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Willie Peyote contro Ermal Meta e Francesco Renga: arrivano le scuse via Instagram

Willie Peyote si scusa per alcune sue dichiarazioni, via Instagram: ecco le parole del cantante dopo la sua partecipazione a Sanremo 2021

9 Marzo 2021 14:37

Dopo la finale del Festival di Sanremo 2021, alcune dichiarazioni di Willie Peyote avevano suscitato e provato polemiche. Al centro delle parole del cantante, in gara con “Mai dire mai (La locura)”, Ermal Meta e Francesco Renga. In merito al primo, aveva criticato la scelta di cantare “Caruso” nella serata delle cover, il 4 marzo scorso, data del compleanno del cantautore, Lucio Dalla:

“Io cedevo il primo di Ermal che non se lo merita per niente (…) Stasera, ti devo dire la verità, stai cantanto Caruso il giorno del compleanno di Lucio Dalla ed è già una scelta ruffiana, per conto mio. Annalisa, in confronto, è il vulcano dell’Etna in eruzione. L’accusano di essere algida… Cantata bene! Non ho idea del perché sia successa questa classifica…”

Successivamente, aveva bocciato l’esibizione di Francesco Renga, adducendo che  “Francesco Renga ha cag@to sul microfono” e che “a un certo punto sembrava Aiello

E, come riportato dai colleghi di TvBlog, nelle scorse ore sono arrivate le scuse di Willie Peyote, attraverso Instagram:

Ci tenevo a mettere il punto su determinate questioni che sono venute negli ultimi giorni giorni, ho lasciato passare un attimo perché mi sembrava più opportuno essere lucido. Ci tengo a specificare che, però, con i diretti interessati mi sono già fatto vivo domenica mattina, appena sono stati resi pubblici i video del programma su Twitch, con alcuni ho già chiarito, con altri spero di farlo nei prossimi giorni. Ovviamente mi rendo conto che alcune frasi non sono propriamente delle uscite felici ed è quindi giusto che quando dici una minchiata la gente te lo faccia notare. So di essere una testa di caxxo e di essermi lasciato sfuggire, tra l’altro con le parole peggiori possibili, determinati commenti che potevo risparmiarmi. Sono stati detti nell’ambito di un programma con amici, comici, che voleva commentare Sanremo con un fare piuttosto goliardico, come se fossimo a casa, per alleggerire un po’ la tensione del Festival visto da dentro e da fuori contemporaneamente. Però mi rendo conto che questo non vuole essere una giustificazione, più che altro contestualizzare la cosa.

Poi, ammettendo che in alcuni casi, il microfono dovrebbero spegnerlo a lui, ha assicurato di fare più attenzione, in futuro, sulle sue uscite.

Quello che è giusto fare è assumersene le responsabilità come ho fatto e come cercherò di fare sempre. E quindi niente. Perdonatemi.

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