Home Claudio Baglioni Uomo di varie età, Claudio Baglioni: “Un invito a rileggere le nostre storie e le vicende di ciascuno di noi” (testo e video)

Uomo di varie età, Claudio Baglioni: “Un invito a rileggere le nostre storie e le vicende di ciascuno di noi” (testo e video)

Claudio Baglioni, Uomo di varie età, testo, video e significato della canzone tratta da “In questa storia che è la mia”

21 Dicembre 2020 12:12

Uomo di varie età è il titolo del nuovo singolo di Claudio Baglioni tratto dall’album “In questa storia che è la mia” che vanta 45.000 copie vendute, ad oggi.

E’ il terzo brano rilasciato dal disco del cantautore, dopo Gli anni più belli e Io non sono lì. Potete vedere il video della canzone, diretto da Carmine Di Giandomenico, cliccando qui.

A raccontare il significato del brano è lo stesso Baglioni:

«“In questa storia che è la mia” è un invito. Una spinta a rileggere le nostre storie. Le vicende di ciascuno di noi, delle pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che – sebbene non si leggano – porta anche le nostre firme.È un gioco di parole ma è, anche, la verità . Sono un uomo di varie età, almeno nel doppio senso essenziale che questa definizione contiene: le stagioni della vita, innanzitutto – l’infanzia con la misteriosa fascinazione della musica; l’adolescenza, passata a rincorrere il sogno di fare di quell’arte la mia vita e il mio mestiere; gioventù e maturità, a vivere consensi e successi inimmaginabili e infinitamente al di là di qualunque aspettativa – ma anche le varie stagioni musicali, tutte profondamente diverse tra loro, vissute e create in questi cinquant’anni di dischi e concerti. “Uomo di varie età” è tutto questo. Un brano che non è solo la mia storia personale, di uomo e artista, fatta canzone, ma che è anche il fiume emozionale nel quale scorrono energie, vibrazioni, pensieri, desideri e sogni di questo album-racconto, che ha la struttura di un’Opera breve, e del quale, questa ballata rock, incarna il percorso melodico principale. Un tema che viene annunciato in quella sorta di ouverture che ho chiamato “capostoria”; che riemerge tra un brano e l’altro, in quattro interludi, pianoforte e voce (“1. non so com’è cominciata”, “2. al pianoforte ogni giorno”, “3. e firmo in fede un contratto”, “4. adesso è strano pensare”) e che – dopo la rock-ballad intitolata, appunto, “Uomo di varie età” – ritorna, un’ultima volta nella coda (“finestoria”) guidata dalla chitarra acustica, a chiudere il cerchio di alcuni tra gli istanti, gli accadimenti e gli incontri più intensi che mi hanno accompagnato “In questa storia che è la mia””

 

Qui sotto audio e testo del pezzo.

Claudio Baglioni, Uomo di varie età, testo

Non so com’è cominciata
Forse ascoltando una radio
Era un gigante di fronte a me
Una vampata improvvisa
Da quell’armadio parlante
Qualcosa che non si sa cos’è
Con una piccola fisa
Giocare a fare il cantante
E su una sedia sei quanto un re
Perché l’incanto è un brigante
Ti assedia e ti ruba via per sé
Al pianoforte ogni giorno
Lezioni sul pentagramma
Una chitarra attorno a un falò
E accompagnato da mamma
A far concorsi e audizioni
Col risultato di un altro no
Poi ricomporsi e cercare
Mai rassegnato, occasioni
E riprovare finché si può
Che pure quando è abbastanza
Una speranza c’è sempre un po’
Oh oh Come una corsa a mezz’aria
Da un sogno alla realtà ta ta ta ta ta ta
Perché la vita è arte varia
E io sono un uomo di varie età ta ta ta ta ta ta
Ho trattenuto gli occhi e i miei polmoni
E ho battuto il tempo in modo che
Non si prendesse tutte le illusioni
Ma che si battesse contro me
E firmo in fede un contratto
Con il mio nome su un disco
Quando nessuno ci crede più
Poi tutto a un tratto capisco
Che è la mio voce alla radio
E la mia faccia è nella TV
Quanti locali e teatri
Fino ai concerti allo stadio
E canti e braccia che vanno su
Ma ci si arrende espatriati
Quando dal palco si scende giù uh uh
Come una corsa a mezz’aria
Da un sogno alla realtà ta ta ta ta ta ta
Perché la vita è arte varia
E io sono un uomo di varie età ta ta ta ta ta ta
Ho attraversato gli anni e le stagioni
E ho contato il tempo a patto che
Non invecchiasse queste mie canzoni
Ma portasse il conto solo a me
E lascio il meglio all’ultimo
In questo ballo favoloso
Che è lungo mezzo secolo o un attimo
Ma è stato un brivido grandioso
Se più rimpianti o più rimorsi, io
Quanti istanti che ricordo e quanti che non so
E adesso è strano pensare
A tutto ciò che è successo
E se il passato sia sempre là
A quanto sono cambiato
Se sono ancora lo stesso
Quanto è durato però fin qua
E quando arriverà l’ora
Della mia uscita di scena
So che da me lei non uscirà
Poiché il futuro era allora
E quella vita l’ho avuta già, chissà
Perché la vita è arte varia
E io sono un uomo di varie età
Uomo di varie età
(Sempre a mezz’aria)
(Da un sogno alla realtà ta ta ta ta ta ta)
Uomo di varie età
(Sempre a mezz’aria)
(Da un sogno alla realtà ta ta ta ta ta ta)
Uomo di varie età
(Sempre a mezz’aria)
(Da un sogno alla realtà ta ta ta ta ta ta)
Uomo di varie età

 

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