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Noemi, Made in London è il nuovo disco: la conferenza stampa in diretta su SoundsBlog

Noemi, Made in London: segui tutti gli aggiornamenti in diretta dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo disco della cantante in gara al Festival di Sanremo 2014!

pubblicato 5 Febbraio 2014 aggiornato 20 Febbraio 2021 14:05

12.55 La conferenza stampa è terminata.

12.53 Le viene mossa una critica sull’eccessiva gentilezza che avrebbe dimostrato a The Voice:

Credo che cantare davanti a quattro sedie che non si girano, sia una cosa molto dura da affrontare. A me non piace infierire sulle mancanze e sugli errori degli altri, a maggior ragione davanti a milioni di persone. Se questo voi lo chiamate buonismo, io lo chiamo rispetto ed educazione, punto.

12.47 E su The Voice…

La cosa difficile è decidere ascoltando una voce per una sola volta, senza sapere tutto quello che ci sta dietro. Mi piacerebbe poter sfruttare l’occasione di The Voice per potere dare una chance a qualcuno che magari non la avrebbe da altre parti, qualcuno che abbia talento e voglia fare qualcosa di nuovo e sperimentale. Poi uno su mille ce la fa. The Voice può essere uno step di un percorso, anche io ho fatto il Sanremo Lab e mi hanno segata. Però adesso sono qui, tanto per dire. Quest’anno siamo tutti più carichi e più consapevoli di ciò che affronteremo. Io spero che esca davvero qualcuno che riesca a fare il botto subito, ma penso che il talent sia solo un inizio…

A Londra io ero in fissa con una radio in particolare che mandava solo i successi inglesi degli anni Sessanta e Settanta. Quindi mi svegliavo la mattina e sentivo subito i Beatles o Prince. Poi mi dicevo: “Ma perché questa cosa qui che sto ascoltando non provo a metterla un po’ nel disco?”. Quindi ho tentato di farlo. Cambiare aria mi ha aiutato anche perché qui in Italia, tanto per fare un esempio, una come Lorde non la produrrebbe nessuno. Lo stesso discorso vale per Skrillex. C’è una specie di pregiudizio verso il nuovo da noi che a Londra non esiste.

12.42 Noemi ha fatto anche un concerto a Londra…

Sì, è stato bellissimo: ho fatto sold out al Roof Garden. Una serata meravigliosa in cui ho parlato tutto il tempo in inglese o almeno ci ho provato. Anche perché il pubblico non era solo italiano, e questo mi ha stupito molto. C’era un bel gruppo di francesi, ad esempio. Mi piacerebbe diventare non solo un’artista italiana per gli italiani all’estero ma un’artista italiana all’estero, punto.

12.38 Noemi rivela di non ritenere così lontana da sé al possibilità di un disco interamente in inglese…

All’inizio avevo un po’ di incertezza perché temevo di non riuscire a togliermi l’accento italiano quando cantavo in inglese. Alla fine però mi sono fidata di me ed è andata bene. Quindi perché no?

12.36 “Pensare ad un progetto musicale solo per il proprio Paese mi sembra riduttivo: non perché dobbiamo essere famosi in tutto il mondo, non è presunzione. E’ solo che non penso che siamo così malaccio, quindi perché non esportare ciò che facciamo?”

12.33 “Ho vissuto in West London, loro c’hanno i Beatles, Amy Winehouse, Adele…eppure la mia voce, che io consideravo completamente inutile da quelle parti, è piaciuta! Grazie a questo sono nate anche molte collaborazioni. E’ un valore aggiunto della musica. Con questo disco voglio proprio dire: l’elettronica è fighissima, per carità, ma torniamo a lavorare un po’ “alla vecchia”. Per assurdo Londra che sembra essere una delle città più fredde, mi ha dimostrato di dare molta importanza ai rapporti umani e all’amore per la musica! Lancio una sfida ai miei colleghi: esportate anche voi il nostro modo di fare musica!”

