Home Recensioni musicali Uscite discografiche Marzo 2011: recensioni (2° parte)

Uscite discografiche Marzo 2011: recensioni (2° parte)

Britney Spears – Femme Fatale : la carriera di Britney Spears continua nella direzione intrapresa con gli ultimi album: “Femme Fatale” è un prodotto ideale per le discoteche commerciali o per le serate trash. Gli unici brani senza cassa predominante sono la timbalandiana “Inside Out” e “Criminal” (un po’ Madonna periodo “Music”), per il resto

pubblicato 14 Marzo 2011 aggiornato 30 Agosto 2020 22:00


Britney Spears – Femme Fatale : la carriera di Britney Spears continua nella direzione intrapresa con gli ultimi album: “Femme Fatale” è un prodotto ideale per le discoteche commerciali o per le serate trash. Gli unici brani senza cassa predominante sono la timbalandiana “Inside Out” e “Criminal” (un po’ Madonna periodo “Music”), per il resto una serie di brani caratterizzati da ritmi da truzzo-club in cui, escludendo l’interessante “Trip To Your Heart”, le uniche cose degne di nota sono alcune basi decisamente riuscite. Meriti che comunque andrebbero attribuiti esclusivamente alla decina di produttori che ha lavorato al disco… ma questa non è una novità all’interno della carriera di Britney Spears… o meglio, del “brand” Britney Spears.(z.) Voto: 4,5

Subsonica – Eden : dopo quello dei Verdena, ecco il ritorno di una delle realtà italiane che, negli ultimi 15 anni, più di tutte ha saputo far confluire successo e qualità: i Subsonica. I due brani che hanno anticipato l’uscita di “Eden” (la titletrack e “Istrice”) non mi avevano convinto, davano l’impressione di essere tentativi un po’ fiacchi di andare oltre il trademark sound della band. Ed è proprio quando ripercorrono i solchi del passato (elettronica più corposa, dub/reggae ed energia da vendere) che convincono maggiormente, rischiando contemporaneamente però l’autocitazionismo. Disco di transizione, da consumare nell’attesa di un nuovo corso più deciso… e poco importa se non sono ancora “riusciti a bissare Microchip Emozionale” (come recitano in “Benzina Ogoshi”, che personalmente mi ha ricordato “Magik” dei Klaxons). (z.) Voto: 6+

The Pains of Being Pure at Heart – Belong : i The Pains of Being Pure at Heart superano alla grande l’ostacolo del “secondo album”. Con “Belong” la band ha evitato di rimanere impantanata nelle sonorità del debutto e allo stesso tempo ha preferito evitare rivoluzioni radicali. Parliamo di piuttosto di evoluzione e di consapevolezza delle proprie opportunità. Il suono si fa più fruibile (anche a livello di produzione) e anche se nella title-track sembrano gli Smashing Pumpkins, in “My Terrible Friend” i Cure e in “Girls of 1000 Dreams” (e pure in “Anne with an E”) i Jesus & The Mary Chain… il risultato è veramente ottimo… mix di noise-pop, dream/gaze-pop e jangle pop ai massimi livelli. (z.) Voto: 7+

Elbow – Build a Rocket Boys! : gli Elbow mi hanno sempre dato l’idea di una band in grado di scrivere, prima o poi, un grande capolavoro. Fino ad ora, per un motivo o per l’altro, ci sono sempre andati molto vicini senza però centrare il bersaglio. Anche in “Build a Rocket Boys!” è ben presente la classe e la grande eleganza stilistica che contraddistingue da sempre il gruppo di Manchester (in alcuni passaggi c’è persino qualche accenno prog-pop di scuola Genesis), ma inizia a fari largo un’ eccessiva posatezza che rischia di trasformarsi, alla lunga, in noia. Fra gli episodi migliori “The Birds”, “The Night Will Always Win” e “Lippy Kids” (non chiedetemi perchè, ma mi viene da pensare a Zucchero…). (z.) Voto: 7-

Erica Mou – E’ : sta facendo molto parlare di sè la giovanissima Erica Mou… non proviene dai Talent (quindi??) e continua la tradizione del marchio Caterina Caselli di artisti con una certa credibilità ma che sotto sotto non si discostano troppo dal pop italiano più tradizionale (Elisa, Malika Ayane ecc…). Questa volta gli ingredienti principali sono Carmen Consoli, Cristina Donà, Ani DiFranco e un pizzico di Bjork. Nulla di trascendentale (come alcuni vorrebbero far credere), ma è indubbio che la ragazza ci sappia fare (anche a livello di scrittura e di idee) e che abbia già trovato (nonostante le influenze) uno stile abbastanza personale. Può ancora crescere molto e fare ottime cose, l’importante è che stia lontana da certe tentazioni… come dire… “sanremesi”… (z.) Voto: 6+

Loredana Errore – L’Errore : con qualche mese di ritardo rispetto agli altri ex-Amici della 9° edizione, arriva anche il primo “vero album” di Loredana Errore. Siamo, ovviamente, ancora una volta sui banali territori del pop all’italiana (c’è giusto qualche chitarra ogni tanto e qualche memorabilia anni ’80), caratterizzati da brani (Biagio Antonacci omnipresente) che potrebbero appartenere a qualunque esemplare post-Amici (e non solo…) . L’unica cosa a fare la differenza è la voce, riconoscibile, di Loredana e non basta di certo la presenza di Loredana Bertè (due Loredana… un caso…), tra l’altro in uno dei brani più brutti del lotto, a rendere il prodotto minimamente interessante. (z.) Voto: 4,5

