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Franca Valeri è morta: la sua passione per l’opera e il suo sogno, rivedere ancora la Bohème

Franca Valeri è scomparsa a 100 anni: icona della cultura e dello spettacolo, la sua passione per l’opera lirica

pubblicato 9 Agosto 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:06

Aveva da poco compiuto 100 anni, Franca Valeri, icona, attrice e drammaturga della cultura e dello spettacolo. E purtroppo, questa mattina, è arrivata la notizia della sua scomparsa con la camera ardente aperta in un teatro di Roma domani, lunedì 10 luglio, nel pomeriggio.

Franca Valeri, milanese d’origina e romana d’adozione, era il nome d’arte. All’anagrafe era Alma Franca Maria Norsa, è stata una colonna della televisione italiana in trasmissione che hanno fatto la storia come “Studio Uno” o “Sabato sera”. Attrice al cinema e a teatro, nel corso della sua carriera ha dato vita a personaggi indimenticabili, vere e proprie maschere che ancora oggi sono classici da imparare e rivedere per comprendere la professionalità necessaria per dare vita a veri e propri personaggi: La signorina Snob, Cesira la manicure e La sora Cecioni.

Franca Valeri, come raccontato da lei stessa anche in occasione di un’intervista per il Corriere, era stata amica di Maria Callas:

L’ho incontrata a Ischia. Era ancora sposata con Meneghini, prima dell’incontro con Onassis. Ma era già magra: mangiava pochissimo, solo carne cruda e insalata scondita. Stava studiando Anna Bolena che doveva portare alla Scala, era molto preoccupata di non sfigurare. Insieme abbiamo fatto la giuria di un concorso di bellezza… Poi preparò la Traviata con Visconti. Era una donna di grande volontà

E aveva una grande passione: l’opera. In tv guardava solo la prima della Scala. “Per me la musica è l’opera”, aveva dichiarato ospite al Festival di Sanremo nel 2014.

La prima volta alla Scala di Milano, per Franca, fu quando aveva solo 6 anni. Grazie ad un amico di famiglia riuscì ad assistere alla produzione del Trovatore. Ci tornò ancora, in più occasioni. Amava Verdi, Puccini, Rossini.

E sempre nell’intervista per il Corriere, in occasione dei suoi cento anni compiuti, ammise:

Vorrei tanto tornare un’ultima volta all’opera. Il mio sogno sarebbe rivedere ancora la Bohème

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