12.27 E si parla di duetti sanremesi:

Mi piacerebbe molto che J Ax facesse un rap su Bagnati dal sole, non gliel’ho ancora chiesto ma provvederò. Bagnati dal sole credo sia la mia canzone preferita delle due che porterò all’Ariston. L’altra l’ho fatta solo pr far divertire l’orchestra (ride).

12.22 L’ultimo brano che ascoltiamo “è appassionato senza essere banale”, dice Noemi. Si intitola Tutto l’oro del mondo. “E’ stato scritto da Daniele Magro, siamo amici da tempo, abbiamo fatto X Factor insieme!”.

12.17 Ora ascoltiamo Bagnati dal sole. Noemi precisa: “Non è molto sanremese, lo so!”.

Comunque porterò due brani in cui credo, qualunque dei due passi, sarò felice. Mi interessava portare due pezzi che rappresentassero il mio lavoro. Tra l’altro, Bagnati dal sole, che pensavo fosse il più difficile, è proprio quello che mi ha fatto entrare a Sanremo. Sono contenta perché delle volte il Festival è come mettersi uno scafandro d’acciaio: o hai un pezzo “sanremese”, o sei fuori. Invece non è andata così.

12.13 Noemi commenta i suoi due brani sanremesi a cominciare da Un uomo è un albero:

Ero un po’ preoccupata che l’orchestra di Sanremo non riuscisse a rendere Un uomo è un albero, come è su disco. Invece la suonano a bestia! Anzi, sono convinta che questa canzone suonata dal vivo crescerà tanto. Mi piacciono entrami i brani che porto all’Ariston. Ogni anno mi avvicino alla vittoria: una volta quarta, un’altra terza. Ma per me l’importante è partecipare…Davvero, se vincessi sarebbe del tutto inaspettato. Non ho fatto due pezzi studiati in laboratorio per la vittoria. Ma del resto se penso che Vasco e Zucchero sono arrivati ultimi, due conti me li faccio, eh?

12.10 Ora ascoltiamo i due brani di Sanremo, Un uomo è un albero e Bagnati dal sole (però non posso dirvi nulla in merito, temo).

12.08 E, naturalmente, ci sarà un tour (teatrale). “Ma noi questi teatri li spettineremo”, assicura Noemi che prosegue:

Il tour inizierà il 17 aprile al Teatro degli Arcimboldi a Milano e si chiuderà il 23 maggio a Roma all’Auditorium Conciliazione. Non vedo l’ora di partire! Sarò il direttore musicale del tour perché conosco bene tutti i dettagli di queste canzoni. Darà il massimo, farò tutto quanto e riuscirò ad incastrare gli impegni televisivi di The Voice con il tour. Credo molto in Made in London, mi ci butterei nel fuoco!

12.05 Noemi parla di Alba:

Ero un po’ triste quando ho scritto Alba, più che altro stavo per concludere Made in London e avevo anche un po’ paura. Ho voluto chiudere l’album con questo brano perché era un po’ come dire: “Chissà come andrà…”

12.01 La traccia numero 11 si intitola Alba, eccovi un paio di versi del testo:

Siamo nuvole cariche di pioggia, siamo isole perse nella nebbia. Aspetterò di essere pronta, non tornare più è una promessa.

11.57 E siamo alla traccia numero 9: Un fiore in una scatola. “A me ricorda un po’ Kate Bush”, sottolinea Noemi prima dell’ascolto.

11.54 Noemi parla di Per cosa vivere:

Ho scritto questo testo sullo stesso divano su cui lei scriveva i suoi testi fantastici. Per me è stata una grandissima esperienza, anche se respirare i suoi stessi luoghi non è semplice. Mi sentivo un po’ in forse in quei giorni.

11.49 Ora ascoltiamo l’ottava traccia (abbiamo saltato i due brani sanremesi che ascolteremo in coda al disco). Il titolo è Per cosa vivere:

Io sopravviverò, ci devo credere, senza le regole che mi hai lasciato tu.

