Home Festival di Sanremo Standing ovation e lacrime per l’esibizione di Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” a Sanremo 2025

Standing ovation e lacrime per l’esibizione di Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” a Sanremo 2025

Nella seconda puntata del Festival di Sanremo 2025 il pubblico si commuove: standing ovation per Simone Cristicchi

12 Febbraio 2025 22:59

Standing ovation per l’esibizione di Simone Cristicchi con “Quando sarai piccola” nella seconda puntata del Festival di Sanremo 2025. Il pubblico si è alzato in piedi, con molte persone commosse e in lacrime per il testo intenso e per le parole che toccano l’anima. Dopo aver ringraziato, il cantante ha poi lasciato il palco.

Il significato di Quando sarai piccola di Simone Cristicchi

“Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi è una toccante dedica alla madre, che affronta con delicatezza il tema dell’invecchiamento e della perdita della memoria, a causa di una malattia come l’Alzheimer.

La canzone è un viaggio emotivo nel rapporto madre-figlio, dove i ruoli si ribaltano: il figlio diventa il punto di riferimento, il custode dei ricordi e delle abitudini della madre. “Ti aiuterò a capire chi sei, ti starò vicino come non ho fatto mai“, dice il protagonista, consapevole che dovrà prendersi cura di lei proprio come lei aveva fatto quando lui era bambino.

Nel testo, c’è un costante tentativo di ancorare la madre alla sua identità, ai suoi affetti e alla sua storia: “Giocheremo a ricordare quanti figli hai, che sei nata il 20 marzo del ’46“. Anche l’amore per il padre viene riaffermato: “Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito, ti dirò di mio padre ovvero tuo marito“.

Il figlio diventa una guida nel quotidiano: “Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa“, consapevole che la madre potrebbe perdersi nel labirinto della sua mente confusa. La ripetizione del suo nome (“Te lo ripeterò mille volte perché tanto te lo scorderai“) è il simbolo di un legame che lui vuole mantenere vivo, nonostante la malattia.

Il pezzo si chiude con una promessa di protezione assoluta: “Ti stringerò talmente forte che non avrai paura nemmeno della morte“, come a volerle garantire che non sarà mai sola. Infine, il figlio si congeda con parole dolci e rassicuranti: “Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte. Adesso è tardi, fai la brava… buonanotte“, evocando il gesto che la madre faceva per lui quando era bambino.

 

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