Home Complesso del primo Maggio, la canzone di Elio commentata da Eugenio Finardi, Max Gazzè e Linea 77

Complesso del primo Maggio, la canzone di Elio commentata da Eugenio Finardi, Max Gazzè e Linea 77

“Complesso del Primo Maggio” ha divertito un po’ tutti: ma ci voleva Elio per dire quello che tutti pensano da anni?

pubblicato 13 Aprile 2013 aggiornato 20 Febbraio 2021 13:55

Lodi, lodi, lodi unanimi alla canzone sul ‘Concertone’ degli Elio e Le Storie Tese, “Complesso del Primo Maggio”. Un brano dal sapore Posse che non le manda di certo a dire tra musica balcanica (“che alla lunga rompe i coglioni”), orari (“suoni attorno a mezzogiorno”), strumenti “che sotto al sole si scordano” e molto altro. Con tanto di simpatici finti attacchi/omaggi ai gruppi “tipo Linea 77”.

Gli Elii insomma, svelando il ‘complesso’ dei ‘complessi’ del Primo Maggio e fornendo un pratico kit del ‘perfetto gruppo da Concertone‘, si dimostrano ancora una volta troppo avanti: sono così avanti che ridono del Concerto del Primo Maggio insieme a tanta altra gente che riderà del Concerto del Primo Maggio quando loro stessi saranno sul palco del Primo Maggio.

Repubblica in un articolo è andata a beccare alcuni musicisti che si sono già esibiti su quel palco (tra cui il Finardi che interviene nel pezzo degli Eelst):

Eugenio Finardi

“Qui la retorica viene distrutta, la liturgia del concertone è esposta per quello che è. Io i primi maggi li facevo ben prima del concertone, sono uno degli ultimi cantautori ufficialmente incazzati, non dico schierato perchè non so più dove schierarmi, uno degli ultimi ufficialmente compagni, anche se non so più di chi”

Max Gazzè

“La canzone è una speaking image della manifestazione, li prende in giro ma anche li promuove, d’ora in avanti vedremo con occhi diversi anche il pomeriggio, dove si dà spazio a realtà meno importanti. Gli Elii non offendono mai, la loro è una caricatura, alla fine è come spezzare una lancia a favore. Ed è verissimo che sotto il sole l’accordatura non regge, è successo anche a me”

Piero Chiambretti – che ha condotto alcune edizioni

“Con il passare del tempo sono diminuiti gli stranieri e aumentati i disoccupati: quando presentavo, sempre chiedevo a chi era disoccupato di alzare le mani, l’intera piazza era coinvolta. Oggi è sempre più uno spettacolo tv, anche se il suo valore simbolico va difeso”

I Linea 77, tirati in causa in prima persona, invece hanno risposto direttamente su Facebook:

“BEH, se volevate FARCI STRAMAZZARE al suolo in preda A UN ATTACCO di risate INCONTROLLABILI ci siete RIUSCITI! Grazie Elio e le Storie Tese, vi vogliamo BENE! L77 (il minuscolo è stato scritto dal cantante 1, IL MAIUSCOLO DAL CANTANTE 2)”

Forse questa canzone ha avuto in questi giorni, e sicuramente lo avrà nei prossimi, un consenso unanime, perchè dice tutto quello che gli ‘addetti ai lavori’ hanno sempre pensato e non hanno mai detto.

Che oggi invece si sperticano in elogi, lasciando che il ‘lavoro sporco’ l’abbia fatto qualcun altro.

ps. ah Elii, a Milano c’è il Fuorisalone. Se mi aiutate con la musica un’idea per un testo io ce l’avrei.

Foto | Getty Images

Max Gazzè