Home Festival di Sanremo Noemi a Sanremo 2022: “Glicine parlava della mia metamorfosi. Ti amo non lo so dire è il seguito del mio cambiamento”

Noemi a Sanremo 2022: “Glicine parlava della mia metamorfosi. Ti amo non lo so dire è il seguito del mio cambiamento”

Noemi ha presentato ufficialmente Ti amo non lo so dire, la canzone che porterà in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo.

1 Febbraio 2022 19:21

Con Glicine, raccontò, attraverso la musica, il proprio cambiamento fisico, quella metamorfosi che le ha permesso di recuperare la consapevolezza di se stessa e che ha dato anche il titolo al suo ultimo album di inediti. Con Ti amo non lo so dire, Noemi, tra i 25 Big in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo, prosegue con il racconto del suo cambiamento, esteriore ed interiore, affrontandolo, però, da un altro punto di vista.

Ti amo non lo so dire, scritta da Mahmood e Alessandro La Cava, infatti, parla di come gli altri affrontano il rapporto con una persona che sta attraversando, appunto, un cambiamento importante nella sua vita.

Noemi ha presentato ufficialmente la canzone alla stampa durante la conferenza virtuale, tenutasi oggi, alla quale eravamo presenti anche noi di Soundsblog:

Ti amo non lo so dire è un altro pezzo che si aggiunge al mio puzzle. Parlo del cambio d’equilibrio con le persone che ci circondano, è una canzone che non parla solo di me. Il primo step è stato raccontare la mia metamorfosi con Glicine, un brano che era un racconto interiore. Il secondo step riguarda il nuovo modo di sapersi calibrare con gli altri, di resettare se stessi dopo un cambiamento. È un brano che ho tantissimo nel cuore. Negli ultimi anni, ho fatto un grande lavoro di consapevolezza su di me, attraverso la musica.

La canzone, che parla essenzialmente di come i rapporti possano rischiare di incrinarsi a causa della precitata metamorfosi, però, lascia un messaggio finale di positività a chi l’ascolta:

Tante volte nascono degli equivoci creati da un cambiamento, tante persone si allontanano e noi, parlando, facciamo ancora peggio. Non sono brava a parole, mi esprimo meglio con le canzoni e la canzone parla proprio di questo. La cosa bella di questo pezzo è che, però, alla fine, forse ce la faremo a dire “ti amo”. Il “ti amo”, in questa canzone, è una metafora incredibile per raccontare questa volontà. Mahmood e Alessandro La Cava hanno capito quello che volevo dire, mi piacciono da morire le parole che hanno scelto. Dedico il pezzo a tutte le canzoni super-sensibili che hanno voglia di non essere fraintese. L’equilibrio con le altre persone è importante tanto quanto l’equilibrio mente-corpo. Le persone più vicine a me hanno avuto paura del mio cambiamento. Dovevamo riprendere le misure nei nostri rapporti. Chi non vive questo cambiamento in prima persona e sta vicino a chi attraversa un cambiamento di questo tipo rimane un po’ perplesso, perché non è facile. Quando i rapporti sono belli e importanti, però, ci si riprende in un attimo.

Da un punto di vista tecnico, invece, Noemi si è detta molto soddisfatta della produzione della Dorado Inc. di Dardust:

Hanno scelto il vestito perfetto per questa canzone. Il pre-chorus è molto “vaschiano”. Il ritornello esplode con un “synthone” bello grosso con la cassa-in-4. Il pezzo è complesso da cantare, la melodia è agile, ci sono tante parole, è un fraseggio moderno, sul ritornello ho alleggerito il mio timbro, è un pezzo pieno di energia. In ogni ascolto, si possono scoprire frasi sempre diverse. Sarà una bella sfida, cantarlo.

Noemi e i Festival precedenti

Se il Festival dell’anno scorso è stato importante per Noemi per il fatto di essersi raccontata come mai aveva fatto prima, la cantante romana, in conferenza, ha ricordato con molto piacere soprattutto il Sanremo del 2012, con il podio tutto al femminile:

Le canzoni che ho portato a Sanremo, le amo tutte. Con le altre canzoni, ho avuto un po’ di timore nel raccontare un mio piccolo pezzo di vita. Glicine ha rappresentato un cambio da questo punto di vista. Del podio tutto femminile con Sono solo parole, ho un ricordo bellissimo. È l’anno in cui vinse Emma, con Arisa al secondo posto e io al terzo. Sarebbe bello vedere un podio femminile anche quest’anno. Spero che gli uomini non se la prendano!

Oltre a Mahmood, autore del suo brano e in gara insieme a Blanco, Noemi ha dichiarato di fare il tifo anche per Elisa e Achille Lauro.

Riguardo le aspettative che la cantante nutre da questo suo settimo Festival, Noemi vuole solo divertirsi e godersi il ritorno del pubblico all’Ariston:

Essere qui un anno dopo è un grande regalo. Sanremo sta rifiorendo. È bello vedere le persone per strada, nonostante le regole. Sarà meraviglioso cantare con il pubblico, spero di non distrarmi troppo perché non sono più abituata!

Noemi a Sanremo 2022: la cover di A Natural Woman

Per la serata delle cover, infine, Noemi ha scelto (You Make Me Feel Like) A Natural Woman di Aretha Franklin:

L’ho scelta perché il mondo del blues e del soul è stata la prima musica che ho amato. Canterò questa canzone col cuore in mano. Aretha Franklin non ha vissuto la musica da diva, lei è stata la voce per la sua comunità, la comunità delle donne afroamericane. Anch’io voglio cantare questa canzone per le donne ma non solo. È un brano trasversale.

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