Home Madonna: Sticky and Sweet Tour 08 – La recensione

Madonna: Sticky and Sweet Tour 08 – La recensione

E’ impossibile spiegare in poche parole quello che è avvenuto. E’ difficile dire in brevi parole, con un post, com’è andato uno degli eventi musicali più attesi del 2008. Il ” Sticky & Sweet tour” di Madonna a Roma ieri è stato un vero delirio in termini di pubblico: Più di cento persone già appostate

pubblicato 7 Settembre 2008 aggiornato 15 Ottobre 2020 16:49


E’ impossibile spiegare in poche parole quello che è avvenuto. E’ difficile dire in brevi parole, con un post, com’è andato uno degli eventi musicali più attesi del 2008. Il ” Sticky & Sweet tour” di Madonna a Roma ieri è stato un vero delirio in termini di pubblico: Più di cento persone già appostate dal primo pomeriggio del giorno precedente. Lista scritta e controlli senza sosta per le 24 ore successive, non senza lamentele per precedenze acquisite da “furboni” a suon di spintoni, con la riduzione al minimo sindacale del normale e comune rispetto.

Ma anche per i non accampati in zona parterre la situazione non è stata semplice: una coda interminabile all’entrata di un unico cancello gestita come nei peggiori allevamenti destinati al macello. Nessun sostegno della protezione civile e gente al limite dello svenimento, persone schiacciate sulle transenne ancor prima di entrare (con un ferito, pare) e tanto nervosismo per una folla mal gestita nel suo ingresso. Creare condizioni di sicurezza non può significare dover creare un imbuto umano di poche persone per indirizzare la folla, con un poliziotto allo sbaraglio che diceva di che qualcuno forse gli aveva aperto la sicura della pistola per colpa degli spintonamenti e uomini dell’Ordine crollati dall’inevitabile potenza del nervosissimo pubblico.

Il dj set di Benny Benassi, ad accogliere e scaldare, è stato poco valorizzato dall’audio ridotto e dalla grafica laterale penosa. Un evento (vero) quello della presenza di Benassi reso poco più che un pagliativo. Ma arriviamo al concerto.

Grande Madonna. 50 anni e non dimostrarli. Un concerto certamente meno spettacolare di Confession del 2006. Un concerto incredibilmente divertente, solare, ricco in colori e suggestione emotiva. Un vero concerto pop fatto di corpi, luci, colori e musica. E basta. L’omaggio a Keith Haring, le emozioni delle ballads, i remix più incredibili e dei ballerini straordinari. La parte di concerto dedicata alla musica rom e spagnola, i video di impegno politico e ambientale. Ma soprattutto l’incredibile energia di una grande artista che ha di nuovo creato uno spettacolo pieno di idee e sorprese. Emozione e sorrisi, un evento al quale non si poteva assolutamente mancare. E che ha unito (quasi) tutti.

Madonna