Home Marco Mengoni Marco Mengoni Solo 2.0 Recensione

Marco Mengoni Solo 2.0 Recensione

Leggi su Soundsblog la recensione del nuovo interessante album di Marco Mengoni

pubblicato 3 Ottobre 2011 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:30


Ecco qui, su Soundsblog, la tanto attesa recensione del nuovo album di Marco Mengoni.

Un lavoro atteso da molti, sia dai fan che dai curiosi che hanno potuto ascoltare i brani del Re Matto, successivi al successo nel programma X Factor. Su Marco, moltissimi hanno parlato di grandi potenzialità, di un cantante che sarebbe in grado di sfondare anche all’estero e di essere convincente come artista a 360 gradi.

Questo Solo 2.0 era un po’ una prova del nove per capire se un altro album avrebbe confermato le attese e le speranze su di lui oppure se sarebbe stato un passo falso. Dopo il salto, potete leggere la recensione di queste attese nuove tracce:

01. Solo (Vuelta al ruedo) – Singolo anteprima dell’album, con un ritmo e una melodia che ha voluto allontanarsi dal pop scontato e sinonimo di successo. Atmosfere buie, per un brano che vuole essere una sfida per il pubblico. E la vince. Emozionante, coraggiosa e coinvolgente. Voto: 7 e 1/2

02. Un gioco sporco.
Si cambia genere, con la voce inizialmente modificata di Marco Mengoni che poi torna con un brano che abbandona la malinconia della canzone precedente si diverte a strizzare l’occhio e a giocare con diversi generi musicali. Voto: 7

03. Tanto il resto cambia
– Canzone d’amore, d’atmosfera e che viene resa ancora più emozionante dalla voce di Marco. Virtuosismi vocali, musica che evoca nostalgia e malinconia, per un brano che, personalmente, vedrei come futuro singolo vincente. Voto: 8

04. Searching Marco si cimenta con l’inglese, rendendo chiaro la sua potenzialità nello sfondare anche nel mercato straniero. Perchè ha le caratteristiche adatte e lo dicono in molti da sempre. Un brano che si fa ascoltare in maniera piacevole, che non ha nulla da invidiare a prodotti stranieri che quotidianamente ascoltiamo. Voto: 7

05. Uranio 22 – Una canzone un po’ più debole delle altre, con la voce di Marco che si sbizzarrisce in acuti. Il coretto che accompagna il brano dopo un po’ diventa quasi evitabile e indebolisce un po’ il tutto, rendendola a metà tra un brano originale e una sigla da cartone animato per adulti. Voto: 6 e 1/2

06. Come ti senti – Voci e chiacchiere su Marco Mengoni, sulla sua musica, sui suoi gusti sessuali, sul circo mediatico che lo circonda. Una critica a chi vuole sapere tutto di lui, sulla sua vita privata e sul suo modo di cantare. Un po’ troppo autocelebrativa scrivere una canzone su tutte le critiche e le domande e poi racchiuderle insieme? Un po’ presto? Voto: 6+

07. L’equilibrista – Si torna all’amore ma cantato in maniera non eccessivamente banale. Si parla di un amore senza più amore, del tempo che scioglierà il male. Anche qua, scontati i giochi vocali di Mengoni. Voto: 7+

08. Mangialanima – Orecchiabile, dal ritmo interessante, per una canzone da canticchiare senza che il testo scada nel banale e nel sentito. Originale e accattivante, con un sound vincente Voto: 7

09. Un finale diverso
– Forse la meno convincente fino ad ora, un piccolo passo falso per un album che finora appare molto interessante. Voto: 5/6

10. Tonight
. Altra canzone in inglese. Vale lo stesso di “Searching”. Voce accompagnata da pianoforte, per un brano che affascina sempre più. Toccante ed insieme emozionante. Voto: 7 e 1/2

11. Dall’inferno – Si sale di ritmo senza abbandonare il tema tomantico ma prendendo le distanze dallo stucchevole. Ennesima prova di come la voce di Marco sia sempre più plasmabile. Più si ascolta la canzone, più passano i minuti… e più ci si accorge delle sue potenzialità. Voto: 7

12. (Solo) Bolero – Ulteriore versione di Solo, in ‘salsa Bolero’. Niente cantato, per una canzone che conferma il suo 7 e 1/2 originale. Finale con traccia nascosta che ha un difetto: dura troppo poco e lascia ‘con l’amaro in bocca’ perchè appena accennata

In complesso? Davvero un buon album, lontano dai facili ritmi che strizzano l’occhio al pubblico e creati apposta per vendere e vincere sul sicuro. Questo è un prodotto maturo che rischia. Se vince e vende è meritato. Se dovesse fallire nell’impresa, resta comunque più che valido. E ‘coraggioso’.

Marco MengoniRecensioni musicali