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Roberto Freak Antoni è morto: il ricordo di Soundsblog

E’ scomparso a Bologna lo storico cantante degli Skiantos, primo gruppo punk demenziale italiano.

pubblicato 12 Febbraio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 22:19

L’ex leader degli Skiantos e primo vero punk italiano, Roberto Freak Antoni, è morto stamattina a Bologna dopo una lunga malattia. Avrebbe compiuto 60 anni tra due mesi ed era da tempo in cura per un tumore che lo costringeva a cure molto forti.

La carriera di Freak Antoni comincia negli anni settanta, precisamente nel 1977 con la formazione degli Skiantos: il gruppo rivoluziona l’estetica del punk e lo rivisita in chiave demenziale, con testi che stupiscono e fanno anche inc*zzare il pubblico.

I loro concerti dal vivo sono assurdi e paradossali: in una celebre esibizione del 1979 a Bologna, il gruppo sale sul palco del PalaDozza e comincia a cucinare spaghetti, mentre il pubblico gli tira di tutto. Nasce proprio in questo concerto la frase più celebre di Roberto Freak Antoni:

Siete un pubblico di m*rda!

Roberto Freak Antoni aveva abbandonato gli Skiantos nel 2012 dopo 35 anni di leadership (“35 anni di insuccessi”, amava dire), per dedicarsi alla sua carriera solista: il progetto con il quale continuava a suonare era quello con la pianista Alessandra Mostacci, nel quale rivisitavano anche brani della leggendaria band che aveva anticipato moltissime mode musicali e gruppi susseguenti come i quasi coevi Elio e Le Storie Tes,e che erano più demenziali e soprattutto provenivano da un ambiente diverso dalla Bologna del 1977.

Freak Antoni era legatissimo alla sua città, dalla quale molto aveva preteso e molto gli aveva dato: in Italia era però stato facilmente dimenticato dalle mode e si lasciava spesso andare a considerazioni amare sul successo, meritato ma poco contemplato, della band che gli aveva dato la fama.

Provocazioni, eccessi, droghe, alcol e quanto altro avevanno reso Roberto Freak Antoni un protagonista di prima linea della musica italiana che veniva dal basso e affondava le radici in uno scontento piccoloborghese, dove le mamme ti aspettavano alzate quando tornavi a casa, che quasi sfociava nell’anarchia più punk, distante da qualunque forma politica.

Foto | Facebook

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