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Coldplay, A Head Full of Dreams: recensioni nuovo album

A Head Full of Dreams, il nuovo album dei Coldplay, ha convinto la critica? Ecco le recensioni del disco su Blogo.it

pubblicato 9 Dicembre 2015 aggiornato 28 Agosto 2020 23:23

E’ uscito il 4 dicembre 2015, A Head Full of Dreams, il nuovo album dei Coldplay.

Si tratta del settimo disco della band britannica e, al suo interno, sono presenti diverse collaborazioni: Beyoncé, Noel Gallagher, Tove Lo, Khatia Buniatishvili e Merry Clayton. I Coldplay hanno parlato di questo progetto annunciandolo già nell’estate del 2014, ai tempi della pubblicazione del precedente Ghost Stories. Undici tracce nella tracklist dell’album. Come avrà giudicato la critica questo nuovo Lp? Promosso o bocciato? E voi? Qui sotto il classico sondaggio in cui poter votare, a seguire le prime recensioni.

Coldplay, A Head Full of Dreams, Recensioni

Pop Matters: Quanto più ci si immerge in questi strani ‘sogni’, tanto più è ovvio che dopo aver tentato di copiare stilisticamente diversi gruppi in Ghost Stories, qui li stanno addirittura strappando via.

Pitchfork: Anche quando A Head Full of Dreams accenna una sperimentazione, si scivola inevitabilmente verso percorsi prevedibili.

Chicago Tribune: Nella maggior parte dell’album, la musica relativamente vivace dei Coldplay cerca di sommergere la più fastidiosa caratteristica della band. Ma a volte Chris Martin, autore di testi, proprio non può salvare se stesso.

musicOMH.com: Coloro che odiano i Coldplay con la passione ardente di mille soli ardenti, troveranno anche un sacco di materiale grazie a A Head Full of Dreams. Ci sono i testi, tanto per iniziare, che sono quasi totalmente terribili.

The 405: La maggior parte della track list è composta da canzoni che durano troppo, oltre a concetti e testi che fanno rabbrividire (vedi la traccia con Beyoncé in’Hymn For The Weekend’) o semplicemente suona troppo poco originale per distinguersi da altri.

Absolute Punk: Ci sono alcune buone canzoni, ma A Head Full of Dreams è deludente perché è il primo album dei Coldplay che è nettamente inferiore alla somma delle sue parti.

The Telegraph (UK): Questo grande suono agrodolce della band è, come sempre, straordinariamente coinvolgente.

Exclaim: A Head Full of Dreams avrebbe potuto essere un capolavoro pop ottimista. Invece, è solo un altro album dei Coldplay, con tutto il bagaglio – sia positivi che negativi – che ne comporta.

The Guardian: La cosa frustrante è che il disco è rovinata dal fatto che i Coldplay non si sono pienamente impegnati verso una grande idea per l’album: continuano a deviare dal piano pop di Stargate per mettere fuori cose come Amazing Day.

The Observer (UK): Le reinvenzioni semplicemente non sono abbastanza coraggiosi.

Pretty Much Amazing: L’album non sempre funziona, ma il più delle volte non sembra sufficiente per soddisfare sia gli irriducibili fan sia gli ascoltatori occasionali dei Coldplay.

The New York Times: … Mr. Martin ha riscoperto le proprietà radianti della sua voce, indora un sacco di melassa nei testi e sciocchezze borderline.

Boston Globe: Chiaramente, i membri dei Coldplay non hanno completamente scrollato di dosso i loro fantasmi. Ma altrettanto chiaramente, hanno trovato di nuovo la gioia in “Dream”.

Billboard: Più di un qualsiasi album precedente dei Coldplay, A Head Full of Dreams suona come un disco pop: la band non è mai stata così orecchiabile.

Nme: Se A Head Full of Dreams è davvero l’ultimo disco dei Coldplay, allora se ne sono andati con una granata accecante di colore e catarsi.

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