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Renzo Rubino: “Torno dopo tre anni di crisi, ho lavorato in campagna”

Renzo Rubino è tornato a fare una vita normale dopo Sanremo: ne parla nel nuovo disco Il gelato dopo il mare

pubblicato 30 Marzo 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:46

Il gelato dopo il mare è il nuovo disco di Renzo Rubino, il quinto della sua carriera, in uscita venerdì 31 marzo 2017. Il cantante lanciato dal Festival di Sanremo racconta al Corriere della sera il suo percorso sofferto di questi ultimi tre anni, che lo hanno visto lontano dalla musica:

“Sono tornato in Puglia a fare l’orto, a dipingere e lavorare ceramiche: avevo bisogno di riappropriarmi del gusto delle cose semplici. Il gelato dopo il mare è la cosa che mi fa star bene. E mio nonno, simbolo della serenità. Ho capito che per scrivere belle canzoni ci vuole tempo e soprattutto bisogna vivere. A Roma, dopo il successo dei due Festival di Sanremo, suonavo ogni notte in un localino. Era lo sfogo di cui avevo bisogno. Ma quel tipo di divertimento mi aveva stancato”.

Così il suo disco parte dal quotidiano, dalle passeggiate domenicali e dalla spesa al mercato o in macelleria. In due brani, Pregaree Il segno della croce, entra anche il rapporto con la fede:

“Ho raccolto gli insegnamenti di molte persone sagge, ho smesso di cercare un dio e iniziato a impegnarmi per far star bene la gente”.

Tra i modelli citati nel disco Paolo Sorrentino (“La sua visione del mondo mi attrae, mi ha insegnato a cogliere spunti nelle piccole cose”), Puccini e Mick Jagger (“Da bambino l’opera mi ha dato le basi musicali, poi crescendo ho scoperto il rock”).

Incluso anche un doppio omaggio a Lucio Dalla, suo artista di riferimento da sempre:

“Mi sono chiesto tante volte come lui avrebbe spiegato un disagio come il mio. La la la e Cosa direbbe Lucio sono nate dal nostro dialogo immaginario”.

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