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Muxtape (per ora) è stato chiuso

Non era difficile immaginarlo: il sito di creazione di playlist di brani liberamente presenti in streaming in rete è stato chiuso per problemi con il RIAA, l’equivalente maggiormente coinvolto nella produzione discografica della nostra SIAE. La linea di difesa in questi casi è sempre la stessa: i brani che si possono ascoltare sono messi in

di aleali
pubblicato 20 Agosto 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 20:20


Non era difficile immaginarlo: il sito di creazione di playlist di brani liberamente presenti in streaming in rete è stato chiuso per problemi con il RIAA, l’equivalente maggiormente coinvolto nella produzione discografica della nostra SIAE. La linea di difesa in questi casi è sempre la stessa: i brani che si possono ascoltare sono messi in condivisione web da altri soggetti e su server che non appartengono a quelli di Muxtape, un po’ come accade per la musica che si può ascoltare su Youtube.

La notizia, che scopriamo da RollingStone, rimarca una possibile richiesta di danni che potrebbe ruotare tra i 2 e i 3 milioni di dollari. Secondo il RIAA, era già da tempo che il sito aveva ricevuto la richiesta di togliere la disponibilità di tutti quei brani che, anche se solo in ascolto streaming, non erano stati esplicitamente autorizzati dai suoi possessori.

E possibile prevedere che questo piccolo periodo di pausa possa portare, come spesso accade in questi casi, ad una collaborazione costruttiva. Un legale interpellato dal sito della rivista statunitense afferma che la presa in considerazione da un organo così importante per la tutela dei diritti discografici è segnale che il sito ha raggiunto un livello di successo e visibilità tale da diventare “minaccioso”, e quindi importante. Aspettiamo i prossimi sviluppi.

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