Home Festival di Sanremo Rosa Chemical a Sanremo 2023. Una deputata di Fratelli d’Italia: “L’ennesimo spot in favore del gender”

Rosa Chemical a Sanremo 2023. Una deputata di Fratelli d’Italia: “L’ennesimo spot in favore del gender”

Rosa Chemical sarà in gara al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Made in Italy”. Ma una deputata di Fratelli D’Italia è contraria…

pubblicato 2 Febbraio 2023 aggiornato 11 Gennaio 2024 17:00

Rosa Chemical sarà in gara al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Made in Italy, un pezzo fresco, che sarà tra i brani più ascoltati nei prossimi mesi, come emerso dai preascolti per la sala stampa. Ma ecco arrivare un intervento di una deputata di Fratelli d’Italia che chiede, a gran voce, un ripensamento in merito alla partecipazione del cantante. Il motivo? Ecco la premessa al discorso in Aula:

Desta sconcerto la notizia che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà, come da lui stesso affermato, e chiedo scusa finora dei termini che utilizzerò, il sesso, l’amore poligamo e il p0rno su Only Fans

La deputata Maddalena Morgante ha poi iniziato l’intervento contro la presenza di Rosa Chemical sul palco del Teatro Ariston;

La rivoluzione fluida era già da tempo al teatro Ariston ma trasformare il festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale e convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno. Nonostante viviamo nell’era dei social network, la televisione rimane in principale canale di informazione dei cittadini e i maggiori fruitori del mezzo televisivo rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi. Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che, da sempre, Fratelli d’Italia contrasta. E’ inaccettabile che tutto questo possa avvenire, non soltanto sulla tv di stato -che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio non soltanto con i soldi dei contribuenti ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata di famiglia.

E poi continua ancora (qui il video):

E’ innegabile, Presidente, che la rassegna canora più importante del nostro Paese sia un enorme veicolo culturale ma anche politico e sociale. E come lo stesso mondo della musica sia un palcoscenico per raccontare e descrivere la società e le sue dinamiche attuali. Questo suo ruolo, però, e mi dispiace davvero dirlo, ormai da tempo, e soprattutto nelle ultime edizioni, si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico.  Un vero condensato della peggior ideologia che mira e vuole minare l’identità dell’uomo e della donna e alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso, dei più importanti simboli religiosi. Questo, per noi, per quanto ci riguarda, non è accettabile. Auspichiamo per tanto, signor Presidente, che ci sia un ripensamento a riguardo.

Rosa Chemical sarà regolarmente in gara al Festival di Sanremo 2023 insieme agli altri 27 cantanti Big, con il brano “Made in Italy”, tormentone assicurato. Con buona pace di tutti, anche dei contribuenti gender fluid che, anche loro, pagano il canone della tv di Stato (cit.).

 

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