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Heineken Jammin’ Festival 2008 – La diretta

Come molti di voi sapranno, ha inizio oggi uno dei più grandi raduni musicali italiani. In contemporanea, inizia ora su Soundsblog la nostra diretta di questi 3 giorni di concertoni attesissimi. Vi scriviamo infatti direttamente dall’area stampa dell’ Heineken Jammin’ Festival, che quest’anno si tiene al Parco San Giuliano di Mestre (Venezia). Siamo appena arrivati.

di egizia
pubblicato 20 Giugno 2008 aggiornato 31 Agosto 2020 21:11

Come molti di voi sapranno, ha inizio oggi uno dei più grandi raduni musicali italiani. In contemporanea, inizia ora su Soundsblog la nostra diretta di questi 3 giorni di concertoni attesissimi. Vi scriviamo infatti direttamente dall’area stampa dell’ Heineken Jammin’ Festival, che quest’anno si tiene al Parco San Giuliano di Mestre (Venezia).

Siamo appena arrivati. Saremo qui a raccontarvi, dietro e di fronte al palco, tutto quello che succede nell’area più rock del momento. Eccovi intanto due primissime immagini.

ore 16,16
Il cielo è limpido, la giornata caldissima (faranno almeno 35 gradi), l’atmosfera già hot. Migliaia di ragazzi si sono già sparpagliati su tutta la superficie del parco attrezzato con spazio per lo sport, area relax, sala giochi. Quest’anno due palchi, il main stage e il second stage, per non perdere tempo in change over. In questo momento suonano sul palco i vincitori dell’HJF Contest 2008: i To Ed Gein (gruppo unk italiano). A seguire suonerà il Teatro degli Orrori.

Oggi è la giornata dedicata al punk e al nu metal. Come già saprete questa sera si esibiranno qui i Linkin Park, nella loro unica data italiana, la band più attesa della giornata. Ma c’è anche chi non vede l’ora di rivedere di nuovo insieme i mitici Sex Pistols, tornati insieme nel 2003 nella loro formazione originale, con Glen Matlock al basso, orfani di Sid Vicious.


L’età media dei ragazzi che stanno raggiungendo e invadendo il Parco San Giuliano parte dai 13enni e non supera i 30 anni. D’altronde si sa, i nuovi punk e i seguaci del nu metal sono sopratutto i giovanissimi. Anche se molti di questi ragazzi del vero e originario movimento punk degli anni ’70 avranno solo sentito parlare.

Questa la scaletta della giornata:
ore 17 sul palco i Linea 77, la band punk italiana super sponsorizzata da Mtv
ore 18,15 il grande e immortale Iggy Pop & The Stooges
ore 19,45 Queens of the Stone Age
ore 21,30 Linkin Park (sul palco per 105 minuti)
a seguire, sul second stage, i Sex Pistols

Il programma è lungo e succulento e tutto a base di rock duro e energico. Ci aspetta una lunga giornata a ritmi serrati. Mentre la gente continua a raggiungere, per riempire in ogni suo perimetro, l’enorme parco, ci congediamo. Andiamo in mezzo alla gente e torneremo qui dopo per raccontarvi tutto l’Heneiken Jammin’Festival, anche fotograficamente. Se avete domande da porci in diretta scrivetele nei commenti, saremo felici di rispondervi. A fra poco.


ore 17,40

Siamo di nuovo qui. Come annunciato, ora sul palco ci sono i Linea 77. Dobbiamo ammettere che il pubblico in questo momento è poco concentrato sulla musica.

Sotto palco ci sono infatti pochi fedelissimi (saranno al massimo 3mila persone). La maggior parte dei ragazzi è ancora distratta dalle molteplici attrattive che sono state predisposte qui al Parco San Giuliano. Chi si fa fare massaggi, chi gioca a basket, chi a calcio, chi si fa la doccia (ebbene sì ci sono anche le docce a forma di bottiglia di birra), chi si rilassa sull’amaca, chi dorme sotto le canadesi sul prato. E le urla dei Linea 77 fanno solo da colonna sonora.

E’ evidente quindi, guardando anche le t-shirt dei ragazzi che affolano i dintorni dell’area stage, che stanno tutti aspettando Linkin Park e Sex Pistols. Come, ammettiamolo, anche chi scrive. Mentre i Linea 77 stanno ancora suonando, incazzosi come sempre, vi regaliamo questo scatto. E ci riaggiorniamo fra poco. Con Iggy Pop. Si comincia!

ore 19,00

Mentre vi scriviamo, letteralmente troneggia, e si è impadronito del palco, il grande e intramontabile Iggy Pop con The Stooges. Jeans e torso nudo, pelle raggrinzita ma grinta ancora da vendere. Urla, sbraita da una parte all’altra del palco, muovendo i suoi splendidi capelli biondi e sfoggiando le sue leggendarie pose scultoree.

