Home Interviste Matteo Romano: “Testa e Croce è uno dei primi brani che ho scritto, è una canzone a cui tengo molto” (Video)

Matteo Romano: “Testa e Croce è uno dei primi brani che ho scritto, è una canzone a cui tengo molto” (Video)

L’intervista di Soundsblog a Matteo Romano, in gara a Sanremo Giovani 2021, in onda su Rai 1 il 15 dicembre, con la canzone Testa e Croce.

13 Dicembre 2021 20:48

Il prossimo 15 dicembre, in prima serata su Rai 1, andrà in onda l’edizione 2021 di Sanremo Giovani. Tra i 12 artisti in gara, ci sarà anche Matteo Romano.

Matteo Romano, cantante 18enne proveniente da Cuneo che ha ottenuto un ottimo successo con i suoi due primi singoli, Concedimi e Casa di Specchi, si esibirà con la canzone Testa e Croce.

Noi di Soundsblog l’abbiamo intervistato. Oltre a parlarci del suo nuovo brano, Matteo Romano ci ha anche svelato se avverte un po’ di aspettative nei suoi riguardi.

Matteo Romano: le dichiarazioni

La tua canzone si intitola Testa e Croce. Cosa ci puoi dire a riguardo?

È un brano a cui tengo tanto, è uno dei primi brani che ho scritto e parla del momento in cui si deve lasciare andare una persona perché ci si accorge del fatto che non ci si sta più bene o che non ci fa bene, nonostante sia difficile farlo perché, spesso, si provano ancora sentimenti. È un brano un po’ diverso dai miei primi due singoli perché è un po’ più ritmato, più uptempo, spero tanto possa piacere.

Per chi non ti conoscesse dal punto di vista musicale, come ti descrivi?

Mi ispiro, in generale, a cantautori italiani, per esempio De André, anche perché fa parte un po’ della mia infanzia, Tenco, un po’ Gino Paoli, che sono i colossi dei miei ascolti. Per quanto riguarda cantanti più moderni, mi piace tantissimo Levante o Madame e, in generale, le nuove penne che stanno portando un nuovo genere, un nuovo modo di scrittura. Spero di riuscire a farlo anch’io perché penso che la scrittura sia una delle parti più importanti, alla quale tengo di più nei miei pezzi.

La tua carriera è esplosa grazie soprattutto a TikTok. Spesso, ci sono delle polemiche legate a come la musica viene utilizzata su questo social. Il tuo punto di vista, qual è?

Io sono dell’idea che, fin quando i social vengono usati per buoni scopi, siano sempre validi. Io l’ho utilizzato come mezzo per far arrivare la mia musica e come veicolo per farmi ascoltare da più persone possibili, quindi penso sia assolutamente qualcosa di ammirabile da questo punto di vista. Ho avuto anche fortuna, la circostanza giusta che ha portato a far diventare la mia canzone virale, è riuscita ad arrivare a tantissime persone ed è una cosa, per me, fantastica. Secondo me, l’importante è avere un buono scopo.

Per quanto riguarda i tuoi due primi singoli, con Concedimi hai ottenuto un Disco di Platino, un riconoscimento importante…

Sono felicissimo di questo riconoscimento. Concedimi, da poco, è stato certificato anche doppio Disco di Platino! Un “super super super” riconoscimento, sono veramente onorato e mai mi sarei aspettato che, con il mio primo singolo, dalla mia cameretta, sarei arrivato a così tante persone. Quello che provo io è mandare un messaggio con la mia musica e il fatto che sia arrivata così tanto mi fa veramente essere felice.

Alla luce dei risultati che hai già raggiunto, senti un po’ di aspettative nei tuoi riguardi?

In realtà no. Sento che tutto quello che sto facendo, lo sto facendo in modo progressivo e, passo dopo passo, sto continuando il mio percorso. Il mio sogno sarebbe quello di arrivare a calcare il palco dell’Ariston, a febbraio, ma vado step per step, cerco di prenderla come viene. Sono molto grato di quello che mi sta succedendo e cerco di pensare al futuro ma tanto più a prepararmi al meglio per il 15 dicembre.

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