Home Laura Pausini Io sì, Laura Pausini: la semplice e potente ballad, delicata come una carezza (recensione)

Io sì, Laura Pausini: la semplice e potente ballad, delicata come una carezza (recensione)

Io sì, Laura Pausini: recensione della canzone colonna sonora del film con Sophia Loren “La vita davanti a sé” in esclusiva per Netflix

3 Marzo 2021 19:56

Aggiornamento 3 marzo 2021: Laura Pausini ha trionfato ai Golden Globes 2021 con il brano “Io sì (Seen)”, riuscendo ad ottenere il premio ambito nella categoria “Miglior canzone originale”. Per celebrare l’ennesimo successo, la cantante sarà ospite della seconda serata del Festival di Sanremo 2021 dove la sua carriera è iniziata. E interpreterà proprio il brano.

Qui sotto la recensione di “Io sì (Seen)”.

Io sì, il nuovo singolo di Laura Pausini, colonna sonora del film Netflix “La vita davanti a sè” è finalmente disponibile. Pochi giorni fa la cantante aveva annunciato l’uscita del brano, con un messaggio via Instagram, seguita poi dalla cover ufficiale:

Eccola, questa è la cover di Io sì (Seen), il mio nuovo brano, colonna sonora di The Life Ahead / La vita davanti a sé.
Sono rimasta affascinata da questa canzone pensata per me da Diane Warren e dal film di Edoardo Ponti con la meravigliosa Sophia Loren che torna finalmente sulle scene.
Io sì (Seen) è scritta da Diane con me e Niccolò Agliardi e accompagnerà il film in tutte le versioni internazionali.
Chi vedrà il film in tutto il mondo ascolterà solo il brano in italiano ma, insieme a Diane ed Edoardo, abbiamo deciso di realizzare anche le versioni in inglese, francese, spagnolo e portoghese, che troverete solo nell’EP in uscita in tutte le piattaforme digitali e streaming il prossimo 23 ottobre.
Sono onorata di far parte di questo progetto!

Durante la conferenza stampa, Laura ha raccontato come è nato il progetto:

“Questo progetto è nato quest’estate, quando mi ha chiamato Diane Warren che mi ha parlato di questa canzone, inizialmente nata in inglese. Poi, ho parlato con Edoardo Ponti che mi ha mandato il film. Dopo aver guardato il film, ho deciso di cantare la canzone. Quando si fanno questi progetti, l’affinità personale è importante. Mi riconosco nel messaggio che il film vuole raccontare. Mi sono entusiasmata. Da lì, è nata la collaborazione che mi ha fatto innamorare ancora di più del progetto. Sono coinvolta completamente, mi sono messa a disposizione del film al 100%. Avevo già lavorato per una colonna sonora nel ’99 ma in questo progetto, sono ancora più partecipe perché la canzone, l’abbiamo adattata in italiano. Scrivendo il testo, volevo rispettare il significato del film, è una canzone che, nel film, arriva a dire una cosa ben precisa. Seconda cosa, volevo rispettare il significato del testo originario in inglese. Adattare una canzone dall’inglese all’italiano è quasi sempre impossibile. L’ho scritta insieme a Niccolò Agliardi. L’ho registrata e l’abbiamo riascoltata, guardando il film, e abbiamo fatto ulteriori cambi. Mi sono messa a disposizione più come interprete. Mi sono innamorata di questo mondo e ho aspettato molto tempo per decidermi di fare il tema principale di un film perché volevo emozionarmi in questo modo (…) Gli Oscar? Ho imparato a gestire le nomination. Se mi gaso e penso di vincere, mi viene un “crollone”. Diane e io ci siamo conosciute negli anni ’90. Alcune cose, però, devono succedere nel loro momento. Solo quest’anno, abbiamo trovato una canzone che piacesse a tutte e due. Sono contenta che abbia deciso di chiamare me. Diane ha mille idee, è un’artista, ha un bel caratterino, è un personaggio”

Io sì potrebbe, quindi, dopo alcuni step, puntare a vincere addirittura l’Oscar proprio grazie alla colonna sonora del film interpretato da Sophia Loren che si preannuncia molto intenso. Sono alte le aspettative sulla pellicola come, del resto, erano alte quelle relative a questo brano. E il risultato, dal primo ascolto, conferma le assolute potenzialità della canzone.

Io Sì (Seen) è una ballad intensa, molto semplice e proprio per questa convincente. Un dialogo, una conferma di sicurezza e di empatia verso qualcuno. La promessa di esserci sempre, nei momenti difficili, nelle salite difficili della vita.

Una dichiarazione di volontà e di fermezza quando tutto sembra sgretolarsi o non si ha la forza di andare avanti. Sentire sussurrare “Ma se vuoi, se mi vuoi, sono qui”. Una delicata e non invadente presenza, quando non si sa più dove andare, quando le certezze iniziano a vacillare. Quando ci si sente invisibili, insicuri, sfiniti (e momenti storici complicati come questi ne sono involontariamente la cornice ideale).

La canzone è una delicatissima dedica, cantata, dal sapore di una carezza. Proprio per questo, molto potente.

 

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