Inizia ogni frase con Fuckin’, si dimena come un ossesso. Ci ha riportati in un secondo ai live degli anni ’70. Guardando il prato sembra Woodstock. Iggy si butta sul prato e simula un cane mentre il pubblico canta la celeberrima “I wanna be your dog”. Sussura al microfono “a magic number” prima di iniziare “1969”. Infuoca il pubblico con l’inno punk “No fun”. Fa salire un paio di fan sul palco. Scende e risale dal palco facendo impazzire la security. Non si ferma più. Ha l’età dei nostri nonni ma ha più energia di noi.

Il pubblico nel frattempo non ha resistito e si è cominciato ad avvicinare al palco. Sono circa 15mila gli spettatori per Iggy Pop, un vero uragano, anche se qui all’Heineken questa parola è bandita.

Una chicca che vi possiamo regalare solo noi. Tra il pubblico, tra le prime file, abbiamo scovato la cantante italiana Elisa, in canotta e cappello bianco, di cui vi faremo vedere la foto a fine giornata nella gallery conclusiva.

Iggy Pop nel frattempo non cenna a stancarsi, e continua ad urlare e a saltare… E noi con lui. Ha appena spezzato un’asta del microfono e fa gestacci al pubblico. E’ proprio Iggy Pop.

ore 20,33

Dopo l’esibizione “iguanesca” e selvaggia di Iggy Pop, conclusa sulle note di “Electric chair” con Iggy spalmato sul palco, il pubblico ha avuto pochi minuti per riprendere fiato. Puntuali sul main stage sono infatti saliti alle 19,45 i Queens of the Stone Age, una delle band rock più attese.

Esibizione intensa, di un rock ben suonato e ricco di energia, ma decisamente più soft della musica che nel pomeriggio ha pervaso Parco San Giuliano. I Queens sono ancora sul palco e non hanno nulla da temere stasera per quanto riguarda la resa musicale. Non come la figuraccia che fecero durante il Rom am ing Festival del 2002 dove, per stessa ammissione del cantante Josh Homme, diedero vita alla peggiore performance della loro carriera.

Sulle note di “Go with the flow”, il pubblico sta aumentando sempre più, anche se ci saremmo aspettati un’affluenza assai più corposa. Aspettiamo i Linkin Park e staremo a vedere. Intanto eccovi l’ultima foto scattata dal centro del Parco. A fra poco, per lo show della serata.

ore 00,50


Appena finita la prima giornata dell’Heineken Jammin’ Festival. I Linkin Park, che la sottoscritta ha visto per la prima volta dal vivo, sono stati spettacolari, sia musicalmente che dal punto di visto dello show. Chester Bennington e Mike Shinoda sono bravissimi a creare l’atmosfera tipica dei LP sul palco. Si passano il testimone e interagiscono con il pubblico magnificamente. Si sono addirittura buttati tra loro e hanno passato il microfono ad un pubblico in delirio. Supercalorosi e sorridenti, sono sembrati in gran forma. La folla è esplosa, manco a dirlo, sulle note di “Numb”, “What I’ve done” e “In the end”. Passando dal rock più metal, al melodico e a un frenetico hip hop, i LP sono stati i veri protagonisti di questa serata.


Appena finito il live dei LP, sul second stage la maggior parte degli spettatori è corsa sotto il palco per godersi dal vivo i Sex Pistols. Molti di noi era la prima volta che avevano la possibilità di vederli live. Sentire intonare dalla voce unica e inconfondibile di Johnny Rotten inni come “God save the queen”, “Problems”, “E.M.I.” o “Pretty Vacant” è stato davvero emozionante. Ma ad essere onesti i Sex Pistols non ci sono quasi più, o meglio quel che appare oggi ai nostri occhi non ne è che un’autoparodia. La formazione originale del gruppo, che ha trasformato il punk in un movimento e lo ha consegnato alla storia, è apparsa invecchiata (ovvio) e fuori forma (sono tutti ormai dei tipici signori ingrassati e malconci), ma sono un simbolo, sono delle vere icone viventi, e in quanto tali le ammiriamo.

Resta il fatto che poter urlare e ballare “Anarchy in U.K.” insieme ai veri Sex Pistols ben 30 anni dopo l’uscita di questo mitico inno, è un miracolo e un gran privilegio di cui ci vanteremo per molto, molto tempo. Anche se respira maluccio, il punk non è morto. Ne siamo testimoni.

Finisce qui la diretta dal Parco San Giuliano. Finisce gloriosamente questo stancante ma grintoso primo giorno di HJF. Segue la gallery della giornata. A domani per la giornata di Vasco.

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