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Sanremo 2020, Loredana Bertè chiede di escludere dal “Premio della critica Mia Martini” testi di canzoni con violenza contro le donne

Loredana Bertè e l’appello ai giornalisti della Sala Stampa a Sanremo 2020

pubblicato 24 Gennaio 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 10:01

In queste settimane di polemiche che hanno accompagnato un’uscita discussa di Amadeus (il celebre passo indietro…) e frasi fraintese, sono stati al centro delle critiche anche alcuni artisti per alcune loro canzoni del passato, giudicato inadatte e, per questo motivo, base per una loro esclusione dal Festival di Sanremo 2020. Mentre non cessano queste polemiche, a prendere la parola è Loredana Bertè, con un appello pubblico via social:

Chiedo ai giornalisti della Sala Stampa dell’Ariston di escludere, a priori, una possibile candidatura al “Premio della critica Mia Martini” di qualsiasi artista che promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale. Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo “verbale” e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi “soggetti” che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie ?

La cantante prega i giornalisti di non assegnare, quindi, il premio in onore e in memoria della sorella, Mia Martini, a eventuali canzoni che, nei loro testi, possano esprimere qualsiasi accenno a violenza fisica e/o verbale.

In attesa di ascoltare, quindi, i brani inediti, la Bertè -a priori- chiede ai giornalisti di esprimere il loro voto e giudizio con coscienza.

Festival di Sanremo