Home Festival di Sanremo Fiorella Mannoia su Sanremo 2021: “Mette in moto una macchina enorme, è industria che crea lavoro”

Fiorella Mannoia su Sanremo 2021: “Mette in moto una macchina enorme, è industria che crea lavoro”

Fiorella Mannoia commenta le polemiche intorno alla cancellazione o allo svolgimento del Festival di Sanremo 2021

31 Gennaio 2021 01:05

Se nei giorni scorsi era in dubbio la realizzazione del Festival di Sanremo 2021, nelle score ore -come riportato da TvBlog- Amadeus ha fatto “un passo indietro” e ha confermato la sua presenza come conduttore e direttore artistico. Non c’è più il rischio, per fortuna, del suo addio a questa edizione della kermesse musicale, a poco più di un mese dall’inizio ufficiale.

Resta, invece, in dubbio, la presenza di pubblico al Teatro Ariston: figuranti sì o figuranti no? Il quesito non è stato sciolto e la speranza di Amadeus resta che, come per ogni programma tv già in onda, possa essere parte di persone presenti in sala ad assistere al Festival.

E se Riccardo Muti si è scagliato contro l’ipotesi di un pubblico di figuranti, Fiorella Mannoia ha preso parola nel programma “Magazzini musicali” per sottolineare l’importanza di Sanremo e del grande lavoro che permette a moltissime persone (soprattutto in un momento di crisi come questo, legato al maledetto Covid-19).

Sanremo mette in moto una macchina enorme, è industria che crea lavoro. Noi siamo purtroppo considerati quelli che se cantano o no poco cambia, ma la questione non è così semplice

La cantante ha poi continuato, sottolineando l’esigenza di questa edizione, per permettere respiro a case discografiche (“c’è lavoro, c’è ricerca, musicisti, arrangiatori, contratti”)

“Bisogna stare attenti a dire ‘lo rimandiamo’ o ‘se non si fa è uguale’. Non puoi andare in una casa automobilistica e dire, ‘questo modello esce un altro anno’. Non è così semplice perché per fare quel modello di macchina, proprio in quel momento, c’è stato dietro tanto lavoro, di tanta gente. Non so perché nella scala della cultura noi siamo sempre visti come fanalino di coda”

Sicuramente lo svolgimento del Festival ha attirato e attirerà polemiche (del resto, sebbene con toni e temi diversi, non è sempre stato così ogni anno?) ma la riflessione sull’importanza di un lavoro (come quello legato all’ambiente della musica, paralizzato soprattutto nel settore tecnico e logistico da mesi e mesi) non è mai scontata.

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