012
Luglio 2012 – 2° Parte
Luglio 2012 – 1° Parte
Giungo 2012 – 2° Parte
Giugno 2012 – 1° Parte
Maggio 2012 – 2° Parte
Maggio 2012 – 1° Parte
Aprile 2012 – 2° Parte
Aprile 2012 – 1° Parte
Marzo 2012 – 2° Parte
Marzo 2012 – 1° Parte
Febbraio 2012 – 2° Parte
Febbraio 2012 – 1° Parte
Gennaio 2012 – 2° Parte
Gennaio 2012 – 1° Parte
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