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Tomahawk: in streaming Oddfellows, il nuovo disco di Mike Patton e soci

Ascolta in streaming Oddfellows, il nuovo disco dei Tomahawk (il supergruppo con Mike Patton, Duane Denison, John Stanier e Trevor Dunn).

pubblicato 23 Gennaio 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 11:29

Oddfellows, ‘gli strani amici’. Il titolo del disco la dice già lunga, sul nuovo parto dei Tomahawk, che in effetti sono amici così strani che abitano in continenti diversi, suonano in band diverse, ed effettivamente registrano album come e quando vogliono loro. E’ così che si crea un vero e proprio ‘evento’ – grazie anche, ovviamente, al fatto che il supergruppo sia composto da Mike Patton (Faith No More, Mr. Bungle), Duane Denison (Jesus Lizard), John Stanier (Helmet), a cui si aggiunge il nuovo bassista Trevor Dunn (Fantômas, e recente turnista con i Melvins). Il 29 Gennaio uscirà per la Ipecac Records il disco, ma su Spin.com è già possibile ascoltarlo interamente (e gratuitamente) in streaming.


Basta cliccare qui, scorrere un po’ il testo verso il basso fino alla playlist e cliccare il tasto Play, per poi godersi, come di consueto dai Tomahawk, un album definito ‘pieno di metal in stile Ennio Morricone, minor-key creep-rock, swing notturno, doom in stile David Lynch, colpi di frusta, e Mike Patton che dà voce ad alcune melodie epiche in stile Faith No More’. Non ci credete? Ascoltatelo, e poi dateci il vostro parere!

Mike Patton, parlando a Spin.com, racconta così la registrazione del disco, avvenuta a Nashville, nel Tennessee, dove vive Duane Denison:
“Dopo qualche scambio di file mp3 via email, siamo tutti volati a Nashville, pronti a provare e suonare insieme. Almeno, il piano era quello: una settimana di prove, e poi registrare il disco tutti insieme. Ma il giorno dopo il mio arrivo, ho ricevuto delle brutte notizie legate ad un membro della mia famiglia, e ho dovuto volar via, e non ho potuto registrare insieme agli altri. Purtroppo sono imprevisti che capitano, ma penso che il risultato sul disco sia comunque soddisfacente.”

Riguardo le influenze sul disco, Duane aggiunge:

“Ci siamo aperti a qualsiasi suggerimento. Ci dicevamo: ‘che ne dite di una versione dark e pesante dei Beach Boys? O qualcosa di reggae in scala dissonante? O un coro festaiolo interrotto dagli zombie?’. Cose di questo genere. E poi beh, le influenze extra-musicali derivano da quanto alcool abbiamo bevuto e quanti hamburger abbiamo mangiato. Anche quello influisce sulla nostra musica!”

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