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Miley Cyrus, Justin Timberlake: concerti a rischio in Finlandia per la crisi in Crimea

L’Arena di Helsinki è posseduta da magnati russi colpiti dalle sanzioni americane.

pubblicato 4 Aprile 2014 aggiornato 15 Ottobre 2020 17:11

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Non capita tutti i giorni di leggere un “allarme concerti” su un quotidiano economico come Il Sole 24 Ore, ma la notizia riportata ieri mattina dal giornale è legata a doppio filo con le sanzioni economiche messe in campo dall’America contro la Russia, in seguito alla crisi in Crimea.

Riassumendo, per motivi ancora piuttosto oscuri, l’amministrazione USA come ritorsione per la crisi in Ucraina ha mezzo sanzioni e divieti a personalità vicine o economicamente influenti per Putin e per la Russia.
Nello specifico sono vietati rapporti economici fra americani e i soggetti russi.
In questo caso, i “soggetti economici americani” prendono il nome ad esempio di Justin Timberlake e Miley Cyrus, cantanti i cui concerti in Finlandia (soldout da mesi) si dovrebbero tenere alla Hartwall Arena, la più grande arena della nazione.
La struttura, però, è di priorietà di tre personaggi russi inseriti nella lista nera di Barack Obama: Gennady Timchenko e i fratelli Akady e Boris Rotenberg.

Ecco quindi il cavillo che crea scompiglio: Live Nation America gestisce le trattative degli artisti americani, ma non può farlo con i tre partner russi a cui dovrebbe pagare l’affitto per l’uso della loro arena.

Al momento la Finlandia si trova quindi in fase di stallo, visto che i concerti sono esauriti e posti più grandi non ce ne sono, nella nazione. Si potrebbe ipotizzare di suonare in posti più piccoli (e non posseduti da russi!) in due giorni consecutivi, ma in realtà ci sono le esigenze di tour, con un concerto ogni sera già pianificato e a cui non se ne possono aggiungere altri.

Come riportato da Helsinkitimes, gli avvocati di Live Nation stanno cercando di passare la palla ai colleghi di Live Nation UK, perchè i rapporti fra Inghilterra e Russia non rientrerebbero nelle sanzioni. Al contempo, si sta studiando la retroattività delle sanzioni, perchè il contratto comunque è stato stipulato mesi prima della crisi in Crimea.

Al momento, però, quel che prevale è lo stupore e il panico dei fan finlandesi di Miley e Justin, un target decisamente poco interessato alla politica, ai venti di guerra e alle sanzioni economiche, soprattutto legate ad una nazione confinante ma che comunque rimane estranea alla loro.

Altri concerti pianificati (e soldout) alla Hartwall Arena sono quelli di Robbie Williams ed Elton John, ma questi due show ad esempio non sono a rischio perchè si tratta di due musicisti inglesi e non americani…

Non ci resta che attendere i titoli dei giornali schierati politicamente contro Obama:
“Obama uccide la musica” “Obama odia Miley Cyrus” “Chi penserà ai bambini?”.

Rassicuriamo i fan italiani: i concerto previsti dalle nostre parti non avranno problemi in ogni caso, visto che le arene non sono possedute da russi e che l’Italia non ha sanzioni in atto contro la Russia.

Miley Cyrus