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Marco Mengoni, Parole in circolo: tutte le dichiarazioni dalla conferenza stampa

Parole in Circolo è il nuovo disco di Marco Mengoni. Scopri tutte le dichiarazioni dalla conferenza stampa!

pubblicato 12 Gennaio 2015 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:25

13.00 La conferenza stampa è terminata.

12.56 Che musica ascolta Marco Mengoni?

La mia playlist si aggiorna davvero giorno dopo giorno. Non so se ci sia un limite di pezzi in una playlist ma è come se la mia non avesse fine. Ringrazio sempre Spotify che mi suggerisce musica nuova. Tra i miei ascolti preferiti naturalmente c’è Stromae. Ma poi mi capita di ascoltare Wagner per un mese intero fino a che non ne posso più. Come apprezzo anche molto Franco Battiato, anche se ha più di ventisei anni. Le Haim, inoltre, portano una musica molto spontanea, per niente computerizzata come vuole la moda attuale. Loro propongono suoni semplici, mi piacciono moltissimo infatti le cito sempre.

12.50 Marco Mengoni e i live che verranno:

Sono molto contento di aver iniziato questo progetto anche per l’idea di fare un tour. Sono felicissimo che la data di Milano sia già raddoppiata e ci saranno molte novità dal punto di vista grafico e scenografico. Il live, poi, è una botta e via quindi io spero sempre che vada tutto perfettamente. Il mio bassista dice spesso: “Ma tu che non sei nemmeno diplomato al Conservatorio, come fai ad accorgerti subito se sbaglio qualcosa?”. Non so come faccio, forse perché sul palco mi trasformo. Però, ecco, lo faccio.

12.47 Marco Mengoni e l’arte:

Studiavo a Brera, volevo fare design ma poi le cose sono andate diversamente. Ho curato tutta la parte grafica ed estetica di Parole in circolo perché non abbiamo solo delle orecchie ma anche degli occhi. Grazie a quello che ho visto e studiato dai greci e romani, oggi sono quello che sono e vedo l’arte nel modo in cui la vedo. Ho già collaborato con grafici e costumisti, ma sono molto contento di confrontarmi anche con la mia generazione perché abbiamo un linguaggio più nitido tra noi.

12.43 L’app di Marco Mengoni raccontata da…Marco Mengoni:

I fan sono quelle persone che mi sostengono sempre, quelle che si alzano al mattino per andare a comprare il mio disco o prendono la macchina per venire a vedermi cantare dal vivo. Sono grato a loro da sempre. Anche per questo è nata la mia app che mi mette molto più in contatto con il pubblico e le persone che mi seguono. A noi come a me serve comunque guardare quello che si scrive sui social network, tutto è input.

12.40 Mengoni anticipa qualcosina sul secondo e ultimo capitolo di Parole in circolo (prima di essere bloccato dall’ufficio stampa, peccato!):

Il titolo della seconda parte di Parole in circolo sarà lo stesso, non farò come gli U2. Ci saranno delle cose che verranno spiegate di più nel secondo capitolo di questo progetto, specialmente un brano vi renderà chiare molte cose. Ma mi stanno già facendo cenno di stare zitto.

12.35 La “gestazione” di Parole in circolo non è stata facile. La seconda parte di questo progetto, a sentire il presidente della Sony, potrebbe arrivare entro la fine di quest’anno. Poi la parola passa di nuovo a Marco:

Subito dopo L’Essenziale ho capito che il cambiamento doveva essere sempre più netto. Dovevo dare importanza a tutte queste parole che mi frullavano nella testa, che vedevo scritte sui social network e nella musica. Era arrivato per me il momento di mettermi a tavolino, fare mente locale e dare molta meno importanza a quella che è la mia natura, il mio istinto vocale che di suo andrebbe più a briglia sciolta. Io sono un Capricorno quindi “de coccio”, come si dice dalle mie parti. C’è voluto tanto, è stato un percorso lungo e doloroso quello che ha portato a questo disco. Abbiamo modificato fino all’ultimo testi e messaggi di ogni singolo brano. Non sarò mai del tutto soddisfatto e proprio per questo abbiamo tempo di continuare ad aggiornare il progetto Parole in Circolo.

