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Robin Thicke, Blurred Lines: recensione del web e dei lettori

E’ uscito il nuovo album di Robin Thicke: avrà convinto? Promosso o bocciato?

pubblicato 2 Agosto 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 05:46

Il 12 luglio 2013 è uscito il nuovo album di Robin Thicke, dopo il boom ottenuto dall’omonimo singolo “Blurred Lines“.

E’ il suo sesto disco in studio, negli Usa è stato pubblicato il 30 luglio scorso e vede, tra le tracce, la collaborazione di T.I., Pharrell, Kendrick Lamar e 2 Chainz, Will.I.Am è, invece, l’autore della canzone “Give It 2 U” e produttore delle due tracce “Feel Good” e “Go Stupid 4 U”

Ha debuttato al primo posto della classifica inglese. Così ha descritto lo stile del suo nuovo album:

“L’anno scorso avevo voglia di maggiore divertimento. Penso di essermi preso molto sul serio come artista, volevo essere come Marvin Gaye, John Lennon e Bob Marley, questi grandi artisti e cantautori che hanno cantato l’amore e le relazioni. Poi l’anno scorso, mia moglie abbiamo davvero voluto avere nuovo divertimento, abbiamo voluto essere di nuovo giovani e volevamo ballare e uscire con i nostri amici, così ho deciso di fare musica che riflettesse anche quella cultura”

Il primo singolo estratto è stato proprio “Blurred Lines”, poi il 3 giugno “For the Rest of My Life” e “Give It 2 U” circa un mese dopo, il 2 luglio 2013.

Ma come ha reagito la critica al nuovo album e a questa direzione diversa? Scopriamolo insieme

Blurred Lines, recensione

The Independent on Sunday (UK): nulla da vedere qua

The Independent (UK): Il tono carezzevole di Thicke e il suo falsetto si impegnano abbastanza in questo sesto album, anche se il suo modo goffamente ambiguo, con un complimento, si deteriora mentre l’album procede

The Guardian: La musica è un solare funk/soul, ci sono camei senza soluzione di continuità, da Pharrell e Kendrick Lamar, ma le qualità positive sono offuscate dalla sua tecnica romantica smussa-strumento

Chicago Tribune: E ‘un album che scoraggia a restare ancora seduto. Peccato che i testi rovinino l’atmosfera

Entertainment Weekly: Il problema non è solo che Thicke si è cosparso di colona troppo forte. E’ come il tutto sia troppo prevedibile

PopMatters: I testi sono fonte della maggior parte dei problemi

Paste Magazine: Thicke fa del suo meglio con questi brani, colpisce tutte le giuste note vocali afose, ma in realtà il ritmo e la produzione non gli stanno facendo un favore

Rolling Stone: Thicke offusca gli LP precedenti espressioni di angoscia con un album estivo quasi perfetto, recitando come se la sua vita fosse perfetta come i suoi capelli

Billboard:L’album trova il 36enne cantante che cerca di approfittare dei suoi riflettori ritrovati, mentre si sforza di diventare la pop star a tutti gli effetti che non è mai stato abbastanza

Exclaim: E’ evidente che Thicke ha creato ancora il suo progetto più divertente e mainstream friendly.

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