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Maneskin, Il ballo della vita: conferenza stampa [dichiarazioni]

Il ballo della vita, Maneskin: Blogo era alla conferenza stampa di presentazione del disco. Ecco tutte le dichiarazioni

pubblicato 23 Ottobre 2018 aggiornato 4 Dicembre 2020 14:19

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del nuovo album dei Maneskin, Il ballo della vita, in uscita venerdì 26 ottobre 2018. Assente (giustificato) è stato Ethan Torchio, operato nei giorni scorsi di appendicite. I tre componenti del gruppo presenti all’incontro con i giornalisti, hanno raccontato la nascita del disco, le influenze musicali e cosa dobbiamo aspettarci dal loro album.

Il ballo della vita, titolo rappresenta a pieno il concetto dell’album, Il ballo fa liberare e perdere le sovrastrutture e la parte più spontanea di noi. Della vita perché una celebrazione alla vita, alla giovinezza, all’entusiasmo che abbiamo. I testi sono fortunatamente scritti completamente da noi, senza nessun autore. Marlena, la figura di una donna, la bellezza e la gioia di un messaggio che vogliamo dare. Un nome, un volto e una voce, un messaggio di libertà, di espressione attitudine e scelte. Il ballo della vita perché va a rappresentare tutte le emozioni e atmofere della vita. Marlena rappresenta la libertà, la passione, tutto quello che vogliamo mostrare”.

Nel disco sono presenti vari stili di genere diverso,

accomunati dal nostro sound. 4 stili diversi che si vanno a mescolare all’interno di questi brani, come New Song, molto rock. Enorme varietà di stili. Abbiamo ampliato il sound.

Hanno poi parlato di alcuni brani presenti nel disco:

Torna a casa
: “Pensavamo che fosse un lato di noi che non avevamo potuto mostrare in tour o a X Factor. E ci rappresenta a pieno. Nonostante si possa pensare che è distante dalle nostre corde, credo che si senta che fa parte di noi. Anche il messaggio, è una chiamata alla Musa, a Marlena, di tornare a casa”

Fear for nobody: “Primo brano in inglese ascoltato. Abbiamo già iniziato a scrivere alcuni brani durante il tour, è partito dalla fase embrionale. Abbiamo avuto l’esigenza di portarlo a ritmiche più funky e dance”

L’altra dimensione: “Pezzo molto importante perché nel ritornello viene citato il titolo del disco. Un’atmosfera della Spagna andalusa, violini molto acuti, tipici di quella zona, quella musica. Un ritmi celebrativo, l’idea di una grande festa. Anche quel mood fa parte del nostro background. Di questo pezzo, nonostante sia un pezzo ballerino e allegro, in realtà il testo credo sia uno dei più ropfondi di questo disco”.

New Song: “Più contaminazioni. Quella che ci siamo divertiti di pi+ù a scrivere e suonare. Prima traccia. E’ stata l’ultima che abbiamo scritto (“Canzone nuova… quindi new song”): Strofa funky, ritornello rock, special fatto soltanto di schiocchi e voce. Più o meni venti voci alla fine del pezzo.

Le parole lontane: L’altra ballad del nostro disco. E’ forse l’unico pezzo dove la chiave di lettura di Marlena diventa diverso Bisogna pensarlo molto per immagini, un poeta, scrittore, sulla spiaggia che scrive questa lettera alla sua Musa per dirle che non riesce più a sentirla. L’unico caso in cui viene descritta la situazione in cui la situazione, musa e libertà è assente, senza lieto fine. A differenza dell’altra ballad, Torna a casa, con il ritorno in maniera calma. Qua c’è l’esigenza del narratore di riavere la Musa a sè.

Immortale: “Abbiamo scelto come featuring, lo rispettiamo e ci piace molto. Ci siamo subito trovati d’accordo, molto bello lavorare con lui in un brano trap riportato nel nostro mondo. Il giro di chitarra, batteria e basso l’abbiamo scritto noi, è stata sempre una cosa con la nostra impronta”. Abbiamo cercato di parlare dei nostri argomenti, nel pezzo. Un pezzo non per comodità ma perché siamo figli di questa generazione e influenzati.Io e Thomas la ascoltiamo, volevamo mettere tutte le nostre influenze. Abbiamo voluto riportare questo mondo a noi perché ne facciamo parte”.

