Home Festival di Sanremo Glicine, Noemi: la canzone di Sanremo 2021 su un amore sofferto e doloroso difficile da chiudere o recuperare

Glicine, Noemi: la canzone di Sanremo 2021 su un amore sofferto e doloroso difficile da chiudere o recuperare

Noemi, Glicine: il testo e il significato della canzone in gara al Festival di Sanremo 2021: ecco di cosa parla il brano

7 Marzo 2021 01:21

Noemi sarà in gara al Festival di Sanremo 2021 con il brano “Glicine“.

Ai tempi della sua ufficializzazione tra i 26 cantanti Big, Noemi dichiarò con entusiasmo, sui social:

Grazie per avermi scelta, sono emozionatissima, ho il cuore in gola, suonare e cantare a Sanremo dopo quest’anno molto particolare ha un significato energetico pazzesco. Spero di fare una bella figura.

Per Noemi si tratta della sesta partecipazione al Festival di Sanremo. Il debutto risale al 2010 con Per tutta la vita; due anni dopo l’exploit con Sono solo parole, classificatasi al terzo posto; nel 2014 presentò Un uomo è un albero e Bagnati dal sole, mentre nel 2016 ha cantato La borsa di una donna. L’ultima apparizione al teatro Ariston è datata 2018 con Non smettere mai di cercarmi.

Ma di cosa parla Glicine, il brano inedito di Noemi in gara al Festival di Sanremo 2021?

Al centro del tema della canzone c’è un amore difficile, che crea dolore e sofferenza. Le cose sembrano cambiate, quasi impossibili da recuperare di questo rapporto (“Non è la primavera, Che non sento da un po’, Non sento da un po’”) nonostante i ricordi siano ancora vivi e non permettano, probabilmente, di chiudere il legame facilmente (“Sembra ieri, Sembra ieri che la sera, Ci stringeva quando tu stringevi me”).

C’è difficoltà di comunicare, la forza di darsi delle colpe e delle responsabilità su quanto accaduto e ciò che ha portato a questa situazione e condizione (“Ma forse ho solo dato tutto per scontato, E mi ripeto chе scema a non saper fingerе, Dentro ti amo e fuori tremo Come glicine di notte”).

E questo amore, quasi nostalgico e malinconico, ad oggi, nella lucidità finale della canzone, ha quasi un ruolo “tossico”, lontano dalla spensieratezza di un tempo che fu “(Non posso più tornare, A quando ero bambina, Ed ero salva da ogni male, E da te, da te, da te…”).

A seguire audio e testo della canzone, cliccando qui il video.

Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle
Il tuo nome fra le stelle
Sembra ieri
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto chе scema a non saper fingerе
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera…
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te…

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