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I dieci migliori riff di chitarra degli anni 80 secondo la Gibson

Il sito della Gibson ha stilato una classifica con i dieci migliori riff di chitarra degli anni ’80.

pubblicato 23 Ottobre 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 12:58


Che settimana sarebbe senza l’ennesima classifica pronta a scontentare – quasi – tutti? Dopo quella dei migliori chitarristi di tutti i tempi secondo la rivista Guitar World, arriva l’elenco dei dieci migliori riff di chitarra degli anni 80. A stilarlo è però una vera e propria autorità in materia: la Gibson.

Il marchio che da sempre si contende con Fender il primato delle sei corde, dopo una classifica che decretava quali fossero i migliori bassisti hard rock & metal, ha deciso di compilare la top-ten dei riff di uno dei decenni più bistrattati della Storia della Musica. I risultati? Dopo il salto.

Decima posizione per i Rush con “Limelight” preceduti di poco dai Guns N’ Roses con “Sweet Child o’ Mine” e dallo storico riff dei The Clash in “Should I Stay or Should I Go” in ottava posizione. Non potevano ovviamente mancare le note di chitarra di “Beat it” di Michael Jackson ad opera di Steve Lukather (brano ulteriormente impreziosito dall’assolo di Eddie Van Halen), così come il riff di “Photograph” dei Def Leppard: una delle band che ha tenuto alta la bandiera dell’hard rock in quegli anni.

Sul podio. Ozzy Osbourne e la sua “Crazy Train”, ma sopratutto il riff di Randy Rhoads. Le plettrate di Keith Richards in “Start Me Up” dei Rolling Stones e in vetta, “Back in Black” degli AC/DC, suonato da Angus Young con la sua immancabile – indovinate un po’?… – Gibson SG.

Foto | Wikipedia

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