Maneskin, This is Maneskin: la band parla del docufilm

“This is Maneskin”, in onda domani sera nei cinema. Successivamente, in diretta, suoneranno a Roma. Il 26 andrà in onda su Sky Uno e presenteranno altri due brani inediti durante la performance live.

Il film non è la rappresentazione sulla nostra carriera ma rappresentare quello che per noi, 4 ragazzi ventenni. è stato scrivere il disco. Ci siamo ripresi noi per mostrare le dinamiche del gruppo. C’è il lato personale, del rapporto tra di noi, come noi scriviamo una canzone e interpretiamo un’occasione del genere. La verità e la trasparenza con cui viene raccontato questo periodo unico della nostra vita. Il primo disco non si scorda mai. Abbiamo voluto presentarci in maniera reale”.

Ognuno si è messo completamente a disposizione della squadra. Noi siamo veramente soddisfatti e rappresentati in tutto il progetto.

Incontro con i fan negli Stores e poi tour, prima parte già sold out.

Le date stanno andando tutte sold out. Una bellissima notizia: Apriremo un tour europeo con Germania, Spagna, Belgio, Svizzera, Francia e Inghilterra”. Si parte da febbraio 2019.”

Sul tour: abbandonato parte pirotecnica (pole dance), tutto lo spazio alla musica, archiviare quello che facciamo sul palco. Formazioni inedite. Upgrade del vecchio tour.

Victoria e Damiano sono autodidatti, adesso stanno prendendo lezioni.

Senso di rivalsa? “In realtà siamo noi stessi al 100%. L’abbiamo semore detto di prenderlo come lavoro. in tutto questo percorso. Appena finivamo scuola facevamo le prove per 8 ore al giorno, con dedizione. Dietro c’è un grande lavoro o non saremmo così sicuri, fieri di quello che facciamo. Noi curiamo ogni minimo dettaglio. Il lato sfrontato arriva da tutto questo lavoro che c’è dietro. Ce lo siamo meritato, se vogliamo arrivare più in alto dobbiamo continuare a meritarcelo e lavorare.

Campagna contro haters: “Togliere forza agli insulti, Noi siamo sicuri, la critica ci smuove meno ma tanti ragazzi vengono colpiti duramente da questi insulti. Non viene risparmiato nessuno. Se stai facendo le cose fatte male non ti insulta nessuno, lo fanno se stai facendo le cose fatte bene”. Un conto sono le critiche, un altro gli insulti, senza qualcosa da costruire”.

I messaggi delle canzoni?
“Prima di tutti possiamo essere esempio di come la dedizione e il duro lavoro possano portare dei risultati. Successo breve, veloce, ma abbiamo un background di porte in faccia non da poco. Noi andavamo in giro con le scatole piene di spicci, suonavamo per strada per cercare di avere un pubblico. Abbiamo suonato nei peggiori pub esistenti, in posti dove ci promettevano delle cose che poi non abbiamo mai avuto. Abbiamo dato il massimo anche quando davanti a noi c’erano due persone. Devi sempre dare il massimo. La musica è una cosa preziosa e va trattata con rispetto. Un altro messaggio è quello che rappresenta Marlena, di essere se stessi, di non limitarsi. Non ci siamo posti limiti di nessun tipo. Il messaggio che vogliamo portare è quello di libertà e sicurezza. Non farti fermare da chi ti critica, abbi il coraggio di prenderti anche gli insulti. Rialzarsi dopo le sconfitte e gioire delle vittorie, l’unico
nemico di te stesso sei te stesso.

Punti di riferimento musicali:” Ognuno ha i propri, la cosa bella è che ci influenziamo a vicenda. David Bowie, Nutini, Led Zeppelin. Riusciamo a influenzarci e non escludere niente”.

Maneskin