Home Festival di Sanremo Michele Bravi a Sanremo 2022: “La mia seconda volta in gara ma questa volta ha un significato doppio”

Michele Bravi a Sanremo 2022: “La mia seconda volta in gara ma questa volta ha un significato doppio”

Michele Bravi al Festival di Sanremo 2022 con il brano “Inverno dei fiori”, ecco le dichiarazioni del cantante durante la conferenza stampa

pubblicato 3 Febbraio 2022 aggiornato 8 Gennaio 2024 16:25

Michele Bravi è in gara al Festival di Sanremo 2022 con l’inedito “Inverno dei fiori“.

“Per chi ama non esiste il flusso del tempo, le corse, il fiato spezzato. Amando impariamo a vivere più lentamente il percorso dell’esistenza e ad abitare nella bellezza dei dettagli. Tutto diventa possibile, anche un fiore nel freddo dell’inverno”

“Inverno dei fiori” è una canzone d’amore, fragile che riflette sul concetto di umanità, empatia e condivisione, raccontando quanto l’intreccio umano sia l’unica via per imparare l’amore. Il testo è stato scritto da Michele Bravi, Cheope, Alex Raige Vella. La musica è di Federica Abbate, Michele Bravi e Francesco Catitti che ne ha curato anche la produzione.

“Se questa canzone fosse un suono, sarebbe il suono denso della corda di un violino, un vibrato sottile che accetta l’incertezza e chiede di imparare”

A cinque anni dalla precedente partecipazione al Festival di Sanremo con “Il Diario degli Errori” (Doppio disco di Platino), Michele torna a calcare il palco del Teatro Ariston, affidando al Maestro Enzo Campagnoli la direzione d’orchestra. Nella serata dedicata alle cover anni ’60, ’70, ’80 e ‘90 in onda venerdì 4 febbraio si esibirà con il brano “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” scritto da Lucio Battisti e Mogol. In occasione della kermesse, Michele annuncia inoltre le date del nuovo tour “Live a Teatro” che lo porteranno ad esibirsi dal vivo in alcuni dei più importanti teatri d’Italia.

Ecco le parole di Michele Bravi durante la conferenza stampa di oggi, 3 febbraio 2022.

Questa è la mia seconda volta in gara ma questa volta ha un significato doppio. Da un lato la soddisfazione personale, è il palco più importante d’Italia. Fare ascoltare la propria musica al pubblico più trasversale possibile. Mi sento tanto onorato, in questo momento. Sanremo, dall’anno scorso e qello di quest’anno, può essere un segnale di ripartenza per la musica dal vivo, per richiedere la dignità personale come artisti. Un cantante rappresenta 30/40 lavoratori accanto a sé. Spero possa essere, per me e per i miei collaboratori, qualcosa di utile.

Parla poi del brano in gara a Sanremo 2022, Inverno dei fiori:

“Presento una canzone nata con la volontà di raccontare, come se avessi voluto fare una dichiarazione d’amore dei tempi moderni. La parola che ho notato di più stata “disimparare”. Rivivere una normalità con queste nuove dinamiche ha significato mettersi sul banco di scuola per capire cosa rappresenti oggi “quotidianità”. La difficoltà di creare intrecci umani, la nostra vita a quella di qualcun altro. Volevo raccontare questo gesto di empatia e di ascolto con questa canzone”.

Parla del FantaSanremo, utile per togliere questa demonizzazione rispetto alle classifiche (“E’ stra divertente, mi diverte molto, il vero nome è Aka7even che ha fatto più punti di tutti!”):

Questo Sanremo ha uno dei cast più belli di sempre, da Massimo Ranieri a Gianni Morandi ed Elisa. Mi ricordo ancora la sua esibizione del 2011 in Luce. Sono estremamente poco competitivo. Vi giuro che la mia intenzione è pura: quando puoi fare uno scambio artistico con cantanti che possono raccontare la loro musica, per me è bellissimo, poter partecipare ad ascoltare e conoscere i brani degli altri”

Infine, una riflessione tra i due Festival di Sanremo ai quali ha partecipato, in gara:

“Il Sanremo de Il diario degli errori andò benissimo ma ero estremamente teso, ero spaventato. L’altra sera, invece, stavo guardando La Rappresentante di Lista e ho pensato “Hai il privilegio di poter entrare in un teatro pieno di gente, con l’orchestra, con milioni di persone a casa…” E’ un privilegio, non c’è spazio per la tensione. Sono grato al pubblico perché gli artisti ancora li vuole ascoltare e che fare un tour significa lavorare per tanti professionisti. Me la sto vivendo in maniera più distesa e grata. Tre sostantivi per il mio brano? Ascolto, Comprensione ed Empatia”.

 

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