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Sadist, La Melodia del Male: recensione del libro biografico di Massimo Villa

La storia dei Sadist dalle origini nel 1990 fino al 2022, raccontata in un libro dritto e spedito, senza fronzoli.

28 Luglio 2022 11:57

“La melodia del male” racconta la storia dei Sadist, dalle origini nel 1990 fino al 2022.
Lo fa dritto e spedito, senza fronzoli ma con molti aneddoti interessanti: in 200 pagine (più altre 30 di allegati e approfondimenti) viene descritta la rapida ascesa del gruppo progressive-death metal che dalla Liguria ha conquistato il mondo -o perlomeno una grandissima parte dell’Europa e della Russia- e dei problemi e le gioie raccolti durante la strada.

Sadist – La Melodia Del Male
di Massimo Villa
240 pagine
€ 20
Tsunami Edizioni

Sadist, La Melodia del Male: recensione del libro

I primi anni di vita dei Sadist, dal 1990 al 1996, sono descritti in maniera chiara ma veloce, sembra che tutta la tensione narrativa sia volta verso il momento in cui Trevor entrerà nella band, ma probabilmente c’è anche un motivo tecnico alla base delle poche dichiarazioni rilasciate all’autore del libro: le relazioni non si chiusero bene fra i primi membri dei Sadist, che intentarono anche una causa giudiziaria, e lo stesso si deve dire anche della loro prima etichetta (Nosferatu Records, presentata come “nota per essersi fatta un nome producendo tshirt bootleg”), anch’essa promotrice di una denuncia per i diritti dei primi dischi dei Sadist, senza contare il misterioso (ma dotato) manager olandese. Insomma, molte persone coinvolte nei primi anni dei Sadist, ora hanno poca voglia di parlare. Per fortuna, parlano i fatti e la musica: quasi da subito, sfruttando la posizione favorevole con il confine francese e i contatti di Peso (ex-Necrodeath), la band si trovò a suonare all’estero, raccogliendo pubblico e lodi fra Spagna, Portogallo e Francia fin dal primo demo registrato, colpendo in particolare con la particolarità tecnica ma anche scenografica di avere Tommy Talamanca sul palco, nel ruolo sia di chitarrista che tastierista.

La musica -e il racconto- cambiano con l’arrivo di Trevor, descritto come l’incarnazione perfetta del frontman death metal, imponente fisicamente e ricco di idee visive e di testi finalmente sadici nel vero senso della parola. Il libro cambia marcia, e sia Tommy che Trevor sono ricchi di racconti e retroscena incredibili, a partire proprio dalle sessioni di registrazione di Crust con un livello di disagio e povertà monetaria estremi. Ci sono anche analisi tecniche di temi e testi, e riflessioni e autocritiche su ciò che funzionò e non funzionò nei successivi momenti della carriera: il passo falso di Lego (in cui “tutto ciò che si poteva sbagliare, fu sbagliato”), il semi-scioglimento, l’esaltazione del ritorno “quasi per caso” all’Evolution Festival 2006, il vantaggioso contratto con Live Nation Italia che li portò a suonare in grossi festival italiani ed esteri, le frizioni all’interno della band, ma anche le incredibili partecipazioni a trasmissioni trash come Ciao Darwin e la soddisfazione di scoprire che nell’Est Europa erano amatissimi.
Il viaggio dei Sadist è descritto minuziosamente sopratutto negli ultimi 25 anni di carriera, e l’ultimo capitolo è un “lancio” per Firescorched, il nuovo disco uscito nel Maggio 2022, con la storia della band che rimane apertissima e piena di soddisfazioni, nonostante la sorpresa di trovare due session man a basso e batteria: i motivi della loro presenza sono raccontati nelle ultime pagine del libro.

Massimo Villa racconta questi tre decenni di storia della musica metal italiana con piglio appassionato, spesso più da “fan” che da freddo cronista, riuscendo a coinvolgere il lettore con la sua foga e con i contatti che riesce a intervistare: una delle due appendici è tutta dedicata ai commenti lasciati da amici, colleghi e ammiratori dei Sadist, con anche un toccante e tragico saluto da parte del padre di Fabio Tollis, che rivela di aver fatto pedinare i membri della band dopo la scomparsa del figlio, ma che con il tempo è divenuto amico di Trevor.
Non c’è bisogno di essere appassionati ed esegeti dei Sadist per godersi il libro – a livello personale, ho scoperto solo ora quanto fosse importante l’esibizione all’Evolution 2006 (che coincise con la prima volta che li vidi dal vivo), e per un caso del destino la mia recensione del loro slot di apertura agli Iron Maiden presso lo Stadio Olimpico di Roma è citata nella sua interezza – mentre la foto della pagina successiva, scattata dal palco del Gods Of Metal, mi ritrae mentre sono nel photo-pit. Quindi, sì, con l’approfondimento concesso da “La melodia del male”, e con la passione trasmessa dall’autore, posso dire di essere un po’ più appassionato anche io, ora.
Ulteriore nota di merito per le tantissime locandine, pubblicità e backstage pass d’epoca stampati nel libro, veri e propri documenti storici affiancati a foto che mostrano l’evoluzione scenografica della band: è sempre bello avere un archivio da poter condividere con il pubblico.

Sadist, La Melodia del Male: la presentazione ufficiale del libro

Ciò che segue, è quek che riporta il sito di Tsunami Edizioni, per presentare il libro.
Dal link al sito, si può scaricare gratuitamente in formato pdf una anteprima di Sadist – La Melodia del Male.

Quello dei Sadist è un nome che riecheggia in tutto l’universo del metal estremo mondiale come sinonimo di chi ha saputo essere innovatore senza mai snaturare il proprio credo, risultando sempre portatore di tecnica e di novità senza per questo tradire il proprio cuore death metal.

Sin dagli inizi degli anni Novanta, la formazione ligure si è affermata nella scena estrema per il suo modo totalmente originale di unire il suono delle tastiere a quello violento e funambolico della chitarra, in questo caso suonate entrambe da quel Tommy Talamanca che diventerà un punto di riferimento per tutto il panorama metal da quel momento in avanti.

La loro è una storia ultratrentennale, fatta di una serie lunghissima di tour ed esibizioni dal vivo, di registrazioni di dischi e di una marea di aneddoti – spesso divertenti – narrati qui dalle stesse voci dei protagonisti, che in questa biografia autorizzata si sono messi a nudo per la prima volta.

Il volume è inoltre supportato da un corredo fotografico che mostra tante immagini inedite del loro percorso, un’ampia selezione di commenti da parte di addetti ai lavori, giornalisti e artisti, e una discografia ampia e dettagliata.

Massimo Villa: chi è l’autore del libro

Massimo Villa nasce a Genova con la musica in corpo come fosse una seconda pelle. Si occupa di eventi per una grande catena libraria italiana e riempie i fogli digitali del computer con parole che sfociano in saggi e articoli sui videogiochi, racconti gialli e fantastici, romanzi di fantascienza e biografie musicali. Tra i suoi libri ricordiamo lo sci-fi umoristico di Frigo leader (Erga, 2018) e Tutti i conigli feriscono (Robin, 2022), l’analisi del trend ludico in Gioco dunque sono. Filosofia del videogamer (Melangolo, 2020) e l’excursus musicale Necrodeath. The Shining Book (Arcana, 2021).

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