Home Festival di Sanremo Fango in paradiso, Francesca Michielin: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

Fango in paradiso, Francesca Michielin: testo e significato della canzone di Sanremo 2025 (video)

Testo e significato di “Fango in paradiso” di Francesca Michielin a Sanremo 2025: la revenge song sulla fine di una relazione con un misto di rassegnazione, dolore e accettazione

15 Febbraio 2025 20:46

Francesca Michielin sarà in gara alla 75° edizione del Festival di Sanremo con il brano Fango in Paradiso (Columbia Records/Sony Music Italy). Ballata struggente e totalizzante, Fango in Paradiso è una canzone d’amore che nasce dal bisogno di reagire alla fine di una relazione e ripercorre con immagini nitide l’evoluzione del rapporto tra due persone. Il brano è la versione revenge song di Francesca Michielin che, come insegna Taylor Swift, è sempre un’ottima soluzione per rimettere insieme i pezzi di un cuore spezzato.

Dopo il debutto al Festival di Sanremo nel 2016 con “Nessun grado di separazione” – brano con cui lo stesso anno ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest -, la partecipazione nel 2021 con “Chiamami per nome” in coppia con Fedez, e nel 2022 con il ruolo inedito di direttrice d’orchestra, Francesca Michielin è pronta a calcare nuovamente il palco dell’Ariston.

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Il testo di Fango in paradiso di Francesca Michielin

Leggi il testo di Fango in paradiso di Francesca Michielin.

Dopo centomila lacrime
Le grondaie cadono
Non so se vorrei rifarlo da capo
Quasi speravo tu mi avessi tradito
Ti avrei scritto tutto in un messaggio
Ma non sapevo se ero in grado
Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio
Ma avrei voluto fosse tutt’altro
E va bene
E va bene
E va bene così
Non mi aspetto niente di sensato
Come quei cartelli gialli per terra con su scritto
“Attenzione! Il pavimento è bagnato”
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita in un film
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Quante volte mi avrai fatto il cinema
Dentro a quel supermercato
Non so se l’avevi considerato
Che uno dei due sarebbe stato da schifo
Ma va bene
Va bene
Più o meno così
Non mi aspetto niente di sensato
Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso
Come se
Cambiasse ancora qualcosa così
Ci vorrebbe un’altra vita
E quanto amore sprecherò
Quanti vetri rotti
Che sono plastica
Per i tuoi stupidi occhi
Se non piangi mai
Programmare un addio chiusi in macchina
Era tutta teoria ma non pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di volersi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà con chi farai un figlio
Se poi cambierai indirizzo
Se c’è fango in paradiso
Ma non lo so
Programmare un addio chiusi in macchina
Quasi zero poesia, solo pratica
Mi dispiace però
A volte capita
Di amarsi sempre
O mai più
Non c’è più il soffitto
Chissà se ti vedrò in giro
Se avrai perso, se avrò vinto
Se c’è fango in Paradiso

Il significato della canzone Fango in paradiso di Francesca Michielin

“Fango in Paradiso” di Francesca Michielin è una canzone che racconta la fine di una relazione con un misto di rassegnazione, dolore e accettazione. Il testo esprime la difficoltà di superare un amore finito, tra lacrime, delusioni e ricordi che ancora pesano.

La protagonista si trova in una fase di riflessione dopo la rottura, chiedendosi se rifarebbe tutto da capo: “Non so se vorrei rifarlo da capo”. C’è un senso di disillusione, come se sperasse in un tradimento da parte dell’altra persona per avere una scusa per chiudere definitivamente: “Quasi speravo tu mi avessi tradito, ti avrei scritto tutto in un messaggio”.

La sofferenza è palpabile, evocata con immagini concrete: piangere fuori da uno stadio, programmare un addio in macchina, i vetri rotti che sono solo plastica. Quest’ultima immagine suggerisce che le ferite emotive non sono percepite con la stessa intensità da entrambi: “Per i tuoi stupidi occhi, se non piangi mai”.

Il ritornello esprime il senso di inutilità e inevitabilità del dolore: “Ci vorrebbe un’altra vita”, come se solo in un altro contesto le cose potessero andare diversamente. L’amore viene visto come qualcosa di sprecato, qualcosa che non ha più senso investire.

Il verso “Non c’è più il soffitto, chissà con chi farai un figlio, se poi cambierai indirizzo, se c’è fango in Paradiso” è tra i più forti: suggerisce la fine definitiva della relazione, il distacco totale, il non sapere più nulla dell’altro. Il “fango in Paradiso” può rappresentare la contaminazione di un amore che un tempo era puro e perfetto, ora rovinato da incomprensioni e sofferenza.

Nel complesso, il brano racconta la presa di coscienza di una separazione che non può essere evitata, con una malinconia che oscilla tra il rimpianto e il tentativo di accettazione.

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