Home Interviste Saule, Dusty Men: “Quando scrivi una canzone, non puoi sapere a priori se avrà successo: tutto può succedere”

Saule, Dusty Men: “Quando scrivi una canzone, non puoi sapere a priori se avrà successo: tutto può succedere”

Il cantautore belga sarà ospite della puntata di The Voice Of Italy 2014 in onda mercoledì 14 maggio

pubblicato 14 Maggio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 19:01

“Chi può dire cosa rende un brano un successo?”

Il cantautore belga Saule non si immaginava che la sua “Dusty Men”, meglio conosciuta come colonna sonora dello spot Vodafone, avrebbe avuto tutto questo successo. In attesa di partecipare come ospite alla puntata del 14 maggio 2014 di The Voice Of Italy ha scambiato quattro chiacchiere con la stampa italiana nella sede della sua casa discografica, la Carosello.

Saule, che all’anagrafe fa Baptiste Lalieu, porta il segno della musica dal suo nome di battesimo: sua madre infatti, originaria di Racalmuto in Sicilia, lo ha chiamato così in onore del suo mito, Lucio Battisti. E proprio al cantautore di Poggio Bustone sono legati i ricordi musicali d’infanzia:

“Lui è un artista molto importante per me, la prima volta che mi sono emozionato ascoltando una canzone è successo con la sua musica”

Eppure nel suo passato c’è la cosiddetta musica che non ti aspetti:

“Ho iniziato da amatore, avevo una band punk e studiavo teatro. Fare teatro mi ha insegnato a scrivere in francese, mentre io con la mia punk band cantavo in inglese. Impari ad essere manager del palco, e l’energia punk c’è ancora! Ascolto tanti tipi di musica, per quanto riguarda gli italiani sono fan di Jovanotti, ma mi piace anche Vinicio Capossela. Quando ascolto la musica metto in shuffle, passo da Edith Piaf ai Rage Against The Machine”

Il segreto è essere di mentalità aperta, musicalmente parlando

“se non sei curioso giri solo intorno a te stesso”

Saule ha già partecipato come ospite all’edizione belga di The Voice, e se potesse dare un consiglio ai partecipanti sarebbe uno solo:

“Esplora te stesso, perchè quella sarà la tua arma”

Per quanto riguarda la sua hit, tutto nasce da un incontro con l’inglese Charlie Winston:

“Charlie era un mio amico e sono diventato suo fan, e anche lui è diventato mio fan, siamo amici e fan l’uno dell’altro. Per ‘Dusty Men’ avevo in mente quest’immagine: due uomini, uno di fronte all’altro come in un film di Sergio Leone, che si fronteggiano. La canzone è scritta in chiave ironica. Il suo successo? ‘Dusty Men’ non era nemmeno nella tracklist: mi ricordo di una conversazione con Charlie che mi ha detto che quando pubblichi una canzone tutto può succedere, e non puoi saperlo a priori. Quante volte succede che una b-side diventa La canzone?”

Il disco di Saule, “Geant”, uscirà in Italia il 26 maggio in digitale. E così come dietro al suo nome d’arte c’è un profondo significato (in francese Saule si pronuncia ‘soul’, e significa ‘salice’, ma se lo intendiamo in inglese ‘soul’ significa ‘anima’) anche dietro al nome del disco c’è un significato altrettanto profondo – al di là della battuta del cantautore sulla sua altezza, che si avvicina ai 2 metri! –:

“Geant significa ‘gigante’: il riferimento è al ‘Il Grande Gigante Gentile’ di Roald Dahl, a cui è dedicata anche una canzone nell’album. Ma anche al modo di dire quando trovi una cosa molto bella”

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