Home Recensioni musicali Kesha, Warrior: recensione dal web e dei lettori

Kesha, Warrior: recensione dal web e dei lettori

Leggi le opinioni i commenti e le recensioni di Warrior il nuovo album di Kesha

pubblicato 12 Dicembre 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 12:08

Il 30 novembre 2012 è uscito Warrior, il secondo album in studio di Ke, registrato tra gennaio e agosto di quest’anno. Tra i produttori spiccano Dr. Luke, Max Martin, Shellback, Ammo e Benny Blanco. All’interno del disco, un duetto insieme all’icona Iggy Pop e varie collaborazione con Nate Ruess dei ,Fun, will.i.am, Patrick Carney dei The Black Keys e i The Strokes

La cantante ha descritto il suo Lp durante la lavorazione, definendolo molto più personale rispetto al suo disco d’esordio, con pop rock e rock elettronico. Il primo singolo estratto, Die Young, è stato un vero successo, raggiungendo la seconda posizione della Billboard Hot 100. E’ entrato nella top ten in Inghilterra, Brasile, Nuova Zelanda, Norvegia e Australia. Da iniziare brano promozionale, “C’mon” è stato ufficializzato a singolo in un’uscita prevista per il 7 gennaio 2013.

Il concetto di “Warrior” come titolo dell’album è iniziato a diventare realtà intorno a maggio 2012. Solo un anno prima, Ke aveva rilasciato un’intervista, anticipando il titolo già deciso (ma poi annullato): Spandex on the Distant Horizon. Ecco le sue parole in merito al nuovo progetto:

“Non mi sento d’accordo ma la gente dice che il rock & roll è morto e così la mia missione e il mio obiettivo è di farlo risorgere nella forma della mia musica pop, […] questo è l’obiettivo. Staremo a vedere cosa succede. E’ molto ambizioso e nobile, ma questo è il mio scopo”

Dalle prime indiscrezioni, nonostante il singolo di grande successo, l’album non ha brillato nella Billboard, debuttando probabilmente in sesta posizione nella classifica Billboard 200. Dopo il salto, le recensioni dell’album e qui sotto un sondaggio: Warrior pollice su o pollice giù?

The Guardian: L’Auto-Tune, distribuito in tutto il disco, modifica e cambia la voce di Kesha in un robotico/starnazzante, non in senso buono

The Observer (Uk): Alla fine, però, la sua produzione sgraziata rimane invariata, tale e quale

Now Magazine: Anche se la nuova direzione non è sicuramente rivoluzionaria, è abbastanza naturale e distrae da alcuni riempitivi

Slant Magazine: la maggior parte degli elementi presenti rimane fedele alla vera e usata formula di ke

BBC Music: Nel complesso, questo è un album sorprendentemente piacevole da parte di una cantante pop che è riuscita ad ampliare il suo approccio senza perdere il suo stile

The New York Times: Non c’è nessuna rivelazione qui, solo tanto divertimento

Pop Matters: Non tutto funziona, ma per un album pop di una grande etichetta, la proporzione del materiale convincente che funziona è notevolmente alto, per essere il suo secondo disco, è già abbastanza disposta a correre qualche rischio con il suo sound

Rolling Stone: Warrior non ha toccato le vette vertiginose di Animal del 2010, ma ha un senso folle e svitato della storia del rock

Entertainment Weekly: Le battute sporche di Ke possono essere quello che separa la cantante dai suoi coetanei che praticano l’astinenza con i fantasmi

The A.V. Club: Se c’è qualcuno che è pronto e disposto a darle una seconda possibilità – o a riconoscere che sa davvero cantare, scrivere ed è un talento – potrebbe rimanere piacevolmente sorpreso

Drowned In Sound: Warrior non è mai noioso, è divertente e spesso sembra una corsa elettrizzante e imprevedibile

All Music Guide: E’ una festa per freaks, esauriti, emarginati e disadattati ma se non lo capisci e non ti conquista è colpa tua, non sua

Billboard: Warrior è un album di puro pop con influenze rock, nonostante i tentativi di Ke di fare il contrario

PegasusNews: Ke punta ad una nuova direzione del suono continuando a mantenere la sua autenticità (…) In uno stile del tutto inaspettato da Ke, Warrior tende ad abbandonare il suo sound electropop in direzione di una ispirazione rock. Prende la saggia decisione di dimenticare l’auto-tune a favore di testi più emotivi e della chitarra

The Breeze: Per un musicista la cui musica è basata in gran parte da immagini e di opinioni esterne, questo è la possibilità che ha di parlare per se stessa. Ke coglie l’occasione e la spinge il più lontano possibile. (…) Comunque, nessuno può scrivere una canzone da party come lei

Digital Spy: Ke continua a combattere per il diritto di festeggiare – in tutto Warrior- anche se è fatto con più attenzione rispetto a quello che la maggior parte delle gente può aver pensato

Recensioni musicali