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Gigi D’Alessio contro i neomelodici: “Non esistono”

Il re della musica melodica napoletana si sfoga ai microfoni di una radio locale e se la prende con le facili generalizzazioni.

pubblicato 7 Febbraio 2015 aggiornato 29 Agosto 2020 09:05

Gigi D’Alessio non ha intenzione di essere inscatolato a lungo in una categoria che comincia a stargli stretta, anzi, preferisce dire la sua e farlo in maniera anche veemente.

Il cantante simbolo della musica neomelodica napoletana si smarca completamente dal genere che ne ha fatto la fortuna: intervistato nel corso della trasmissione “I Radioattivi” di Radio Club 91, Gigi D’Alessio ha voluto sottolineare la sua distanza dalla categorizzazione a tutti i costi della musica neomelodica.

Sono contro i neomelodici: non esistono. Dipendono dagli occhi di chi li guarda. Anche Ramazzotti e la Amoroso lo sono allora, in quanto nazionalpopolari. Come lo furono Modugno e Villa. Secondo me invece cosa sono? Sono cantanti italiani con la fortuna di essere nati a Napoli. […] Gli italiani stessi sono neomelodici: il termine in sé significa tutto e nulla, se n’è fatto un gran frullato. Per alcuni sono un gruppo di artisti da ghettizzare, per altri un artista rionale, un cantante di zona che non deve uscire da quella gabbia, per altri ancora è la nuova linea melodica della musica napoletana.

No alla ghettizzazione a tutti i costi per definire strettamente un genere molto amato, secondo Gigi D’Alessio: in realtà, lui ha dovuto fare il percorso inverso per riuscire ad avere successo e farsi capire da più gente possibile senza dimenticare le radici partenopee.

Se vuoi uscire dai confini devi farti comprendere ovunque e solo ora sono libero di cantare in lingua napoletana, dopo anni posso cantare quello che voglio, anche il disco di un altro, tanto non se ne accorgono.

Il bersaglio sono però i giornalisti, rei a suo dire di non saper più cosa inventarsi per far notizia:

Non si può piacere a tutti: a chi piace pasta e ceci e a chi pasta e fagioli. Oggi internet ha dato purtroppo la parola a molti … La categoria dei giornalisti è ridotta male se molti scrivono articoli sulla base di post presi da Facebook. Ma se ti fermi ai commenti di Facebook non esci neppure più di casa.

(Ora, spezziamo una lancia a favore dei giornalisti: se tu persona famosa continui a riempire i tuoi social di possibili “notizie” che ti riguardano, perché non dovrei approfittarne?)

In ogni caso la fortuna di Gigi D’Alessio nasce indubbiamente tra le persone, che lo amano particolarmente:

Per fortuna poi in strada, fuori dalla realtà virtuale c’è l’affetto vero di persone vere. Così come c’è anche l’invidia ma la missione è convincere gli invidiosi e conquistare i nemici con il mio lavoro.

Via | Il Mattino

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