Home Concerto Primo Maggio 2013, Geppi Cucciari su Fibra: “L’avrei invitato e per espiazione gli avrei fatto leggere testo contro femminicidio”

Concerto Primo Maggio 2013, Geppi Cucciari su Fibra: “L’avrei invitato e per espiazione gli avrei fatto leggere testo contro femminicidio”

Geppi Cucciari, conduttrice dell’edizione 2013 del Concertone, commenta l’esclusione di Fabri Fibra e annuncia l’intenzione di cantare sul palco.

pubblicato 24 Aprile 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 09:16

Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Concerto del Primo Maggio 2013 anche Geppi Cucciari, conduttrice dell’evento che si terrà come di consueto in Piazza San Giovanni a Roma, ha commentato anche la discussa esclusione dal cast artistico di Fabri Fibra, prima invitato dall’organizzatore Marco Godano e poi cancellato dalla lista degli artisti per volontà dei sindacati, su invito dell’associazione D.i.re. SoundsBlog era presente ed ha preso nota delle dichiarazioni. Prima di trattare il tema caldo, però, la conduttrice sarda ha confermato l’ipotesi lanciata da Godano stesso in conferenza:

Qualcuno pretende che io canti. Vedrò, se la cosa è praticabile.

Poi, a precisa domanda sull’esclusione di Fibra, per qualcuno definibile come censura preventiva, Cucciari ha detto:

Su questa tema costituisco il mio dispiacere sotto il profilo prettamente musicale. Lo spettacolo ha subito una grave perdita perché questo ragazzo canta da tanti anni, è seguitissimo, è amatissimo. Avrebbe portato in piazza molte persone. Se individuo una certa leggerezza nell’averlo invitato sapendo quello che faceva, c’è una altrettanta e maggiore leggerezza nell’averlo lasciato a casa. Non credo che il problema delle donne sia quello che ha detto nelle sue canzoni. Il problema delle donne è molto più grave, è molto più sotterraneo, più capillare.

L’attrice comica ha aggiunto:

E’ vero che lui ha scritto delle canzoni, il cui testo, isolato e letto fuori dalle virgolette, usa parole e sfrutta tematiche terribili. Questo è senza ombra di dubbio oggettivo. Però non ha detto quelle frasi intervistato; quelle frasi non erano corrispondenti al suo pensiero, ma erano strofe di una canzone, di uno stile che è quello hip-hop. Che rappresenta, in realtà, a livello musicale, stilistico, graffittaro, di look, di linguaggio un mondo che dell’aggressività ha fatto una scelta. Quello è il suo mestiere: fa il rapper, parla di quelle cose in quel modo. Certe frasi, isolate, sono dei pugni in faccia. Io l’avrei invitato e per espiazione gli avrei fatto leggere un testo contro il femminicidio.

Concerto del Primo Maggio