The Dodos – No Color : “No Color” dei prolifici ma giovani The Dodos, è il disco della verità per la band. Questo perchè, dopo aver smosso le acque con l’ottimo “Visiter” del 2008, tornarono l’anno dopo (forse con troppa fretta) con il deludente “Time to Die”. Questa volta si sono presi più tempo e hanno realizzato “No Color”, un disco in cui convivono gli elementi classici della band, ovvero indie folk rock sostenuto da un lavoro dietro le pelli fuori dal comune (per il genere), e dove si respira aria di una futura evoluzione. Non è di certo l’album che segnerà la carriera del gruppo americano (probabilmente rimarrà “Visiter”), ma è un ritorno piuttosto gradito su livelli più che discreti. (z.) Voto: 6,5

Lupe Fiasco – Lasers : il rapper lanciato dal singolo “Touch the Sky” di Kanye West, ha alle spalle due bei dischetti: “Lupe Fiasco’s Food & Liquor” (2006) e “Lupe Fiasco’s The Cool” (2007) e questi precedenti “di livello”, enfatizzano ancora di più il crollo verticale fatto registrare con il nuovo album “Lasers”. Un disco che non convince neanche lo stesso Lupe , un disco voluto fortemente dalla casa discografica (lo scorso anno ci furono petizioni per far pubblicare il “vero” album di Lupe), un disco terribilimente vuoto e plastificiato (specialmente le basi). Sarebbe troppo facile tirare in ballo il “fiasco”… meglio passare oltre, sperando di ritrovare un giorno il Lupe Fiasco che eravamo abituati a conoscere. (z.) Voto: 4

Chris Brown – F.A.M.E. : i primi, evitabili, lavori di Chris Brown avevano almeno la scusante dell’età (16-17 anni…). Poi la brutta vicenda con Rihanna e l’agghiacciante “Graffiti” del 2009. “F.A.M.E.” non è altro che una conferma del valore della proposta musicale di Chris Brown… cioè nullo. (z.) Voto: 3/4

Rival Schools – Pedals : “United by Fate”, l’album d’esordio dei Rival Schools, fece parlare molto di sè durante il 2001 (la copertina dell’album divenne quasi un’icona). Ottimo post-hardcore supermelodico (ricordiamo che si era in pieno periodo nu metal) guidato dall’esperienza di Walter Schreifels, già con gli importanti Gorilla Biscuits e Quicksand. Poi, il nulla… quasi nessuna notizia, fino alla reunion che oggi, a dieci anni di distanza, ha dato alla luce “Pedals”, un disco purtroppo poco riuscito, con pochi brani degni di nota, realizzato da un gruppo che poteva fare grandi cose ma che ha perso il treno giusto. (z.) Voto: 6-

Iroha – Iroha : vuoi per il nome giapponese (in realtà sono inglesi) o vuoi per la copertina in grado di attirare fin da subito le mie attenzioni, sono partito in quarta nell’ascolto di questo self-titled album. Il suono di base è una sorta di shoegaze indurito da macigni post/doom metal a rendere il tutto decisamente claustrofobico. Un pelo monocorde e a tratti prevedibile, ma comunque nel complesso decisamente riuscito. (z.) Voto: 6,5

Per scelta ho sempre escluso gli EP da questa rubrica, ma vorrei spendere due parole sugli EP di Annalisa e Virginio. Più che sugli EP dei due ex-Amici di quest’anno (anche perchè c’è poco da dire…), il discorso è generale: è l’esercito dei cloni, fatti con lo stampino (e lo stampino di partenza non è di certo Frank Zappa…). Sembra automatico che chiunque esca da Amici debba per forza rispettare certe regole: l’EP, canzoncine smielose, pop italiano obsoleto e banale, copertine imbarazzanti e video stereotipati. Non ci si rende conto di quanto tutto ciò sia ridicolo? Catena di montaggio… avanti il prossimo. Questo ovviamente finchè il gioco dura…

Kurt Vile – Smoke Ring for My Halo Voto: 7- (z.)
Papercuts – Fading Parade Voto: 6,5 (z.)
Wye Oak – Civilian Voto: 6/7 (z.)
The View – Bread and Circuses Voto: 5 (z.)
Children of Bodom – Relentless Reckless Forever Voto: 5,5 (z.)
Buffalo Tom – Skins Voto: 6 (z.)
Sean Rowe – Magic Voto: 6/7 (z.)
Siriusmo – Mosaik Voto: 6,5 (z.)
Does It Offend You, Yeah? – Don’t Say We Didn’t Warn You Voto: 5/6 (z.)
Discodeine – Discodeine Voto: 6 (z.)
The Chapman Family – Burn Your Town Voto: 5,5 (z.)
Forever the Sickest Kids – Forever the Sickest Kids Voto: 4 (z.)
Raekwon – Shaolin vs. Wu-Tang Voto: 6,5 (z.)

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LEGENDA
10: la perfezione… non esiste
9: capolavoro, fra i migliori di sempre
8: grandissimo disco, probabilmente destinato a rimanere nella storia
7: album di ottimo livello, manca solo quel qualcosa che lo renda veramente memorabile
6: discreto, passa abbastanza inosservato… innocuo
5: disco trascurabile, banale e poco degno di nota
4: album completamente inutile
3: disco dannoso, difficile trovare di peggio.
2: neanche Justin Bieber
1: …

—— Precedenti ——
Marzo 2011 – 1° Parte
Febbraio 2011 – 3° Parte
Febbraio 2011 – 2° Parte
Febbraio 2011 – 1° Parte
Gennaio 2011 – 2° Parte
Gennaio 2011 – 1° Parte
Dicembre 2010
Novembre 2010 – 2° Parte
Novembre 2010 – 1° Parte
Ottobre 2010 – 2° Parte
Ottobre 2010 – 1° Parte
Settembre 2010 – 2° Parte
Settembre 2010 – 1° Parte
Agosto 2010

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