Home Notizie Maynard Keenan sul nuovo disco dei Tool: “E’ colpa degli altri, se siamo in ritardo”

Maynard Keenan sul nuovo disco dei Tool: “E’ colpa degli altri, se siamo in ritardo”

Maynard non avrebbe neanche iniziato a lavorare per il nuovo disco dei Tool, visto che il resto della band continua a cambiare idea sulle canzoni.

pubblicato 13 Luglio 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 04:10

Lo sappiamo tutti, “il nuovo disco dei Tool” ha ormai dei ritardi che sembrano una barzelletta, e onestamente non vale sempre la pena riportare le “ultime novità sul nuovo disco”, come fanno molti siti, perchè il 90% delle volte sembra semplicemente una presa in giro o delle parole di circostanza dette dalla band.
Un mese fa, Justin Chancellor (il bassista) aveva detto che il disco era pronto al 90%. In tanti hanno sognato. Bene.

Ora arriva un’intervista molto attendibile di Maynard Keenan, che da cantante della band svela una grossa verità: lui non ha nemmeno iniziato a comporre le sue parti, perchè gli altri stanno ancora scrivendo il disco e continuano a cambiare idea. Altro che 90% di disco pronto.
La rivelazione è arrivata durante il podcast “The Joe Rogan Experience”, trascritto da Blabbermouth.
Ecco la nostra traduzione in italiano dei passaggi più importanti, e che probabilmente danno una visione realistica sullo stato dei lavori.

“Il processo di scrittura di Adam, Danny e Justin è complessissimo, e sono sicuro sia alla base di questo ritardo. Analizzano ogni nota, anche perchè, secondo me, ora hanno iniziato a sentire la pressione delle aspettative per il nuovo disco, visto che è passato così tanto tempo. Prendono tempo perchè c’è anche un fattore di paura…
Il modo in cui scrivono musica è dannatamente noioso e lungo. Continuano a consultarsi si ogni riff scritto, ripartono, cancellano, riscrivono, registrano, riscrivono tutto. Non riescono a darmi le fondamenta su cui scrivere le mie melodie. Non posso tirare su dei muri e iniziare a dipingere le pareti, se non c’è un pavimento e delle fondamenta della casa.
Mi è successo di iniziare a scrivere delle cose, e ora che le avevo finite e le stavamo ascoltando tutti insieme, la canzone aveva completamente cambiato mood, e tutto quel che avevo scritto (come testo e melodia) era diventato irrilevante, e ho dovuto ricominciare da capo. Quindi, al momento, aspetto che le fondamenta siano solide. Ho visto fondamenta meravigliose, ma sono state spostate al punto che la casa è completamente diversa.

Il mio desiderio più grande è quello di procedere speditamente con il disco dei Tool, e finirlo. Continuo a scontrarmi con gli altri ragazzi della band, ma loro non lavorano così, non fanno le cose di fretta. Ogni tanto passo in studio a vedere come va, ma non mi trattengo troppo a lungo, perchè mi sembra di vedere tre “Rain Men” (persone autistiche – NdR), e mi annoio a morte.
Ma i risultati sono meravigliosi, quel che ho sentito è meraviglioso, quindi sostengo tutto ciò che stanno facendo.
Io sono pronto a scrivere velocemente, mi muoverò velocissimo quando sarà il momento. Per ora, il mio ruolo è quello di farmi vedere ogni tanto in studio, per mettere un po’ di pepe al culo dei ragazzi, per creare attrito creativo, per spingerli a muoversi un po’.”

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