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Vivere non è un gioco da ragazzi, “18 anni” la canzone di Ariete per la colonna sonora della serie tv di Rai 1

Vivere non è un gioco da ragazzi, la serie tv in onda su Rai 1 vede il brano “18 anni” di Ariete nella colonna sonora

15 Maggio 2023 21:45

Inizia lunedì 15 maggio 2023 la nuova serie tv di Rai 1 “Vivere non è un gioco da ragazzi“, in onda per tre settimane in prima serata. Come abbiamo potuto ascoltare fin dalla promo della fiction, nella colonna sonora possiamo ascoltare il brano “18 anni” di Ariete. A seguire potete ascoltare la canzone, insieme al testo del pezzo.

Ariete, 18 anni, ascolta la canzone

Qui sotto potete ascoltare il brano 18 anni di Ariete, colonna sonora di “Vivere non è un gioco da ragazzi”

Ariete, 18 anni, Testo della canzone della serie tv “Vivere non è un gioco da ragazzi”

Hai 18 anni e non sai dove aggrapparti
Non sai con chi parlare, non sai di cosa farti
Che ci vogliamo fare (Che ci vogliamo fare)
Mi chiedi venerdì (Mi chiedi venerdì)
Ho 18 anni e non sono come gli altri
Non cerco un’università, ma cerco di calmarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Forse vivrò così (Forse vivrò così)
Sognavo Amsterdam e le sigarette
I viaggi in strada con gli amici di sempre
Mai nessuno ha preso la patente
Ma nessuno ha più concluso niente
E se passassi di qua non mi dispiacerebbe
Ricordare la scuola e ricordare le feste
E se passassi di qua non mi dispiacerebbe
Farei finta che non sia successo niente
Liceo classico e poi Belle Arti
Scendi con i tuoi amici più grandi
Ma dei tuoi problemi non ne parli
Io ho fatto tanti sbagli
Tu invece hai 18 anni e non sai relazionarti
Su feste nei locali ed alcolici coi calmanti
Che ci vogliamo fare (Che ci vogliamo fare)
Chiedo agli amici suoi (Amici suoi)
Ho 18 anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’hanno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Ci rivedremo da grandi quando saremo stanchi, sì ci rivedremo
Ci rivedremo da grandi, da grandi, da grandi, se ci arriveremo
Ci rivedremo da grandi quando saremo stanchi, sì ci rivedremo
Ci rivedremo da grandi, da grandi, da grandi, se ci arriveremo
Ho 18 anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’hanno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Ho 18 anni e non sono come gli altri
Ma non sai quante volte c’anno provato a cambiarmi
E che ci posso fare (E che ci posso fare)
Se non faccio per voi (Se non faccio per voi)
Ho 18 anni

Vivere non è un gioco da ragazzi, la trama della fiction di Rai 1

Qui sotto la trama della serie tv di Rai 1, come riportata dai colleghi di TvBlog.

Il 18enne Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli), bravo ragazzo di umili origini, frequenta il liceo con i figli dell’élite bolognese ed è innamorato di Serena (Matilde Benedusi), bellissima, intelligente e perfetta reginetta della scuola.

Invitato una sera in discoteca da Serena e dal suo gruppo di amici, Lele per fare colpo su di lei prende una pasticca di Mdma. Risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga, Lele rimane però presto senza soldi e, per continuare a frequentare Serena, si ritrova a comprare le pasticche nel suo quartiere e a rivenderle in discoteca al doppio del prezzo.

Una sera vende una pasticca al suo amico Mirco (Tommaso Donadoni), che viene trovato morto il giorno dopo proprio a causa della droga. Per Lele, corroso dai sensi di colpa perché convinto di essere l’assassino di Mirco, inizia un calvario che stravolge il rapporto con Pigi (Pietro De Nova), suo migliore amico, con Serena e con i genitori.

Anche il resto del gruppo, legato da un patto di omertà volto a custodire il segreto sull’uso di droghe, vive una profonda crisi che porta ciascun membro a fare i conti con la verità e con i propri fantasmi interiori. Dopo molte vicissitudini, dolori e scoperte, Lele decide di liberarsi dal peso delle menzogne e del senso di colpa. Perciò confessa tutto prima al padre Marco (Stefano Fresi) e poi al poliziotto Saguatti (Claudio Bisio). La sua confessione scatenerà una sorta di “epidemia di verità” che porta tutti i principali personaggi a fare i conti con i propri segreti.

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