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Radiohead, nuovo album: per Jonny Greenwood è solo all’inizio

Il chitarrista dei Radiohead ha parlato delle registrazioni del nuovo disco della band e come i differenti approcci stiano portando linfa vitale in studio.

pubblicato 20 Novembre 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 12:24

Sul nuovo album dei Radiohead si discute ormai da mesi, dopo le prime dichiarazioni di Colin Greenwood sulle registrazioni cominciate ufficialmente a Settembre 2014, l’aggiunta di nuove canzoni inedite e strumentali sulla app PolyFauna e la generale sensazione che i cinque musicisti inglesi se la stiano comunque prendendo con larghissima calma prima di consegnare alle stampe il nuovo disco in studio, a ormai quasi quattro anni da The King Of Limbs uscito nel 2011.

A dare conferma a questa percepita rilassatezza ci ha pensato Jonny Greenwood: intervistato dalla BBC, il chitarrista dei Radiohead ha riassunto per sommi capi come stiano andando le registrazioni delle nuove canzoni della band:

Lavorare con i Radiohead significa ripetitività e lavorare lentamente. Al momento stiamo suonando e registrando. È divertente rivedere tutti, era da parecchio tempo che non lo facevamo, ci stavamo aspettando tutti a vicenda da un bel po’.

In sostanza, quindi, la lentezza è un po’ una caratteristica fondamentale dei Radiohead in fase di registrazione, sia in passato sia allo stato attuale delle cose: discorso che vale quindi anche per questo attesissimo nuovo album.

Sembra sempre, quando cominciamo, che non sappiamo esattamente né come fare né cosa fare. Guardare le cose dall’alto è un modo gentile di spiegare il tipo di progressione a caso che facciamo, fondamentalmente perché ogni volta che proviamo a fare le cose come la volta precedente -perché aveva funzionato!-, non sembra andare bene. Quindi parliamo di approcci differenti e attualmente stiamo cercando di pescare dal mucchio.

Non sappiamo ancora esattamente a quale mucchio di idee e approcci si riferisca Jonny Greenwood: la loro tranquillità di lavorazione sarà il preludio necessario ad una vera e propria tempesta di emozioni che i Radiohead potranno regalare, speranzosamente, entro il prossimo anno?

Via | NME

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