Home Notizie Edoardo Bennato presenta Non C’è: “Le mie canzoni della prima ora sembrano scritte ieri, sono la colonna sonora di quello che stiamo vivendo”

Edoardo Bennato presenta Non C’è: “Le mie canzoni della prima ora sembrano scritte ieri, sono la colonna sonora di quello che stiamo vivendo”

Edoardo Bennato ha presentato oggi il nuovo album Non c’è: 8 brani inediti, 15 successi e collaborazioni con Morgan, Clementino e il fratello Eugenio.

19 Novembre 2020 18:13

Edoardo Bennato ha presentato oggi, giovedì 19 novembre 2020, durante la digital press conference alla quale eravamo presenti anche noi di Soundsblog, il suo nuovo progetto discografico, Non C’è, disponibile da domani, 20 novembre, su cd, doppio vinile e in digitale.

Con 20 canzoni nella versione cd e con ben 23 brani nella versione doppio lp, in Non C’è sono presenti sia brani tratti dal vecchio repertorio di Bennato che canzoni più attuali (8 canzoni inedite) nelle quali il cantante e musicista napoletano canta le contraddizioni della società con l’ironia che lo contraddistingue.

Come spiegato direttamente da Bennato, le canzoni di ieri si integrano perfettamente con i brani scritti di recente, per le tematiche ancora attuali, unendosi in una sorta di concept album:

Ho voluto fare un album con 23 canzoni perché era giusto ricantare brani come Bravi Ragazzi che sembra scritto ieri sera, sembra la colonna sonora di quello che stiamo vivendo in questi giorni. Non c’è soluzione di continuità tra i brani della prima ora e quelli scritti due mesi fa circa. Sono complementari tra loro. Anche Salviamo il Salvabile sembra scritta ieri ed è una canzone della “primissima” ora. Durante i concerti, mi sono reso conto che le canzonette della prima ora si completano con le canzoni di adesso. Forse ho esagerato. I pezzi sono troppi in questo album ma non ho saputo rinunciare a nulla. Ho scelto i brani che, secondo me, sono più attuali. Anche la copertina dell’album è come se fosse una prima pagina di giornale. Il metodo con il quale ho scelto queste canzoni somiglia quasi ad un concept album.

Per quanto riguarda le collaborazioni, Edoardo Bennato ha lavorato con il fratello Eugenio nell’inedito La realtà non può essere questa, con Morgan nella rivisitazione di Perché, e con Clementino, nell’inedito L’uomo nero.

Edoardo Bennato, durante la conferenza, ha sottolineato le affinità con Morgan:

Morgan è completamente pazzo, ancora più pazzo di me. Siamo stati molto tempo insieme. Stimo molto Morgan al di là dei suoi limiti, dei suoi problemi, della sua schizofrenia. Mi trovo bene con lui, nonostante tutto. Morgan, in una notte, potrebbe scrivere la partitura di un’orchestra sinfonica. È un genio. Morgan dice sempre cose giuste anche quando sembra impazzito.

L’inedito con Clementino, invece, è un brano contro il razzismo:

In questo album, c’è un pezzo che si intitola L’Uomo Nero, come la “minaccia” che si faceva ai bambini tanto tempo fa. Non è un caso che abbia fatto questo brano con Clementino. Fa parte della nostra concezione. Io mi ispiro a John Lee Hooker, Ray Charles, B.B. King, artisti neri. La stessa cosa vale per Clementino. A noi, il colore della pelle non interessa. Il razzismo è un infezione.

L’inedito con il fratello Eugenio, invece, è nato da un’idea di quest’ultimo:

Quest’estate, mio fratello Eugenio mi ha detto: “Edoardo, fai un pezzo folle, un pezzo irriverente, iconoclasta, sarcastico…”. Eugenio è costantemente il mio deus ex machina, colui che mi dà consigli dalla prima ora.

Durante la conferenza stampa, Edoardo Bennato, ovviamente, ha parlato anche di COVID-19 (“Ne parlo il meno possibile. Mi considero un privilegiato. L’unica cosa che sento di dire riguardo questo virus è solidarietà. Spero che il virus ci aiuti a capire quello che ci rifiutiamo di capire“), di futuro (“A me interessa il futuro. La tecnologia ci salverà. Il futuro mi intriga, mi interessa, mi preoccupa“), senza risparmiare qualche battuta sull’attuale classe politica (“Per essere Ministro dell’Istruzione, oggi, non basta l’entusiasmo, serve l’esperienza/Il governatore De Luca sembra la spalla di Totò anzi Totò avrebbe potuto fare da spalla a De Luca“).

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