Home Notizie Freddie Mercury morì il 24 novembre 1991: il ricordo di Soundsblog (video)

Freddie Mercury morì il 24 novembre 1991: il ricordo di Soundsblog (video)

Sono passati ventidue anni dal giorno della scomparsa del cantante, ecco alcune curiosità in suo ricordo

pubblicato 24 Novembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 01:43

Freddie Mercury è uno dei cantanti simbolo della storia della musica in tutto il mondo. E il 24 novembre è una giornata di lutto per i fan del leader dei Queen, scomparso in quella data, ventidue anni fa alle 18:48 all’età di 45 anni.

E oggi, in occasione dell’anniversario di questa triste data, vogliamo ricorda Freddie con una serie di curiosità e di video per celebrare la sua immagine e il suo ricordo indelebile e perenne.

Sul suo passaporto c’era “Frederick Mercury” ma il suo vero nome era Farrokh Bulsara. Ha iniziato ad usare il nome Freddie ancora prima di arrivare in Inghilterra e ha aggiunto il cognome Mercury quando ha iniziato a suonare con i Queen.

Mercury non si considerava particolarmente un abile pianista. Come risultato, ha sempre temuto l’esecuzione di ‘Bohemian Rhapsody’ nei concerti, perché preoccupato di poterlo rovinare al pianoforte, durante la performance. Negli anni successivi, ha iniziato ad usare meno il pianoforte negli album, così sarebbe stato libero di ballare e correre scatenandosi durante i concerti

Mercury era sempre nella sua forma migliore ai concerti dopo un conflitto emotivo. Prima di uno show al Milton Keynes Bowl, ha avuto una discussione enorme con il suo spasimante dell’epoca, Bill Reid, che culminò con Reid che morse la mano di Freddie così forte da lasciargli segni di denti, facendola sanguinare abbondantemente. In un’altra rissa lasciarono la camera d’albergo con uno strato di vetri rotti e intonaco sul tappeto

In un’altra feroce discussione con Reid, si gridarono addosso a vicenda per così tante ore che Mercury svegliò completamente rauco il giorno in cui i Queen dovevano cantare dal vivo al Saturday Night Live, un popolarissimo spettacolo di varietà negli Stati Uniti. L’intera giornata è stato spesa cercando rimedi per riacquistare la voce e a malapena furono in grado di riuscirci

Dopo essersi imbarcato su un volo per New York, da Tokyo, un giorno, Mercury scoprì che l’aereo era un DC10, un modello che aveva avuto qualche problema in passato. Appena se ne accorse, raccolse le sue cose, uscendo, e prendendo l’unico posto disponibile sul volo successivo – quattordici ore più tardi- classe economica, rispetto al suo posto in prima classe sul DC10

Quando Mercury era in tour negli Stati Uniti, ha scoperto che l’uomo che stava vedendo, Tony Bastin, era stato visto uscire con qualcun altro. Per vendetta , Mercury pagò il volo per Bastin per poter vederlo negli Stati Uniti con la scusa di incontrarsi. Mercury lo ha visto subito dopo il suo arrivo, gli ha detto che era finita e poi lo ha messo sul primo aereo per tornare a Londra, quello stesso giorno. E ha anche tenuto il gatto di Bastin, Oscar.

Mercury amava i suoi gatti talmente tanto che durante il tour, periodicamente chiamava a casa per parlare con loro. La sua ragazza di una volta e da lungo tempo amica intima Mary Austin teneva i gatti vicino al telefono in modo che potessero ascoltarlo parlare. Aveva anche loro ritratti con sé

Gli assistenti di Mercury erano tenuti ad avere carta e penna con loro in qualsiasi momento nel caso in cui l’ispirazione lo colpisse in modo improvvisa. Ad esempio, il testo della canzone ‘Life Is Real’ è nato improvvisamente mentre sorvolava l’Atlantico da New York

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