Home Sanremo 2020, Mika ospite giovedì 6 febbraio 2020: Dear Jealousy, Happy ending e omaggio a De Andrè

Sanremo 2020, Mika ospite giovedì 6 febbraio 2020: Dear Jealousy, Happy ending e omaggio a De Andrè

Mika ospite del Festival di Sanremo 2020 nella terza serata di giovedì 6 febbraio

pubblicato 7 Febbraio 2020 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:40

Mika, ospite giovedì 6 febbraio 2020, ha cantato Dear Jealousy e Happy ending.

“Grazie di avermi invitato. Sono molto felice di essere qua stasera. Quando ho imparato l’italiano, prima sapevo solo dire Ciao, Ti amo, Grazie. Poi ho preso un sacco di lezioni non solo della lingua ma anche per cercare di capire l’Italia. Più la conosci, meno la capisci… Ma ascoltando la vostra musica, ho davvero conosciuto l’Italia: Dalla, Battiato, Tenco, De Andrè. Quante cose lui mi ha fatto capire dell’Italia e di me. La musica è così, parla di cose che riguardano chi la parla e chi la ascolta e dice “Ma questo sono io””

Poi ha deciso di omaggiare l’Italia con un brano di De Andrè. E cantà “Amore che vieni, amore che vai”

Aggiornamento: Mika sarà ospite del Festival di Sanremo nella terza serata di giovedì 6 febbraio 2020.

Mika torna ospite al Festival di Sanremo 2020 per la terza volta. Il cantante era apparso per la prima volta, sul palco del Teatro Ariston, nel 2007 e aveva cantato la sua hit Grace Kelly che lo aveva portato al successo internazionale. Era tornato 10 anni dopo, nel 2017, durante l’edizione condotta da Carlo Conti e Maria De Filippi, con un medley dei suoi successi e un brano dedicato a George Michael, Jesus to a child.

Questa mattina, durante la conferenza stampa ufficiale, Amadeus ha annunciato il ritorno di Mika a Sanremo nella prossima edizione del Festival.

Recentemente, Mika ha pubblicato il suo ultimo disco, My Name Is Michael Holbrook, raccontato così mentre era ospite da Mara Venier a Domenica In:

“Il mio nome legale è Michael, lo stesso nome di mio padre. Mia madre ha subito scelto il nome Mika. E’ sempre stato una sorta di identità… Ho sempre avuto questa idea che Michael fosse un nome che volevo nascondere… ed è strano, appunto, perché è lo stesso nome di mio padre. Mio padre è stato preso in ostaggio nella Guerra del Golfo e quando è tornato non era più papà, era Michael. Era cambiato. Da quel momento ho avuto una separazione della quale non sono stato cosciente. Ho guardato quello che succedeva e mi son detto, questa doppia identità, ho voluto capire perché e sono diventato cosciente di questo passaggio. Sono felice, la vita è un caos. Prendo questa idea del titolo, scrivo la prima canzone e il giorno dopo lui mi chiama perché mi ero isolato molto, almeno un anno. “Prendi un aereo, abbiamo un problema con la mamma”

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