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Aspettando Sanremo 2016: in ricordo di Mia Martini

Mia Martini e Sanremo: un rapporto lungo, ricco e complesso, culminato con l’onorificenza del Premio della Critica a lei intitolato.

pubblicato 22 Gennaio 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 21:46

Sanremo 2016 conta i giorni, che sono sempre meno dalla data x del 9 febbraio quando la 66esima edizione prenderà il via. Nel ricordare le grandi personalità che hanno fatto parte del festival non possiamo di certo mettere da parte una delle voci più struggenti della musica italiana: parliamo di Mia Martini.

Interprete di alcuni brani rimasti scolpiti nella memoria di tutti, Mia Martini ha dato molto al Festival e Sanremo ne ha riconosciuto la forza e la grandezza intitolandole il Premio della Critica, che fu istituito appositamente per lei durante una delle sue partecipazioni all’Ariston.

Mia Martini, nata Domenica Rita Adriana Bertè e detta Mimì dai familiari, è indubbiamente una delle cantanti più potenti e intense dell’intera storia musicale italiana. Lo scorso anno sono stati celebrati i 20 anni dalla sua morte, avvenuta il 12 maggio 1995 a Cardano al Campo in circostanze mai del tutto chiarite.

Il segreto di una grande interprete non è avere una bella voce, l’importante è capire esattamente il senso della gioia o del dolore che stai raccontando, perché nelle canzoni si interpreta sempre un’emozione o una qualsiasi specie d’amore per qualcosa, e se non sai cosa vuol dire “soffrire” non puoi sapere cosa vuol dire “amare”, per cui è questo il segreto: il saper dire le cose sentendole.

Mia Martini al Festival di Sanremo

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Mia Martini e il Festival di Sanremo sono legati da un rapporto molto stretto e prolifico, non scevro da qualche delusione sparsa per un paio di esclusioni nel corso della carriera della cantante calabrese. Le sue partecipazioni all’Ariston si sono tenute tutte negli ultimi quindici anni lavorativi, intervallate da lunghe pause per le celebri e crudeli superstizioni sul suo conto.

Il debutto di Mia Martini a Sanremo avviene nel 1982 con il brano E non finisce mica il cielo, scritto da Ivano Fossati col quale la cantante aveva avuto una tormentata relazione sentimentale e professionale. La canzone, raffinatissima come struttura e testo, non vince ma viene riconosciuta con il “Premio della Critica”, istituito proprio quell’anno per brani di questo tipo.

Ostracizzata dal mondo dello spettacolo per le sopracitate superstizioni ed esclusa nel 1985, Mia Martini torna in gara nel 1989 con un brano che ne decreta il trionfo: Almeno tu nell’universo, inedito scritto da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel 1972, è la vera consacrazione della nuova Mia Martini dal timbro vocale sempre più graffiante.

Torna al festival nell’anno successivo con il brano La nevicata del ’56, firmato da Carla Vistarini, Franco Califano, Luigi Lopez e Massimo Cantini, di nuovo insignito del Premio della Critica. La sua ultima partecipazione solista al Festival è nel 1992 con il brano Gli uomini non cambiano, che si aggiudica per la terza volta il Premio della Critica. Nel 1993, recuperato il rapporto con la sorella Loredana Bertè, si presenta in duetto con lei e la canzone Stiamo come stiamo, che purtroppo non riesce ad ottenere il successo sperato.

Mia Martini è stata esclusa dalle selezioni di Sanremo per due volte: nel 1985 con il brano Spaccami il cuore, firmato da Paolo Conte, e nel 1994 con la canzone E la vita racconta. La seconda esclusione scatenò polemiche fortissime contro l’organizzazione del Festival, tanto che Claudia Mori, accettata in gara, espresse l’intenzione di ritirarsi a favore dell’ingresso di Mia Martini. Il regolamento non lo consentì.

Il Premio della Critica “Mia Martini”

Il Premio della Critica del Festival di Sanremo fu istituito nel 1982 basandosi sui giudizi espressi dalla sala stampa del Teatro Ariston su idea di alcuni giornalisti accreditati: serviva a riconoscere i brani di “qualità”, più complessi dal punto di vista della scrittura e magari dal minore appeal sul pubblico nazionalpopolare del festival.

La prima vincitrice fu proprio Mia Martini, ad oggi la più titolata con tre vittorie complessive. Con due vittorie invece si contano Elio e Le Storie Tese, Malika Ayane, Cristiano De Andrè, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Patty Pravo, i Matia Bazar e Daniele Silvestri.

Dal 1984 è stata istituita la distinzione tra Big e Nuove proposte anche per il Premio della Critica: maggiore vincitrice è stata Paola Turci con due vittorie di categoria e una extra per la speciale sezione Emergenti del 1989, che di fatto le ha permesso di raggiungere il numero di premi della stessa Mia Martini.

Dal 1996, anno successivo alla morte, il Premio della Critica del Festival della canzone italiana è stato intitolato a Mia Martini per omaggiarne il ricordo come una delle più grandi e raffinate voci della musica italiana.

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