Home Il volo Il Volo e Donald Trump: la Sony Music conferma l’invito ma Vittorio Sgarbi replica ancora

Il Volo e Donald Trump: la Sony Music conferma l’invito ma Vittorio Sgarbi replica ancora

Continua la saga che vede protagonisti Il Volo e Vittorio Sgarbi.

pubblicato 25 Gennaio 2017 aggiornato 16 Ottobre 2020 15:45

Ammetto di essermi perso nel numero degli atti di questa vicenda. Breve riassunto delle puntate precedenti: Il Volo dice NO a Donald Trump, Vittorio Sgarbi fa un video nel quale critica l’uscita dei tre giovani tenori. A sua volta, il gruppo pubblica gli inviti ricevuti a dimostrazione di quanti affermato ma il critico d’arte, di risposta, contesta quanto condiviso perché quel documento non proverebbe niente. La saga continua…

Il Volo, su Facebook, ha eliminato lo scambio di mail, spiegando il perché di questa scelta:

Dopo averne data visibilità per 24 ore rimuoviamo il post con la documentazione relativa all’invito de “Il Volo” alla celebrazione per l’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, per evitare ulteriori sterili polemiche ed eventualmente spostare la questione nelle sedi più opportune; il materiale resta comunque disponibile per la consultazione presso gli uffici del management. — staff

Circa dodici ore fa, ecco un altro messaggio che conferma la tesi:

Riceviamo e pubblichiamo.

Da Sony Music Italy: Nota Stampa

In seguito alle polemiche sorte negli scorsi giorni in merito alla
rinuncia da parte de Il Volo a partecipare alla cerimonia di
insediamento del Presidente Trump, Sony Music Italy conferma di aver ricevuto l’invito da parte dello staff presidenziale incaricato della gestione dell’evento e di averlo inoltrato agli artisti per le loro
decisioni.

Ma Sgarbi, nel frattempo, il 23 gennaio, su Facebook, scriveva:

#ilvolo

Ho appena ricevuto un pesante avvertimento dal trio “Il Volo”. Minacciano di farmi ascoltare un loro brano.

Infine, come riportato da Il Giornale, ha replicato alla nota stampa della casa discografica del trio:

“Nessun italiano ha ricevuto questo invito. E’ ovvio che la Sony stia cercando di proteggere i tre marmocchi. Magari ci saranno stati contatti tra la casa discografica e qualcuno dello staff del presidente. Certamente nulla di ufficiale e nulla di voluto da Trump. Mister Philip T. Reeker, che è Console Generale degli Stati Uniti a Milano, è legatissimo a Trump, e può rendere pubblica la verità”

P.S. – Comunque, i tre marmocchi hanno rimosso il presunto “invito” dai loro profili social. Indovinate perché…

To be continued?…

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