11.46 Il prossimo bravo che ascoltiamo, il quinto della tracklist, è Don’t get me wrong, prodotto da Dimitri Tvokoi (autore, arrangiatore, produttore e batterista dei Placebo!).

11.44 Noemi parla di Se tu fossi qui:

Se tu fossi qui è una canzone che ho scelto perché non ho voluto disconoscere tutto quello che ho fatto nei dischi precedenti. Ma credo che con l’arrangiamento e i cori un po’ anni Cinquanta che ho voluto metterci, sono riuscita a dare al brano un sapore un po’ diverso e nuovo.

11.41 Quarto Brano: Se tu fossi qui, scritto da Diego Mancino “un autore che stimo moltissimo”, sottolinea Noemi.

11.38 Perché Noemi ha deciso di cantare (anche) in inglese? Non solo perché si è trasferita a Londra, pare…

Avevo un po’ paura di cantare in inglese perché ho molto rispetto per la nostra lingua e sono una cantante italiana. Passenger è stata scritta dall’autore di You are beautiful di James Blunt. Ho provato a tradurla in italiano ma non rendeva allo stesso modo. Mi piaceva molto il messaggio di questo testo. Mi sono divertita a pensare questo arrangiamento con Steve Brown. Il batterista, tra l’altro, è quello che suonava con Amy Winehouse.

11.35 Ora tocca a Passenger, terzo brano di Made in London e primo ad essere cantato in inglese. Su tre canzoni ascoltate finora, non ce n’è una che non sia all’altezza:

11.33 Ascoltiamo un nuovo brano tratto da Made in London. Si tratta di Sempre in viaggio. Ci viene anticipato che diventerà sicuramente uno dei singoli estratti dal disco.

11.31 Spesso l’amore per la melodia ha preso il sopravvento sul testo, in questo disco. Ma vi assicuro che sentirete degli arrangiamenti della Madonna in Made in London, prosegue Noemi.

11.29 Il primo intervento di Noemi:

Con questo disco volevo rimettere le carte in tavola. Intanto io a Londra mi ci sono trasferita, non sono andata lì 15 giorni per fare l’album. La mia domanda era: si può fare qualcosa dal respiro internazionale senza perdere la mia identità di artista italiana? Made in London è la risposta a questa domanda perché il gusto internazionale e le mie radici si fondono bene. Molte canzoni le ho scritte io e mi sono stupita del fatto che siano piaciute anche ad altri. Non troverete testi d’amore scritti da me perché volevo essere meno banale e più coraggiosa. In questo disco vi parlo di me.

11.24 Vi riporto un verso del ritornello di Acciaio (brano niente male, un misto tra Lorde ed Elisa dopo dieci caffè).

Siamo fiori d’acciaio, il freddo della notte non ci spezzerà.

11.22 La conferenza inizia con l’ascolto di Acciaio, una delle tracce di Made in London. Nel frattempo è arriva Noemi che sfoggia una corona (la stessa corona è stata regalata anche alla stampa insieme alla cartella stampa. Meraviglia):

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E’ previsto per le 11 l’inizio della conferenza stampa di presentazione di Made in London, il terzo disco di Noemi che contiene i due brani con cui la cantante parteciperà all’imminente Festival di Sanremo 2014. Per ora sappiamo, come vi avevamo già riportato, che il nuovo album si fregerà di brani scritti dalla stessa Veronica Scopelliti (questo il vero nome di Noemi all’anagrafe) e che, probabilmente, conterrà anche un duetto con Piero Pelù, suo collega di giuria a The Voice, sulla tragica storia di Lea Garofalo, la donna coraggio che ha sfidato la mafia senza il sostegno delle istituzioni. Non dubitiamo che fra poco avremo nuove e succose info su Made in London e dintorni quindi, se volete sapere tutto, siete nel post giusto!

Festival di SanremoNoemi