Home Festival di Sanremo La mia parola, Shablo con Guè, Joshua e Tormento: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

La mia parola, Shablo con Guè, Joshua e Tormento: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

Testo e significato di La mia parola di Shablo con Guè, Joshua e Tormento, la canzone di Sanremo 2025 è una street song, un inno alla determinazione e alla fedeltà ai propri principi

13 Febbraio 2025 20:41

Shablo il pluripremiato artista, produttore, talent scout e manager italo-argentino, sarà in gara con il brano “La mia parola” che anticiperà, a distanza di quasi 15 anni da Thori e Rocce” il suo nuovo album in uscita nel 2025.

In bilico tra ricerca delle radici e continua innovazione, Shablo unisce 3 personalità assolute dell’urban italiano e 3 generazioni a confronto: l’amico di sempre, leggenda del rap italiano e uno degli artisti più influenti del panorama musicale italiano Guè, uno dei pionieri del genere in Italia Tormento a ben 24 anni dall’ultima partecipazione a Sanremo con i suoi Sottotono e JOSHUA, la nuova scommessa con influenze di sonorità innovative come il contemporary R&B, già presente in diversi brani urban italiani.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO UFFICIALE DI “LA MIA PAROLA” DI SHABLO FEAT. GUE’, JOSHUA E TORMENTO.

Il testo di La mia parola di Shablo con Guè, Joshua e Tormento

Leggi il testo di La mia parola di Shablo con Guè, Joshua e Tormento.

È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
24h 7 su 7 no stop
Siamo in sbatti sbatti per arrivare al top
Tu fai chatty chatty io faccio parlare il mio flow
Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block
Io le mando baci lei che per me è la più hot
Mi dicevi taci, ora però sono il goat
Quaggiù odi e ami a giudicarmi è Dio
Amo la mia mami, amo sti money e l’hip-hop
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
Suona dal basso questo gospel
È la voce di chi raccoglie le forze
Nonostante tutto mette da parte i forse qui vince la legge del più forte
È rap è blues e gin & juice
Fai il mio nome tre volte beetlejuice
Suona ancora più forte bad and boujee
Rock’n’roll lo sai party & bullshit
La voce del blocco suonerà più forte
Per quelle volte che ci hanno chiuso le porte
E ho solo una word, se dico che hai la mia parola
Lo sanno i miei g, questa è la way that we live
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so
È una street song
Per dare quello che ho
Brucerò fino alla fine
Chiuso tra cemento e smog
È una street song
Qui la gente muore e vive
Senza soldi e alternative
L’unica cosa che so

Il significato della canzone La mia parola di Shablo con Guè, Joshua e Tormento

“La mia parola” di Shablo, Guè e Tormento è un brano che incarna l’essenza del rap di strada, raccontando la realtà dura della vita nei quartieri difficili e il percorso di chi cerca di emergere attraverso la musica.

Il ritornello ripete più volte il concetto chiave: “È una street song“, sottolineando che il pezzo è un manifesto della vita di strada, fatta di sacrifici e resistenza: “Per dare quello che ho / brucerò fino alla fine / chiuso tra cemento e smog”. Questa immagine richiama l’oppressione della città, dove l’unico modo per farsi strada è lottare senza sosta.

Guè descrive il contrasto tra chi parla a vuoto (“Tu fai chatty chatty“) e chi lascia che siano i fatti a dimostrare il proprio valore: “Io faccio parlare il mio flow”. C’è la consapevolezza della solitudine della vita di quartiere (“Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block”) e il riscatto ottenuto grazie alla musica (“Mi dicevi taci, ora però sono il GOAT”), dimostrando di essere passato dal basso al successo.

Poi viene rafforzato il concetto, descrivendo la voce del popolo che risuona come un gospel: “Suona dal basso questo gospel / è la voce di chi raccoglie le forze”. Il rap diventa una forma di espressione e sopravvivenza, in un contesto dove “vince la legge del più forte”. Ci sono anche riferimenti alla cultura hip-hop e alla resilienza (“È rap, è blues e gin & juice”), sottolineando che questa musica nasce dalla sofferenza e dalla voglia di riscatto.

Il concetto centrale del pezzo è la parola data: “E ho solo una word, se dico che hai la mia parola“, ribadendo l’importanza dell’onore e della lealtà, valori fondamentali in strada. La canzone è quindi un inno alla determinazione e alla fedeltà ai propri principi, in un mondo dove le opportunità sono poche e bisogna farsi strada con le proprie forze.

Festival di SanremoGuè PequenoTesti canzoni