12.33 La collaborazione con Luca Carboni. Come si sono conosciuti?

Io lavoro con mia cugina Claudia che ha lo stesso cognome di Luca Carboni. Io e Luca Carboni ci siamo ritrovati per caso nello stesso albergo e la sua camera, per un errore della reception, era stata data proprio a mia cugina. Così, per via di questo qui pro quo, ho conosciuto Luca Carboni. Parlare con lui è come parlare con un ragazzino appena uscito dalla scuola di musica, è un entusiasta. Nonostante questo non siamo riusciti subito a scrivere qualcosa insieme. Dopo qualche mese, fortunatamente avevamo tempo, è venuto da me con un pezzo splendido. Non abbiamo mai parlato di cantarlo insieme, ma non si sa mai. Parole in circolo è un progetto aperto anche su questo. Ho sempre stimato Carboni per gli up alla Ci vuole un fisico bestiale più che per le ballad. Semplicemente perché le ballad, alla fine, sono più facili da scrivere.

12.27 Parole in circolo non è certo un disco, anzi, un progetto fatto frettolosamente:

È un progetto che si chiama Parole in circolo e in questo momento le parole sono indubbiamente molto importanti. In questi giorni una parola è poca e due sono troppe, bisogna stare attenti a quello che si dice perché da ogni parola si scatenano dei movimenti. Bisogna fare attenzione che poi è quello che ho cercato di fare io perché questo disco esce a distanza di due anni, ci ho pensato su bene.

12.22 Marco Mengoni si scusa per la lunghezza delle sue risposte ma ehi, nell’altro disco c’era l’Essenziale e potevate chiedermi risposte brevi, essenziali. Questo si chiama Parole in Circolo. Scherza con i giornalisti, Marco. E poi parla della “diversità” contenuta nel disco:

Dall’inizio della mia carriera ho sempre difeso la diversità e quindi ho sempre cercato di metterla nei miei dischi. Non ho mai voluto seguire lo stesso filo logico all’interno di un album. Negli ultimi anni ho incontrato tantissime persone, faccio un lavoro che mi permette di crescere più velocemente. Ho cercato e cercherò di mettere all’interno di questo progetto tutto questo, senza seguire un filo prettamente logico. Non voglio elogiare la mia casa discografica, ma mi hanno permesso loro di fare tutto questo: di viaggiare e conoscere. Hanno messo tutto questo a disposizione della mia creatività.

12.16 Mengoni su Guerriero. Il primo fortunatissimi singolo tratto da Parole in Circolo è stata una vera e propria sfida per il cantante. Ecco perché:

Siamo partiti con 162 tracce per Parole in Circolo. Guerriero è un grande buffet dove ho inserito tantissimi mondi musicali diversi. Avevo molta paura a farlo uscire come primo singolo perché era qualcosa di completamente diverso da quanto fatto fa me finora. Oggi sono contento di dire che questa sfida sia stata vinta. Io ero il primo a credere in Guerriero, ci sono state discussioni e lotte interne con la casa discografica. Era un testo molto impegnativo per me perché mi ritengo e sono un giovane. Quindi era altrettanto difficile portare avanti questo testo così pregno di significati. È stato difficile anche per quanto riguarda la tonalità, non ci sono acuti, solo bassi verso l’abisso a cui non sono abituato anche perché mi riescono meno facilmente. Ci sono dei riff di chitarra un po’ losangelini in quel brano, ricordano le mie amatissime Haim. In questo pezzo quasi parlo, non canto.

12.13 Marco Mengoni ammette di non essersi preparato un discorso. Però poi parte spedito come un treno:

Parole in circolo è un progetto diverso, da anni speravo di poterlo fare. La musica sta cambiando, come siamo passati dalle cassette ai dischi, così forse questo sarà l’ultimo cd fisico che farò. Io sono giovane e quindi sono pro-progresso, pro-digitalizzazione. Grazie alla mia casa discografica Parole in circolo rimane un progetto aperto. Sono contento di poterlo chiamare progetto e non disco, anche se preferirei dire playlist. Ho cercato di mettere in questo progetto più mondi possibili, ma purtroppo ho solo ventisei anni, ho ancora tanto da vivere e sperimentare anche musicalmente. Però ho molta voglia di sperimentare, e tanto.

12.11 Marco Mengoni fa il suo ingresso nella sala della conferenza. È pronto a rispondere alle domande dei giornalisti:

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Parole in circolo è il titolo del nuovo disco di Marco Mengoni in uscita domani, martedì 13 gennaio 2015. L’album è stato preannunciato dal singolo Guerriero, presentato in anteprima nel corso dell’ultima edizione di X Factor e già grande successo del cantante che proprio in quel talent aveva trionfato sotto l’ala protettrice di Morgan. L’inizio della presentazione è previsto per le 12.00. Se volete scoprire tutto, ci riaggiorniamo fra pochissimo.

(In aggiornamento)

Marco Mengoni