Home Festival di Sanremo Greta Zuccoli: “Sanremo? Le emozioni sono tutte positive. Non vedo l’ora di farmi scoprire dal grande pubblico”

Greta Zuccoli: “Sanremo? Le emozioni sono tutte positive. Non vedo l’ora di farmi scoprire dal grande pubblico”

Soundsblog ha intervistato Greta Zuccoli che parteciperà alla 71esima edizione del Fetival di Sanremo con la canzone Ogni cosa sa di te.

2 Marzo 2021 14:48

Greta Zuccoli è una delle Nuove Proposte che prenderà parte alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, in onda su Rai 1, in prima serata, dal 2 al 6 marzo 2021.

La giovane cantante napoletana, che, nel suo curriculum, può vantare esperienze professionali al fianco di Diodato e Damien Rice, si esibirà con la canzone Ogni cosa sa di te, già presentata nei programmi televisivi AmaSanremo e Sanremo Giovani, andati in onda verso la fine del 2020.

Soundsblog ha intervistato Greta Zuccoli a poche ore dal suo debutto sul palco del Teatro Ariston (la cantante si esibirà nel corso della seconda serata).

Qual è il tuo stato d’animo in queste ore prima del debutto?

Molta emozione, molta felicità. Non vedo l’ora di salire su quel palco, veramente, l’emozione è tanta anche perché è il mio primo Festival, quindi, sicuramente, è un po’ surreale come tipo di sensazione. Mi sento anche molto fortunata e felice di far parte di quest’edizione: è un anno delicato per il mondo della musica, dello spettacolo, quindi essere qui è qualcosa di bellissimo e avere la possibilità di cantare il mio brano è molto bello. Le emozioni, per ora, sono tutte positive, c’è una tensione positiva, poi vediamo…

C’è un po’ di agitazione, quindi?

Sì ma positiva. Poi, sicuramente, ci sono dei momenti di tensione in cui dico aiuto però, ovviamente, sto canalizzando bene. Poi c’è questo sole stupendo, devo dire che mi lascia coinvolgere in questi momenti belli.

Con Sanremo, la tua canzone raggiungerà un pubblico più ampio. Quali sono le aspettative che hai riposto su questo Festival?

Sicuramente, come aspettative, da una parte, c’è tanta voglia di scoprirmi, di mettermi in gioco e di far scoprire al grande pubblico una parte di me. Vengo da un periodo di grande cambiamento, di riflessione, anche per quello che è il mio percorso artistico e umano, quindi da questo punto di vista, mi aspetto di portare quella che è un po’ l’evoluzione che sto vivendo. Per il resto, mi aspetto anche delle sorprese, ovviamente, perché essendo la prima esperienza, è tutto nuovo per me, quindi vedo, giorno per giorno, cosa mi riserva quest’avventura.

La canzone è già edita da qualche mese. In questi mesi, hai ricevuto qualche feedback, delle reazioni da parte delle persone che l’hanno ascoltata?

Sì, assolutamente, ed è stato emozionante perché, in qualche modo, vedi la tua storia che si intreccia a quella degli altri ed è bello perché, così, assume un significato sempre nuovo, dai punti di vista degli altri che danno una loro interpretazione a certe parole. Questa distanza di cui parlo in questa canzone, e il desiderio di colmarla, è stata colmata ampiamente dalle persone che l’hanno ascoltata che mi stanno mandando un sacco di messaggi bellissimi.

L’album che è in preparazione avrà le stesse atmosfere di Ogni cosa sa di te, sarà un album dal sound omogeneo?

Sicuramente, sto lavorando su quello che poi sarà appunto il mio sound, anche in italiano. Non mancherà questa contaminazione, influenze differenti che fanno parte dei miei ascolti: musica italiana, il cantautorato, ma anche tantissime influenze provenienti dall’estero come il folk, il trip hop. Ho una visione della musica molto aperta e sono molto curiosa. Mi piace che questo tipo di contaminazione venga fuori.

In passato, hai dichiarato che è da poco che scrivi in italiano e che stavi ancora cercando la tua espressività. Hai raggiunto l’intensità di espressione che desideri o senti che devi lavorarci ancora?

Sono una che non si accontenta mai, quando penso di aver raggiunto qualcosa, mi creo subito la sfida successiva, mi piace molto mettermi alla prova, nel senso di provare ad allargare i miei confini e, in qualche modo, i miei limiti. Da questo punto di vista, non lo so, probabilmente non raggiungerò mai questa cosa, che è poi la cosa che mi spinge a fare sempre meglio e spero sia sempre così, spero di avere sempre questa volontà di scoprire cose nuove.

Diodato ti ha dato qualche consiglio su come affrontare il palco dell’Ariston?

Antonio mi ha detto di essere me stessa, di godermi questa esperienza appieno, anche per tutto quello che riguarda la preparazione della performance che sono, appunto, i momenti più belli, magari più frenetici, però più intensi. Mi aveva già parlato dell’emozione grandissima che si prova quando c’è il momento dell’orchestra. Ho avuto un assaggio alle prove all’Ariston ed è stato effettivamente incredibile, un impatto potentissimo dal punto di vista emotivo. Antonio sa come vivo il palco, dopo il tour che abbiamo fatto insieme, quindi sono serena da questo punto di vista.

Che atmosfera si è creata tra voi Nuove Proposte, considerando anche che si tratta di un Festival di Sanremo molto particolare per la situazione che stiamo vivendo?

Sicuramente molto bella, non di competizione ma di condivisione e di scambio. Ognuno porta un pezzo di sé in questo Festival, il proprio mondo, la propria canzone, c’è una proposta che abbraccia differenti generi, tutti progetti molto belli e interessanti. Ho vissuto l’esperienza delle selezioni in maniera molto serena perché, ovviamente, si respirava quest’aria e ne sono felice perché, sicuramente, ha alleggerito la tensione di certi contesti.

I Campioni, quest’anno, presenteranno anche una cover. Se tu avessi potuto scegliere una cover, quale avresti scelto?

Difficile da dire… Probabilmente, avrei scelto La canzone di Marinella, che è la mia ninna nanna da bambina. Probabilmente avrei scelto quella.

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