Home Notizie Umbria Jazz – Keith Jarrett insulta pubblico e città: espulso

Umbria Jazz – Keith Jarrett insulta pubblico e città: espulso

“Perugia, dannata città”. Keith Jarrett se ne esce così, piccato per due flash dei fan e per le telecamere e le foto di chi stava facendo soltanto il suo lavoro: “Maledette telecamere e maledetta tecnologia. Non avete bisogno delle nostre foto. Se volete ascoltare la nostra musica spegnete subito quegli apparecchi”. Il pianista americano, sommo

pubblicato 12 Luglio 2007 aggiornato 11 Febbraio 2021 16:03

“Perugia, dannata città”. Keith Jarrett se ne esce così, piccato per due flash dei fan e per le telecamere e le foto di chi stava facendo soltanto il suo lavoro: “Maledette telecamere e maledetta tecnologia. Non avete bisogno delle nostre foto. Se volete ascoltare la nostra musica spegnete subito quegli apparecchi”. Il pianista americano, sommo esponente del jazz, è un pò come certi calciatori, ha le valvoline inversamente proporzionali al talento. Va bene essere schivi e scontrosi, ma diamine, prendersela pure con quei quattromila che hanno pagato (salato) per venirlo sentire al vecchio stadio Santa Giuliana, questo è troppo.

L’organizzazione di Umbria Jazz, quando ha sentito gli insulti alla città ed al pubblico pagante, non c’ha visto più. E se Keith Jarrett il palco l’ha abbandonato da solo (quando gli hanno chiesto il bis un incauto spettatore ha fatto scattare un flash), per protesta, il direttore artistico del Festival, Carlo Pagnotta ha chiaramente detto che Umbria Jazz farà a meno di lui. Decisione saggia, diremmo, perchè signori nasce e per dirla con Totò, Jarrett non lo nacque per niente. La vicenda, com’è ovvio ha avuto grande eco nella rete. The Runner la raccontà così. Miscellaneousthoughts ci va ancor più pesante (con ironia ma non troppo).

Noi, da parte nostra ci limitiamo a sottolineare che stavolta s’è andati ben oltre l’eccesso. Già prima del concerto Jarrett s’era segnalato. A cena, prima del concerto, ha fatto svuotare la sala del ristorante ed ha chiesto di essere servito da un cameriere che avesse smesso di fumare da almeno tre mesi e quando è uscito, s’è piccato (ma no??) per la foto di un fan, che aveva avuto la colpa di averlo riconosciuto. E sette anni fa non volle suonare all’aperto perchè c’erano 19 gradi, temperatura che non gli si confaceva. Poi gli misero due stufe a gas sul palco e lui ci ripensò. Pensavamo di averle viste tutte con Britney Spears & co., ma qui siamo davvero al limite.

Nel seguito, guarda una esibizone storica di Keith Jarrett a Perugia, nel 1974

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