Home Emma Emma Marrone contro l’hating: “I social devono certificare le persone: bollini al posto del bullismo”

Emma Marrone contro l’hating: “I social devono certificare le persone: bollini al posto del bullismo”

La cantante salentina risponde alle domande di Fabio Fazio sugli odiatori online a Che tempo che fa

pubblicato 27 Ottobre 2019 aggiornato 5 Dicembre 2023 15:11

Emma Marrone è stata tra gli ospiti della puntata di domenica 27 ottobre 2019 di Che tempo che fa, il talk show di Rai 1 condotto da Fabio Fazio. La cantante è stata accolta in studio per promuovere Fortuna, l’album che celebra i dieci anni di carriera, pubblicato lo scorso venerdì ed anticipato dal singolo Io sono bella.

La cantante pugliese si è esibita dal vivo sulle note del brano, alla cui scrittura ha contribuito Vasco Rossi. Emma ha rivelato che l’incontro fra lei e il Blasco per la realizzazione del brano è avvenuto recentemente, ma che il cantautore la teneva sott’occhio da molto tempo, fra interviste e video su Youtube. Infine, la decisione di donarle una canzone, con cui è riuscito ad entrare nella testa della vincitrice di Amici di Maria De Filippi e ad esprimere le sue emozioni più profonde.

In concomitanza con l’uscita del brano e, successivamente, con la notizia della sua precaria condizione di salute, gli hater di Emma si sono scatenati sul web, moltiplicando a dismisura i messaggi di rabbia e scontento. “Mai stata meglio. Non è stata una passeggiata di salute, però sono qui, sto bene”, ha affermato la cantante, che ha poi fornito una soluzione per debellare l’odio online, semplice ma apparentemente rivoluzonario:

Sinceramente, in quei giorni lì avevo cose più serie e importanti da gestire, non quattro sfigati che vengono a riversare il loro odio sui social. Invece di parlare di loro, ho lanciato una mozione. Noi personaggi famosi, per avere il certificato blu che attesta che siamo noi e che non prendiamo in giro la gente, dobbiamo mandare alla casa madre dei social documenti, carte di identità, passaporti. Allora che i social iniziassero a certificare tutte le persone, cosicché se mi scrivi un insulto, non devo perdere sei mesi con la polizia postale per scoprire chi sia il fake. C’è il tuo nome e cognome, ti prendi le tue responsabilità e il giorno dopo ti arriva la denuncia. Certifichiamoci tutti, no? Invece di bullizzare, bollizziamo: un bollino per tutti, è più facile!

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