Home Notizie Pink Floyd, The Dark Side of The Moon festeggia i 40 anni: evento #DarkSide40 il 24 marzo 2013, curiosità e tracklist dell’album

Pink Floyd, The Dark Side of The Moon festeggia i 40 anni: evento #DarkSide40 il 24 marzo 2013, curiosità e tracklist dell’album

Siete fan dei Pink Floyd e amate l’album “The Dark Side of the Moon”? Segnatevi la data del 40esimo anniversario, il prossimo 24 marzo e l’hashtag #DarkSide40

20 Marzo 2013 21:36

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La band, insieme a Emi Music, ha infatti deciso di dare vita ad un vero e proprio festeggiamento in occasione dei 40 anni dalla data della pubblicazione dell’album, ormai vero e proprio classico. Lo scopo dell’omaggio ideato è semplice e affascinante allo stesso tempo. A partire da 00.01 di domenica 24 marzo, sul sito ufficiale del gruppo ci sarà una grande luna illuminata. Più saranno i Tweet dei fan, più la luna si oscurerà. Hashtag ufficiale: #DarkSide40

Negli Uk, il disco è uscito nel lontano 1973 e, negli Usa, ha ottenuto ben 741 settimane in classifica da quell’anno, fino al 1988. Ripassiamo insieme qualche notizia su The Dark Side of The Moon.

  • I Pink Floyd utilizzarono una registrazione multitraccia e i loop, caratteristiche di registrazione molto rare e complicate per l’epoca
  • Sono stati estratti solo due singoli ufficiali: Money e Us and Them.
  • A Rolling Stone, David Gilmour disse, parlando del progetto del nuovo album: “Credo che tutti pensassimo – e Roger sicuramente lo pensava – che molti dei testi che stavamo usando fossero un po’ troppo indiretti. C’era decisamente la sensazione che le parole stessero per diventare più chiare e specifiche”
  • Fu inciso agli Abbey Road Studios tra maggio 1972 e gennaio 1973: la prima canzone registrata fu Us and Them
  • Per l’inizio di Breathe usarono un accordo di pianoforte registrato al contrario
  • Originariamente il disco doveva intitolarsi “Eclipse (a piece for assorted lunatics)”
  • Nel 1972, un anno prima, i Medicine Head uscirono con un disco dal titolo “Dark Side of The Moon”. Fu un flop, così i Pink Floyd poterono lasciare il titolo al loro album
  • C’è una sorta di leggenda metropolitana che associa il disco al film “Il mago di Oz”. Secondo alcuni, ascoltando l’album e guardando la pellicola risulterebbe quasi una sincronia, tra diverse accurate pause e passaggi in avanti del film. Una voce infondata, a partire sia dalla differenza di durata del disco e quella di “Il mago di Oz” sia per la veridicità mancante tra i due ascolti paralleli (tranne alcune casualità possibili). Addirittura dovette intervenire pubblicamente David Gilmour a fermare questo rumour spiegando l’assenza di qualsiasi legame volontario
  • L’accordo finale del ritornello nel brano Breathe riprende quello del disco Kind of Blue di Miles Davis
  • Clare Torry, cantante e vocalist britannica, venne invitata per un assolo vocale nella canzone “The great gig in the sky”. Fu pagata solo 30 sterline, lei stessa dopo l’esibizione si scusò con i Pink Floyd, convinta di non essere stata all’altezza. Ovviamente non era così. Nel 2004 decise di citare in giudizio la band perché voleva essere inserita nei credits del pezzo, accanto al nome di Richard Wright. Le venne dato ragazione così la Torry su co-detentrice dei diritti d’autore per il brano. Ci fu anche un accordo per un risarcimento economico, visto il successo incredibile del disco e le sue… trenta sterline!
  • La moglie di Roger Walters scoppiò in lacrime, commossa, dopo aver ascoltato l’album in anteprima. Ecco le sue precise parole: “Quando la registrazione fu terminata portai una copia a casa e la feci ascoltare a mia moglie. Ricordo che si mise a piangere. A quel punto pensai «questo ha sicuramente toccato una corda da qualche parte», ed ero contento di questo. Sai, quando hai fatto qualcosa, di sicuro se hai creato un’opera musicale, quando poi la fai ascoltare a qualcun altro la senti con un orecchio diverso. E fu in quel momento in cui mi dissi «wow, questo è un lavoro abbastanza completo», e avevo molta fiducia del fatto che la gente avrebbe risposto”
  • Dark Side of the Moon: A Piece for Assorted Lunatics -questo il titolo alternativo previsto inizialmente- fu rappresentato per la prima volta il 17 febbraio 1972 davanti ad alcuni giornalisti. Le reazioni furono quasi tutte entusiaste. Michael Wale del The Times lo promosse a pieni voti (“fa venire le lacrime agli occhi. È così piena di comprensione e a volte di interrogativi musicali”) e Derek Jewell del The Sunday Times giudicò “l’ambizione dell’intenzione dell’arte dei Pink Floyd enorme”
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    Tracklist, versione originale

    Lato A

    Speak to Me – 1:30 (Mason)
    Breathe – 2:43 (Waters, Gilmour, Wright)
    On the Run – 3:30 (Gilmour, Waters)
    Time + Breathe (Reprise) – 6:53 (Mason, Waters, Wright, Gilmour)
    The Great Gig in the Sky – 4:15 (Wright, Torry)

    Durata totale: 18:51

    Lato B

    Money – 6:30 (Waters)
    Us and Them – 7:34 (Waters, Wright)
    Any Colour You Like – 3:24 (Gilmour, Mason, Wright)
    Brain Damage – 3:50 (Waters)
    Eclipse – 1:45 (Waters)

    Durata totale: 23:03

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