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Valerio Scanu: “Le major usano i vincitori dei talent ma non ci investono”

Il cantante, a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo singolo, ribadisce il suo punto di vista sulla situazione discografica italiana

pubblicato 9 Gennaio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 23:59

Valerio Scanu è tornato ed è pronto a mettersi alla prova. Questa volta lo vuole fare da solo, senza sostegni da parte di case discografiche e apre una sua etichetta personale, la “NatyLoveYou” a dare vita a questo suo nuovo progetto. Il primo singolo è “Sui nostri passi” e anticipa il nuovo album in uscita il prossimo 28 gennaio 2014.

Precedentemente Scanu era legato alla EMI ma poi ha deciso di separarsi e di intraprendere un percorso diverso. E racconta il rapporto che lega le major più importanti e i talent show:

“Le major della musica usano i vincitori dei talent ma non ci investono: chi esce da un talent ha già un suo pubblico e le grandi etichette ne spremono quanto possono, senza bisogno di ulteriori investimenti di rilievo, poi non è detto che condividano, sostengano il progetto dell’artista. Il rischio per chiunque acquisti notorietà grazie a un talent è di essere usato e poi abbandonato”

Nonostante questo non prende le distanze, coerentemente, da Amici e dai programmi che puntano a trovare nuove voci e personaggi nel panorama musicale:

“Ancora oggi consiglierei a qualunque giovane di tentare la strada dei talent perché può consentire di emergere velocemente anche se certo -prosegue Scanu – più si va veloci più si rischia di andare a sbattere, ma tanto qualunque strada ha i suoi rischi. L’unico modo per difendersi è avere un progetto valido e crederci”

Infine, la speranza che il suo nuovo disco possa rappresentare un secondo atto della sua carriera, una sorta di rinascita e nel quale ha investito se stesso:

“Con questo singolo e il prossimo cd mi prendo la grande soddisfazione di essere il produttore di me stesso. Per me sarà il disco della verità, un disco sul quale ho investito molto sia a livello umano sia a livello economico. Ho cercato di costruire uno staff competitivo, professionale, al quale mi sono affidato con rispetto ed umiltà e che crede molto nel progetto. Il difficile adesso è restare, restare nelle scelte del pubblico, lasciare una traccia: dai talent usciamo ormai in tanti, bisogna dare al pubblico qualcosa in più”, prosegue Scanu che la via dell’autoproduzione l’aveva testata nel giugno scorso con il cd/dvd del suo concerto natalizio a fine 2012, ma “un album nuovo è cosa diversa”

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